Kimi Räikkönen

— I'm Not Here But I'm Not Far.

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view post Posted on 24/4/2013, 09:42     +1   -1
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si si bella!! io non vedo Kimi così dolce ma questo Kimi mi piace molto..... romantico
 
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*RocKy*
view post Posted on 27/4/2013, 15:33     +1   -1




Leggo solo ora! Bellissima Fic!!! :wub:
 
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michelleraikkonen
view post Posted on 7/5/2013, 19:56     +1   -1




Maggio è micidiale. I prof invece di allentare un po' la presa fanno il doppio della pressione!
In ritardo ecco il capitolo nuovo! Pensavo venisse qualcosa di meglio, non sono proprio soddisfatta.
Qualche consiglio o opinione per migliorare? Secondo voi come finirà?


I'M NOT HERE BUT I'M NOT FAR.



Capitolo 7. "Time.."



Le valigie alla porta, i documenti e il passaporto sul mobile della cucina di marmo bianco, le mie rose in un vaso sulla finestra che guarda il lago, tutto mi ricordava che stavo per partire.

Eppure avrei potuto evitare, o per lo meno ritardare. Se partire mi faceva cosi male, se partire era così difficile, sarei potuta rimanere un altro po' con Kimi. Mi aveva offerto di farmi rimanere a casa sua, di pagarmi le tasse universitarie per non ripartire, ma in cuor mio so le cose sarebbero solo peggiorate.

Mia mamma questa situazione l'avrebbe chiamata "la prova del 9", o la va o la spacca, ma non so se è proprio una prova o più una certezza, quella di non rivederlo. Dentro me risuona questo pensiero.

"Andiamo che facciamo tardi." Kimi interrompe i miei pensieri ricordandomi che devo davvero partire. Poggia una mano intorno alla mia vita e mi dirige alla porta; il mio cervello non manda impulsi ai piedi, si muovo solo sotto la spinta di Kimi, se fosse stato per loro non si sarebbero mai mossi di li. Mi lascia uscire e prendere le mie valigie e i documenti. E' stupefacente e allo stesso tempo strano come entrambi stiamo pretendendo che tutto sia normale e che tutto andrà bene, ma è palesemente chiaro che sappiamo già come
andrà a finire.

Guardo il paesaggio finlandese sparire via dai finestrini scuri della macchina di Kimi; il lago, quel bar, il piccolo paese dove avevamo deciso di passare delle tranquille vacanze per staccare dagli studi, tutto sparisce dietro di noi, come in un film. Kimi guida piano rispetto alla norma, avrà fatto 70 a voler esagerare.

Qualcosa dentro di me mi diceva che non lo faceva per quello che gli avevo raccontato il giorno prima, ma perché non voleva che tutto finisse, ma non so se era solo una scusa che la mia mente mi stava raccontando per autodifendersi dal casino che sarebbe sicuramente avvenuto al mio rientro in Italia. Avrei voluto chiederglielo, perché guidasse così piano, perché le sue mani stringevano
cosi forte il volante tanto da far diventare le nocche bianche, e perché tra tutte le ragazze al mondo aveva scelto di far soffrire me.

...

Chiamo Sophia mentre Kimi toglie le mie valigie dalla macchina, loro sono già dentro che aspettano di fare il check-in.

"Merda."

"Che succede?" Chiedo preoccupata.

"Giornalisti e fotografi. Sbrighiamoci."

Ragazzine in crisi ormonale gridano il suo nome e gli scattano foto; adesso capisco perché odia cosi tanto i media.

Troviamo i miei amici nella grande sala d'attesa dell'aeroporto di Helsinki-Vantaa.
Sophia mi salta addosso non appena mi vede, abbracciandomi il più stretta che poteva. Kimi va a salutare i ragazzi e rimane a parlare con loro finché non ci chiamano al check-in. Sento le gambe e le braccia diventare pesanti, muovermi è un impresa. Kimi rimane con me fino all'ultimo momento, quando devo andare al gate per imbarcarmi e lui non può più venire. Lo guardo fisso negli occhi pregandolo di dire qualcosa, di assicurarmi che non finiva qui. I miei occhi lo implorano di prendermi con la forza e portarmi via da questo aeroporto.

