| cap 3 "senza risposta"
Il natale in Finlandia è sacro, Joulupukki (babbo natale) è una specie di santo,adorato da tutti i bambini e non solo,i negozi sono addobbati già da fine novembre anche se ufficialmente si entra nel periodo natalizio il 13 dicembre con la famosa festa di Santa Lucia,impressionante come riuscissi a trovare svariati collegamenti con la mia terra d'origine... a Lureccio era la santa patrona della città...lo pensavo sempre, lo pensavo da 3 anni. Come tutte le famiglie finlandesi che si rispettino anche noi avevamo allestito la casa come se fosse quella di Joulupukki, addio a tutti i miei sforzi di trovare addobbi particolari che ben si adattavano con l'arredamento...Kaj aveva deciso di usare quelli tradizionali...come sempre, così mi ritrovai invasa da ghirlande di pino e palline rosse e dorate in vetro soffiato.
“tesoro la porta vai tu!...ah...questi fogli!” “certo scheggia!!!.....hoi Kimi!!!” oh mamma...ma questo non ha nulla da fare? Sta sempre qua? Ormai erano mesi che Kimi piombava nelle nostre vite all'improvviso,preferiva la mattina e a volte dovevo sopportarlo anche mentre lavoravo, non che fosse di cattiva compagnia anzi...riscoprii un ragazzo simpatico e intelligente che si faticava a farlo stare zitto, ma io ero abituata a lavorare in solitudine e avere una volta Kaj e un'altra lui beh mi faceva innervosire...comunque Kimi diventò ben presto uno di famiglia molte volte restava a casa per il pranzo o la cena, qualche volta si usciva tutti insieme,no non avevamo trovato l'altra coppia io e Kaj...Jenni non si faceva mai vedere,era sempre indaffarata a fare altro, quindi si usciva con altri amici, che io conoscevo da tempo e che mi piacevano molto.
“ciao Penny! Allora?finiti i progetti?”ehm...no qualche problema...beh che cavolo gli mento a fare? Tanto domani arriva e vede i progetti ancora li...ormai lavora con te! Dovrei assumerlo come assistente! “beh...ho quasi finito...avevo problemi con quell..” “arco...” “già...” ormai Kaj non faceva neanche più caso alle conversazioni architettoniche tra me e Kimi, Kaj era sempre presente e si interessava anche del mio lavoro...ma quando iniziavo a parlare di archi tessuti colori...beh iniziava a scocciarsi, Kimi invece sembrava interessato, la settimana precedente mi aiutò anche con il motorino di una persiana... “ragazzi...è tardi preparo qualcosa?” si certo Kaj...così ci avveleni tutti! Mi alzai dal tavolo e gli andai incontro con un bacio già pronto “no grazie tesoro...preferisco vivere!Kimi per te va bene il pollo?” si girò verso di me con il suo classico sorriso e acconsentì con il capo... “perfetto!” “e a me non lo domandi?” “no! Tu non sei l'ospite!” mi misi subito ai fornelli, presi il pollo dal frigorifero e lo poggiai su uno strato di sale e lo misi in forno, lavai l'insalata, senza nascondere per la millionesima volta lo stupore di vederla in un vasetto... “mah...come cavolo fanno? ...ah...” insomma affondai tutti i miei pensieri in quel pranzo, anche se a quei tempi la mia mente era solo sottoposta a problemi del tipo...”sarà meglio un comò in arte decò o stile pop?” Il pollo riscosse un grande successo, Kimi ne mangiò + della metà e Kaj voleva costringermi a cucinarle un altro pezzo... “allora cosa si fa questa sera?” Kimi alzò la testa dal piatto in cui aveva ucciso una seconda volta il pollo “perchè cosa c'è questa sera?” gli risposi io sapendo già a cosa stesse alludendo il mio futuro maritino...erano anni che si svolgeva... “pattryjulu!” Kimi mi guardò perplesso tenendo tra le mani ancora un osso di pollo... “cos'è?” questa volta gli rispose Kaj...io stavo bevendo del vino rosso “è una festa di natale, si svolge di solito in discoteca è molto...molto movimentata ma sai...per il giorno di natale non ci si vede mai quindi ...preferiamo salutarci tutti in questo giorno, vieni anche tu!” “beh certo...vengo volentieri...porto anche Jenni!” lo disse sorridendo...io invece quasi mi affogai con il vino mentre lo sentii, Jenni...non veniva mai, era strano... “bene...sono..sono contenta! Finalmente potrò parlare un po' di cose da donne!” “si..le farà piacere Kiia!sai in questi mesi Jenni era occupatissima...però appena può viene!” “beh ovvio...sei il marito!” gli sorrisi e sorseggiai dell'altro vino.
