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| Davo un'occhiata al nostro Quizzone, sempre amorevolmente curato dal geniale Balconi/Calboni.
E notavo, sul sito deepred silcast eccetera, che sì e no un paio di concorrenti hanno vinto la tappa di Barcellona, totalizzando la miseria di punti 13.
Del resto, un podio Verstappen-Raikkonen-Vettel era ben poco immaginabile, la domenica mattina.
Poi ha pensato che Sergio Marchionne deve aver giocato al Quizzone, per alcuni mesi.
Cioè tirava felicemente a indovinare, quando proclamava che la Ferrari avrebbe asfaltato la Mercedes piuttosto in fretta.
Ora, io sono un libero pensatore.
Già all'epoca dei test pre campionato ho sostenuto che le Frecce d'Argento rimanevano in vantaggio.
E' tutto lì, agli atti.
Se tu vieni da una stagione finita 16-3, a regole identiche, non puoi supporre che farai saltare il tavolo. Non esiste. Certe favolette vanno bene per gli ultras, da Clog o da altre sedi. Con me, non attaccano.
La Formula Uno non è la Borsa, dove con un annuncio azzeccato magari fai salire un titolo alle stelle, dalla mattina alla sera.
Banale, ma vero.
L'altro giorno un caro amico, un ex dell'era Montezemolo, mi ha affettuosamente rimproverato.
E' anche colpa tua, mi ha detto. Proteggi troppo il tuo amichetto Arrivabene.
Ohibò.
Veramente io mantengo fede a quanto veniva raccontato in momenti non sospetti.
Scadenza di una missione: 2017.
Capisco la frustrazione di chi si era, da tifoso, illuso.
Comprendo un po' meno la tontolaggine di chi, adesso, poichè i fatti hanno la testa dura, pretende di risolvere tutto con un quarto team principal in due anni.
Bravi, avanti così.
Mai imparare dal passato, eh?
Qui non si tratta di difendere un amico.
E' fuori discussione che, persino per me, il bilancio dei primi 5 Gp è inferiore alle aspettative. Dico le mie, che pure erano ben più modeste di quelle alimentate dai suonatori di grancassa (musica, maestro!).
Ma insomma: usciremo dal tunnel facendo rotolare testa perchè c'era chi scambiava i sogni con la realtà? Sul serio?
Di più.
Non ho interessi personali. Per me la Ferrari è un sentimento, non ho mai voluto rappresentasse l'esclusivo interesse professionale. Ho la fortuna, da oltre venticinque anni, di occuparmi di molte altre cose. Per questo scrivo quello che penso, magari ho opinioni sbagliate, ma nessun padrone mi indica la direzione del carro, anche perchè sono un asino recalcitrante.
Quindi, è evidente che a Maranello c'è una squadra da rafforzare, ci sono situazioni da correggere, ci sono ruoli da cambiare. E' persino normale, quando si rincorre in salita.
Ora, vedi ultime dichiarazioni in quel di Barcellona, il presidente Marchionne pare aver intuito che è opportuno dare fiducia a chi governa il reparto corse.
Anche perchè, siamo schietti!, l'ultimo mondi...Read the whole post... |
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