"Mi chiami appena arrivi?"

"Certo.."

"Fai per bene e fai buon viaggio rakas."

"Cosa vuol dire?"

"Tesoro, piccola, credo. È comunque un qualcosa di affettuoso." e mi bacia.

"A presto rakas."

"È una promessa?"

"Si." e mi bacia di nuovo prima di lasciarmi andare e sparire tra tutte le persone.



Le 3 ore di volo sembrano non passare mai. Sophia accanto a me dorme e i ragazzi si alternano tra giocare con i videogames e provarci con le hostess nordiche.

Provo a dormire, leggere, disegnare, provo perfino a intrapendere un discorso con un'anziana signora finlandese che si sta recando a Pisa con il marito per festeggiare i 30 anni di matrimonio, ma nulla. Il mio stomaco minaccia di riportare in vita la colazione e probabilmente la cena, ma sarebbe l'ultima cosa di cui avrei bisogno oggi.

L'aria condizionata mi sta facendo venire un mal di testa assurdo. Cerco nella borsa un OKI o un qualsiasi altra cosa che possa alleviare la mia pena. Le mie mani trovano solo una maglia di Kimi. Il cuore mi balza in gola, per un momento ho l'impressione che l'aereo stia precipitando ma io mi sento così pesa che rimango lì, sospesa in aria.
La guardo senza tirarla fuori, non voglio che nessuno la veda, è solo mia. E' nera con dettagli color oro, sicuramente è una maglia della Lotus. Porto la borsa sulle gambe e ci affondo la testa.. il suo profumo. L'annuso cauta, quasi per paura di toglierle tutto l'odore adesso e non averne per i prossimi giorni.

Arriviamo al piccolo aereoporto di Pisa alle 14.36. Dal finestrino riconosco la Torre che fa capolino da dietro l'edificio, le mie colline, le mie campagna, il mio sole caldo. E' inutile negarlo, Kimi mi mancava, ma rivedere la mia terra era sempre un colpo al cuore. Appartenevo a quella terra, e non potevo, non volevo staccarmene.

I nostri genitori ci aspettano all'ingresso dell'aeroporto e ci corrono incontro appena ci vedono. La mamma di Sophia e di Marco scoppiano in lacrime come al solito e abbracciano tutti. Papà mi viene in contro con il suo solito fare 'glaciale' ma gli si poteva leggere in faccia che era contento di rivedermi.

“Mi sei mancata piccola mia.” ..piccola mia..*

“Anche tu pà!” e lo abbraccio stretto. Mi è rimasto solo lui, il mio uomo. Mamma morì quando avevo 14 anni per un tumore, e da allora siamo sempre stati noi due. Niente segreti, questa era la nostra unica regola, e mi dispiaceva tradirla, ma non avevo intenzione di dirgli ancora di Kimi. Lo avevo fatto giurare anche agli altri.

La guida di papà era molto diversa da quella di Kimi. La radio che passa musica country, John Denver, papà che fischietta, il vento, il sole, la strada deserta.. questa era la mia vita. Prendo il telefono e cerco il numero di Kimi.

Atterrata sana e salva. Bea x

A casa trovo tutto come avevo lasciato, eccezione per un mega orso di peluche e degli cioccolatini sul letto. Tipico di papà. Sfaccio le valigie facendo attenzione a nascondere bene la maglia di Kimi sotto il cuscino; l'annuso di nuovo prima di tirare su le coperte.
Crollo sul divano con papà, guardiamo un film come facciamo ogni domenica pomeriggio quando non abbiamo impegni. Il telefono
vibra.

Speravo l'aereo tornasse indietro per sbaglio. Mi manchi. Kimi x” Volevo tornare da lui, anche a costo di dover fare l'autostop ogni 5 km!

