Kimi Räikkönen

— I'm Not Here But I'm Not Far.

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michelleraikkonen
view post Posted on 24/3/2013, 16:08 by: michelleraikkonen     +1   -1




E' un po' più corto degli altri ma ho provato a scriverlo mentre ero a Napoli per non rimanere troppo indietro.
Ho deciso di provare a dare un titoletto pure ai capitoli adesso. *ooops* :)
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate!

I'M NOT HERE BUT I'M NOT FAR.



Capitolo 5. "Decisions, decisions.."



Scendo le scale ancora mezza addormentata. I piedi affondano nella moquette e una maglia della Lotus mi copre fin sotto il sedere. Arrivata all'ultimo gradino delle scale che portano dal secondo al primo piano, mi fermo e mi affaccio verso la cucina.

Era bellissimo anche se era solo in boxer e spettinato. C'era un disordine immondo su qualsiasi superficie disponibile. Fischiettando stava preparando la colazione. Il suo iPod sul tavolo passava una canzone dei Linkin Park. Non mi aveva sentita arrivare visto che imperterrito aveva continuato a preparare le omlette su omlette.

Piano piano, mentre lui è girato verso i fornelli, mi avvicino e lo abbraccio da dietro stringendogli le braccia. Le mie mani si posano sul suo petto e la mia testa affonda nella sua schiena. Gli sorrido mentre mi alza e mi posa a sedere sul bancone. Le sue labbra ritrovano le mia in un bacio dolcissimo. Sa di fumo, probabilmente aveva appena fumato. La sua lingua preme contro le mie labbra per passare.

"Dormito bene principessa?"

"Si, tu?"

"Benissimo!" e mi bacia di nuovo.

"La colazione è quasi pronta, omelette e uova. È un po' pesante lo so, ma tanto sono le 11.30 passate.."

"Come?! Devo chiamare Sophie! Torno subito!!" e cerco di scappare dal suo abbraccio ma Kimi continua a tenermi stretta e a baciarmi.

"Ti sta bruciando tutto cuoco distratto!"

"Merda!" e mi lascia immediatamente. Ne approfitto per correre in camera.

...

Il telefono squilla un po'..

"Divertita stanotte maialina?"

"Non sei divertente!" e scoppiamo a ridere entrambe.

"Adesso facciamo colazione, voi cosa fate oggi?" le chiedo.

"Andiamo alla pista di pattinaggio che c'è in centro, ti unisci a noi?"

"Certo! A che ore?"

"Alle 4 li davanti."

"Perfetto. A dopo!"
Riattacco e lancio il telefono sul letto. Mi fermo davanti allo specchio che è in camera di lato al letto e mi sistemo i capelli: sono un disastro.

Kimi intanto aveva apparecchiato. C'era succo d'arancia, caffe, omelette, uova, pancetta, di tutto!
"Ti sei dato da fare eh. Potevo aiutarti se mi svegliavi.."

"Tu sei in vacanza." mi ricorda facendomi accomodare.

Aveva ragione, ero in vacanza e presto sarei dovuta partire.

3 giorni. Oggi, domani e poi il pomeriggio successivo sarei partita per la mia calda Toscana. Preferivo il calore delle braccia di Kimi.

"Già, altri 3 giorni. 2 e mezzo per la precisione."

"Come scusa?!" Il caffè gli va di traverso e per poco non soffoca, era diventato tutto rosso e aveva gli occhi lucidi.

"Come cosa?"

"Così presto?" Sta disperatamente cercando di riprendere aria.

"Si.. Poi devo continuare i corsi all'università." Dissi prendendo un altro pezzo di omelette. Quando mi disse che non era una cattivo cuoco aveva ragione: era tutto buonissimo.

"Lingue?" mi chiede inforcando un po' di pancetta.

"Già."

"C'è un'università molto bella vicino a dove abito io in Svizzera durante l'anno. Potrei ospitarti. E poi avresti modo di fare l'università in inglese.". Apprezzo il suo gesto ma non posso, non posso lasciare la mia casa, i miei amici, la mia scuola e i miei docenti per cosa? Per un ragazzo appena conosciuto?

"In Svizzera le università sono care." è la prima cosa che mi viene in mente.

"Non è un problema.

"Per te magari, per me si."

"Posso aiutarti. Tutto purché tu venga in Svizzera".

"Kimi.."

"Non voglio perderti." mi interrompe.

"Non mi perderai."

"Io voglio stare con te sempre. Vorrei alzarmi e trovarti dall'altra parte del letto, averti ai box dopo un Gran Premio finito bene o male che sia, presentarti ai parenti. Voglio sempre stare con te. Non puoi andartene. Se te ne vai so che ti perderò. Prendi in considerazione quell'università."

"Va bene.." ma non so se l'avrei fatto.

...

"Bea sei scoordinata! Devo muovere i piedi cos..." Non riesce a finire la frase che Sophie è con il
sedere sul ghiaccio.

I nostri pantaloni sembrano appena usciti dalla lavatrice. Abbiamo passato più tempo sul ghiaccio che sui pattini. Era da tanto, troppo tempo che non pattinavo sul ghiaccio e ancora più tempo era passato dall'ultima volta che avevo riso e mi ero divertita così tanto.

Sophie stava inutilmente provando a rispiegarmi come muovere i piedi. I ragazzi si erano rifiutati di venire con noi ed erano andati in un bar.

“Io mi arrendo! Andiamo a mangiare qualcosa?” chiedo a Sophie provando a trattenere le risate.

“Ci sto! Siamo le uniche due imbranate che non sanno rimanere in equilibrio per nemmeno 2 secondi!”



“Allora con Kimi come va? Mi sembra un tipo apposto.” Ci eravamo appena sedute in un bar in centro, molto elegante e ben arredato.

“Lo è. E' dolce. Ma non mi fido, sai come sono fatta. Dopo tutto quello che mi ha raccontato Lorenzo, del divorzio, dei party, di tutte le ragazze che si fa.. Non so se è onesto o no.”

“Bea, tra 2 giorni non lo vedrai più..”

“Non sei d'aiuto.” e scoppio in lacrime.

“Scusami, intendevo dire che a quel punto vedrai se ci tiene o no. Non piangere ti prego!”

“Mi ha chiesto di andare in Svizzera da lui. Mi pagherebbe anche l'università pur di farmi partire.”

“COSA? E nonostante tutto tu sei indecisa?”

“Un po' si. Non voglio lasciare tutti voi per lui.”

“Pensaci bene su. E' una decisione tua, devi fare quello che ti fa stare bene, e se è lui che ti fa stare bene devi andare da lui. Anche solo per un paio di giorni per vedere come va!” Sophie era convincente quando voleva. Però aveva ragione, se perderlo mi faceva stare così male sarei dovuta scendere a compromessi. Lui era diventato il mio primo pensiero al mattino. Dovevo almeno provarci, forse i suoi sentimenti erano veri, non penso offra alloggio e pagare le tasse universitarie a tutte.

“Ci dormirò su. Te lo prometto.”

“Brava! Ordinerei qualcosa di forte per brindare a te che per una volta segui un mio consiglio!”

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