Il locale era il solito degli anni scorsi... “il vichingo della notte”,nome a parte era molto carino, anche se aveva dei cubi come unica comodità per sedersi, sempre se questi non erano occupati per ballare o altro...non era molto grande, lo riempivamo tutto, quando arrivammo era già affollatissimo e per la seconda volta in tutta la giornata mi meravigliai nel trovare la famiglia Raikkonen già li, Kimi ci venne incontro a braccia aperte mentre Jenni restò seduta in un angolo con l'aria infastidita avvolta nel suo tubino nero che risaltava la sua magrezza...mentre i ragazzi andarono a prendere da bere io mi sedetti accanto di quella donna così misteriosa quanto antipatica... “ciao Jenni! Come va?” “ciao Kiia...bene grazie...” e cercai di intraprendere un discorso con il dinosauro glaciale che avevo a pochi centimetri.. “le gare vero jenni?” “si...tante sono molto stanca..” “beh ci credo...beh ora sono finite però! Potrai seguire Kimi!” “no...assolutamente, ho di meglio da fare che sporcarmi tutta tra la polvere dei rally...” a quell'affermazione restai con gli occhi spalancati e la bocca aperta... “non credo di partecipare al rally...se prima qualche volta mi sforzavo...beh era f1 restavo pulita nel paddock...con persone giuste...questo nuovo mondo proprio non mi piace!” ancora una volta non potevo crederci...io non riuscivo a respirare durante le gare,io che avevo paura, io che la mattina mettevo un jeans blu e lo ritrovavo marrone la sera,io che mi sedevo nella neve pur di vederlo...io non capivo quello che stava dicendo...non seguiva il marito...e se lo faceva lo faceva per le compagnie? Mi domandai se sapesse che i rally fossero più pericolosi della f1...mi prese una rabbia...Kimi non si meritava un trattamento del genere... “ah...” “perchè tu vai?” “si..cerco di andarci sempre...se ho qualche impegno di lavoro lo rimando!” si alzò con lentezza e mi guardò con aria di sufficienza “beata te che puoi...” e poi si allontanò ...mi alzai anche io per seguirla e dirgliene 4 ...ma fui afferrata per il braccio, era Kaj che mi invitava a ballare,ben presto mi dimenticai di quella donna... fu una serata stupenda , bevvi tanto mangiai altrettanto e ballai fino alle 5 di mattina con tutti i presenti nel locale, mi divertii con Jutto che cercò di farmi cadere, con Julia con la quale improvvisammo un balletto folk e sul cubo con Kimi...la serata fu il massimo! Quando poi alle 5 di mattina il padrone del locale ci cacciò letteralmente fuori mi accorsi dell'assenza di Jenni, ero abbracciata a Kaj quando domandai a Kimi che camminava accanto dove fosse sua moglie... “Kimi..ma jenni?” rispose a malincuore cercando una figura nella notte...quasi come se volesse far apparire Jenni per non darmi Quella risposta... “no...Jenni è andata via dopo un oretta ...” e vidi il suo sorriso...triste ...malinconico... “ah...capito!” nella piazza eravamo pochi superstiti della festa..io Kaj Kimi , Julia che era più ubriaca di Vallio e Genny messi insieme e poi c'era Lucky ...gli unici quasi sobri eravamo noi (avevamo smesso di bere alle 3 di notte eh...)...l'incredibile terzetto, eravamo immersi nella neve gelida mentre guardavamo i pazzi ubriachi cantare su di una panchina...io sentivo un freddo esagerato, avevo le gambe completamente immerse nella neve...e indossavo una gonna, Kaj mi guarda e mi fa.. “non posso lasciarli così..li devo accompagnare a casa...” “certo andiamo tesoro...” “no Penny..così ti prendi qualcosa!...ehm...Kimi...ti dispiace accompagnarla a casa?” Kimi era seduto su di un muretto aveva lo sguardo basso...perso nel bianco candido della neve...appena sentì le parole di Kaj alzò gli occhi su di me erano cupi....non era ubriaco...forse aveva sonno pensai.. “ma certo Kaj! Non ci sono problemi!” lo disse con voce ferma, seria...baciai Kaj e entrai in macchina con Kimi... “ah...bello caldo qui!” Kimi non mi rispose, era serio...era cambiato in pochi minuti...per tutta la serata era stato sempre il solito ragazzo solare che avevo conosciuto in quei mesi...ora in macchina sembrava un masso freddo e gelido che non emanava nessuna emozione, preferii restare in silenzio e non parlargli...forse era incavolato con Jenni per come si era comportata, non sapevo cosa pensare...quando arrivammo sotto casa ...lo salutai...lui mi rispose con con lo sguardo...stavo per scendere dall'auto, ma appena aprii la portiera...mi sentii trattenere da una forza misteriosa, no Kimi non mi aveva afferrata...era qualcosa di strano...mi girai verso di lui, notai che mi guardava,mi sedetti nuovamente al mio posto e chiusi la portiera...ora anche io lo guardavo...restammo a fissarci per un tempo indefinito...poi quando parlai non riconobbi neanche la mia voce,era così profonda..così matura... “Kimi cosa c'è?” “tento di staccare gli il mio sguardo da te...” non sapevo cosa rispondergli...senza dire una parola scesi dalla macchina e entrai in casa sola con una tempesta di sentimenti dentro che stava devastando il mio cuore.
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