Io speravo tu mi costringessi con la forza a rimanere, non volevo partire. Bra x

Non voglio forzarti a fare nulla. Tu qua sei sempre la benvenuta, lo sai. Non costringermi a fare irruzione a casa tua.

Potresti invece, anche tu sei sempre il benvenuto.

Tengo l'invito per settimana prossima, GP domenica.

Ti prego, guida piano e per bene!! Non importa se arrivi ultimo!

Haha, okay rakas, tu stai tranquilla.” Capivo adesso cosa si prova ad avere una persona che si ama che mette la propria vita a rischio almeno una volta al mese. E' straziante.

Io vado a dormire, ci sentiamo domani. Bea

Va bene, buonanotte piccola. Kimi xx"

Alzo gli occhi e papà mi sta guardando con un sorriso sornione.

“Che c'è?!” chiedo perplessa.

“Nulla, nulla amore!”

“Allora io vado a dormire un po'. Buonanotte pà.”

“Buonanotte Bea!” e mi abbraccia.

Mi metto la maglia di Kimi e in infilo sotto le coperte. Avere la sua maglia non è comunque come avere lui ma devo accontentarmi.

E' solo questione di tempo.

-------------------------

Parole: 1223

*riferimento a quando Kimi in auto qualche giorno prima la chiamò piccola mia.

Edited by michelleraikkonen - 7/5/2013, 21:12
 
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KimIla
view post Posted on 7/5/2013, 20:36     +1   -1




Bello bello!!! Speriamo di rivederli insieme! :D
 
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view post Posted on 8/5/2013, 10:20     +1   -1
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mamma mia come la capisco !!! anche io ho avuto un ragazzo distante ..... ricordo ancora quando ripartiva lo stomaco dolorante e in subbuglio!!!
 
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'cause i'm a vettelian
view post Posted on 27/5/2013, 21:33     +1   -1




mi piace **
 
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Bunna
view post Posted on 13/7/2013, 11:39     +1   -1




mi ero persa un paio di capitoli...ma ho recuperato!!!bello bellissimo!!! continua così O.O
 
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michelleraikkonen
view post Posted on 8/8/2013, 01:41     +1   -1




In ritardo ragazze! E che ritardo! Hahahaha!
Chiedo taaaaaanto perdono ma sono ad un punto molto morto. Devo prendere delle decisioni e non so quale sia la cosa migliore per i nostri due piccioncini. Intanto vi propongo questo! Come al solito suggerimenti e critiche sono ben accette! ;)



I'M NOT HERE BUT I'M NOT FAR.



Capitolo 8. "Should I Go Or Should I Stay."






*driiin driiin*


Pronto..” rispondo assonnata, senza far caso a chi fosse dall'altra parte del telefono.

Bea. Facebook. Immediatamente. Link. Kimi. Gran Premio. AAAH.” Sophia stava urlando, e potevo immaginarmela saltellare per tutta casa mente mi stava parlando. L'orologio sul comodino segnava le 19.56.

Che incubo è questo? Pensai.

Rilassati e parla con calma.” La testa faceva male dal troppo sonno e per poco non cascai in terra quando provai ad alzarmi.

Ti ho linkato tutto su Facebook Bea! Non ci hai guardato in tutto il giorno?

No, mi hai appena svegliata tu e non sto capendo più nulla. Potresti fare la brava amica e raccontarmi tutto per filo e per segno?” la imploro.

Vi hanno fotografato all'areoporto Lunedi! Ci hanno fotografato! Siamo su Sieska ed altri giornali inglesi!” mi dice euforica.

Merda!! è tutto quello che riesco a pensare.

Tutto qui?” chiedo cercando di nascondere la mia curiosità e preoccupazione.

Eh no. Il bello deve venire!” urla, perforandomi il timpano destro.

Eccoci e mi lascio cadere a peso morto sul letto.

Stamani hanno chiesto a Kimi chi eri! Pensano tu sia la sua nuova ragazza! Ti rendi conto? Tu e Raikkonen! UNA COPPIA!

Ferma, rallenta. E lui?

Lui cosa?

Cosa ha risposto!

