cap 20 "Impronte di vita"
Era impressionante il numero di pannolini di cui aveva bisogno un piccolo esserino, i Biberòn la facevano da padrone nel lavandino e la casa era invasa da tutine e bavaglini ormai sembrava un asilo nido...solo allora capii cosa significasse avere un figlio in casa come se i 9 mesi precedenti fossero stati del tutto inutili!
Ero impreparata anzi eravamo impreparati...l'organizzazione pari allo 0 e con tutta la buona volontà ci ritrovavamo la notte a lunghe veglie giocando a monopoli per attendere le poppate imminenti e il giorno a dormire come due ghiri sul divano, insomma avevamo invertito l'ordine naturale della giornata...i bambini non ti cambiano la vita, te la devastano completamente ed io mi sentivo in colpa perchè avevo invaso letteralmente la vita di Kimi che con pazienza che avrebbe fatto invidia ad un santo, mi era accanto in ogni momento...
“nooo...noooo...è la 3° volta che si sveglia cosa vuole?”
borbottai con la testa immersa tra i cuscini...
“vado io...”
“no no...lascia vado io Kimi...”
“dormi...ha appena mangiato saranno coliche,tu non servi...per il resto posso cavarmela anke da solo!”
si gettò dal letto in un baleno prese la piccolina dalla culla,l'avvolse in una copertina e tentò di calmarla con una canzoncina che a me creò un mal di testa assurdo ma sembrava avesse un piacevole effetto sulla piccola che evidentemente ancora non si rendeva conto delle note stonate prodotte da papà...li osservai per un istante...un raggio di luna illuminava i folti capelli neri della piccola rinviandomi a dolci ricordi di qualche anno addietro quando fantasticavo di quei momenti con il mio amore...
“a cosa stai pensando...”
“gli somiglia molto...è identica a Kaj...”
Kimi non rispose...accennò un sorriso e strinse a se la piccola Ati...
“dicono che le femminucce somiglino ai papà...beh lei è fortunata ne ha due, dal primo ha preso l'aspetto ...di me avrà la personalità...”
restai spiazzata da quella risposta...ma sentii un senso di benessere immenso,Kimi aveva accolto quella bambina come sua legittima figlia,avrebbe portato il suo cognome,sarebbe stato lui a curare le sue ferite...ad insegnarle i valori della vita...
“sai Penny...ho una paura assurda...”
“quale...?”
sfiorò delicatamente la manina di Ati e fissò il suo sguardo nel buio della camera
“l'immagino vestita in un elegante abito bianco, è il giorno del suo matrimonio e mentre le porgo il bouquet di rose le dico che è la sposa più bella di tutti i tempi...e lei mi dirà che vorrebbe che il suo papà fosse li con lei...”
ebbi un sussulto al cuore...
“si addormenta grazie al battito del tuo cuore...si calma grazie al tuo calore...ti amerà Kimi, sarai la sua luce!”
cullò la piccola Ati tutta la notte sussurrandole parole dolci.
“Kimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! l'ho fatta male! Oh mamma aiuto!!!”
quasi cadde dalle scale per fare in fretta...
“cosa è successo?”
“è caduto qualcosa...è l'ombelico! Oh mamma le ho amputato l'ombelico!!!”
“ma non dire cretinate!l'ombelico non cade!”
“e cos'è ...”
“è il moncone ombelicale!”
“monco cosa?”
“l'ex cordone ombelicale è il residuo...”
“oh che impressione...no no...cambiala tu! E poi cos'è? Sei diventato una super balia?”
“semplice informazione...”
Kimi ormai era diventato un super papà, il fatto che non fosse lui quello naturale lo aveva portato nel perfezionare tutte le tecniche, era attento ad ogni respiro di Ati, conosceva ogni sua abitudine...quasi ero gelosa della mia piccolina...
“ooh bella di papà...noo no no..non si fanno queste cose...”
Kimi si voltò verso di me e lo vidi con la maglia tutta bagnata..
“Penny...preparami una maglia visto che non riesci a pannolizzare!!!”
scoppiai in una grossa risata
“ma..ma sei pazzo?...sei così sexy con la magia bagnata!”
sorrisino sghembo e linguaccia che mi lasciarono alquanto sconvolta ormai non facevo altro che pensare che Kimi era cambiato totalmente.
Avrei voluto essere accanto a Kimi per tutta la sua trionfante stagione ma sia per il mio lavoro di designer sia per quello di mamma non potetti...ma non mi sarei persa per nulla al mondo la gara che lo avrebbe incoronato campione del mondo, ero li osservandolo mentre si preparava per entrare in vettura e mi soffermai sul casco che portava impresse le manine colorate di Ati, era dal suo ritorno in f1 che quelle impronte le portava stile stemma sul casco...e fu in quel momento che come per magia i rombi dei motori si spensero ed io compresi il miracolo della rinascita, della nostra rinascita...solo noi due sapevamo ciò che avevamo vissuto gli anni precedenti e non importava ciò che pensava la gente,la famiglia o amici...io e Kimi sapevamo quanto e chi avevamo amato in passato ma allo stesso tempo eravamo coscienti del nostro rapporto, di ciò che ci legava nel profondo,qualcosa di non definito che andava oltre l'amore, quel coraggio nell'affrontare i dolori che la vita ci aveva inflitto, di affrontare le nostre paure alla luce del sole senza bugie,Kimi era la mia parte migliore ed io ero la sua...ammiravo l'uomo che era diventato,adoravo il papà affettuoso che era...si ero orgogliosa di mio marito.
FINE
Questa Fan Fiction vorrei dedicarla a voi cari lettori che mi avete sempre seguita e apprezzata nonostante tutto!quindi ringrazio tutti voi che avete reso possibile questo perchè senza i vostri commenti non sarei mai spronata a scrivere e dare il meglio di me nel farlo!cos'altro dire? che spero vi sia piaciuto questo personaggio particolare di Penny che credo rispecchi un pò la realtà...una ragazza che ama le persone che gli sono accanto e che non sempre ha fatto le scelte migliori o detto cose giuste anzi quasi sempre sbagliava in ciò che faceva cadendo troppo spesso in giudizi affrettati senza rendersi conto delle conseguenze...un pò come tutti noi no?alla fine chi è un santo?
un grande moi moi la vostra Anna.