Quando hanno chiesto chi eri?

No, quando gli hanno chiesto cosa ha mangiato a colazione."

Ma non gli han..

..era una battuta. Si, quando gli hanno chiesto di me.”

Ah. Non sei simpatica sai?! Ha detto che sei solo un amica.

SOLO UN AMICA. SEI SOLO UN AMICA BEA.

Ah, grazie Soph..

Qualcosa non va?

Tutto non va. Ieri, causa il viaggio in aereo dalla Finlandia al Canada non l'ho sentito, oggi neppure perchè aveva delle interviste, ma in compenso scopro che sono un'amica. Eccellente direi.

Si scusa, ma ho questo mal di testa che non va via..

Non si dorme tutto il pomeriggio pigrona!

Lo so scusa, ci vediamo stasera al Pub! Avverti gli altri.” e riattacco.

.....

Fare la spesa quando si è affamati non è una buona idea, uscire con qualcuno quando si è in carenza di affetto non è una buona idea ma andare a bere quando si ha il cuore a pezzi è una pessima idea.

Per festeggiare il nostro rientro in Italia, i nostri amici, avevo deciso di andare a bere qualcosa insieme, ma si sa come funziona, un drink tira l'altro e siamo tutti ubriachi.

Era dai tempi del liceo che non bevevo così tanto e ammetto che non mi mancava per nulla. Non reggo l'alcol, odio la sensazione di vomito e odio ancor di più il mal di testa allucinante del giorno dopo. Forse però, mi mancavano quelle risate fatte col cuore ad ogni minima cavolata. Mi mancavano eccome! Tutti seduti fuori, tra bevute e sigarette, ridevamo di tutto, ci raccontavamo cose che probabilmente da sobri non avremmo mai nemmeno nominato e stavamo passando veramente un bel momento finchè non mi squilla il telefono. KIMI.

Mi allontano da quelle risate e rispondo..

Hey!

Rakas, come va?” la stanchezza traspariva dalla sua voce.

Tutto bene, sono fuori con i miei amici, ci stiamo divertendo da morire, era tanto che non stavamo così bene insieme, sono contentissima!!

Sei ubriaca..

Mammeglio!” rispondo scocciata ma la mia grossa grassa risata mi tradisce.

Cerca almeno di non vomitare, non è mai una bella scena!” e ride anche lui.

Non ho mica bevuto così tanto, solo che non reggo l'alcol.. uffa!

Facci l'abitudine allora! Non posso portarti ai party con me e poi portarti a casa dopo un Mojito!

Tu non mi porti da nessuna parte, siamo amici, niente di più.

Cosa intendi scusa?

Siamo amici, e amici saremo. Niente benefits tra amici. Sennò non saremo amici. E tu sei un mio amico, così come io sono solo un amica.

Beatriz, io non intendevo questo stamani ma la stampa lo sai che..

..traaaanquillo! Amici come prima!

Ne parliamo quando sei sobria.. fossi in te andrei a casa a riposare

Non preoccuparti, ciao ciao!” e riattacco.

Rientro dentro giusto in tempo per un altro giro di shots e la serata continua così..



Fa caldo e mi sveglio appiccicata alle lenzuola. La testa martella e la stanza puzza di alcol e fumo. Sono le 2 passate e mi alzo alla ricerca di un qualcosa che mi salvi da questa mia agonia. Mentre vado in bagno per controllare nel mobiletto dei medicinali ripenso alla sera prima ma nulla.. mi fermo al primo giro di shots, il resto è vago e confuso. Ricordo Marco che parla della sua prima volta da ubriaco e di quanto a vomitato, ricordo Sebastiano e Michela che si dichiarano il loro amore dopo non so quanti bicchieri e ricordo una chiamata.

Nel mobile trovo un OKI, e decido di fare di necessità virtù. Corro a prendere dell'acqua ed un bicchiere, ma un post-it verde sul tavolo attira la mia attenzione.

Alcolista chiamami quando ti riprendi. Papà.”

Che figura di merda, penso.

Prendo il telefono, ancora sepolto nella borsa. Due nuovi messaggi. Chi mi manda due messaggi se tutti i miei amici probabilmente stanno ancora dormendo?

Non so cosa tu abbia capito da quell'intervista ma non è come sembra. Se i media scoprono qualcosa possiamo dire addio alla nostra intimità, non avremo più pace. Non pensare male, ti prego. L'ho fatto per te, l'ho fatto per noi.

Probabilmente ora per te queste parole non hanno senso ma quando sarai sobria capirai. Sei bella, intelligente, simpatica.. non avrei motivo per non volerti o per nasconderti. Ci sentiamo in serata, sempre se hai voglia di sentire questo tuo amico. Mi manchi.

Non ricordo nulla di cosa ci siamo detti o di come io l'abbia trattato ma l'unica cosa che vorrei fare adesso è prendere un aereo e andare da lui, in Canada, e abbracciarlo. Ma non posso.

Chiamo papà e poi torno a letto: dovevo far passare in qualche modo quell'interminabile pomeriggio in attesa di chiamarlo.



Mi sveglio in tempo per le seconde prove libere e decido di guardarle, giusto per rivederlo, anche attraverso un televisore.

Ed eccolo li, parla con il suo ingegnere mentre aspetta di salire in macchina e fare quello che più ama, guidare. E' sempre il solito Kimi: occhi glaciali, capelli spettinati, sorriso inesistente e unghie smangiucchiate. Lo inquadrano per poco, visto che tutta l'attenzione è su Vettel e Alonso, eterni rivali ormai. Le telecamere tornano su di lui dopo 10 minuti dall'inizio delle prove, mentre si mette il caso ed entra nella sua monoposto.

Fai per bene, penso.

Il tempo passa e Kimi fa segnare dei buon giri, addirittura segna anche il giro più veloce, battuto poi da Vettel e dalle due Mercedes.

Siamo sull'onboard di Rosberg quando sento “Kimi sta facendo davvero dei buoni giri, sta spingendo la vettura al limite e i tempi lo dimostrano. Però sono solo le prove del Venerdì, dovrebbe rilassarsi un po', è ormai già da qualche giro che arriva troppo vicino al muro dei Campioni.

Sprofondo nel mio divano mentre passa un replay di Kimi e effettivamente è molto, troppo vicino al muro.

Appena il tempo finisce gli invio un messaggio. “Chiamami appena puoi.” e vado a cucinare.



Ingoio l'ultima forchettata di pasta e il telefono squilla.

Guida per bene! E lontano da quel muro! Mi hai capita?” gli urlo con un sorriso ebete sulla faccia.

Haha, hai visto le prove? Me lo hanno detto anche gli ingegneri ma ti giuro che mi sembrava di essere abbastanza lontano.

Non lo eri! Quindi evita di farmi venire un infarto, ti prego!

Perchè non vieni?” mi chiede serio.

Scusa?

Si, perchè non vieni qua? Ti prenoto il primo aereo, vengo a prenderti all'aeroporto..

Kimi non penso sia..

Non hai impegni tanto, almeno eviti di avere infarti sola in casa. Dai.. penso a tutto io.

Ti richiamo tra poco, papà ha bisogno di me.” mento.

Non mi sento ancora pronta.

-------------------------

Parole: 1235

DUBBIO ESISTENZIALE: classica storia romantica che porta al diabete o gliela incasino un po? ;)
 
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KimIla
view post Posted on 8/8/2013, 12:47     +1   -1




Bellissimo anche questo capitolo! Incasina incasina, ci piacciono gli intrighi :P continua presto!
 
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view post Posted on 9/8/2013, 09:08     +1   -1
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Bravissima e bellissimo!! Diciamo un via di mezzo qualche casino ma anche un po' di realtà non guasta
 
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Bunna
view post Posted on 14/9/2013, 17:25     +1   -1




Aaaaaaaaaa quanti capitoli non avevo letto!!! cmq bellissimooooo mi piace troppo ^^
 
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25 replies since 12/3/2013, 19:07   937 views
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