Kimi Räikkönen

Iceman di LadyD, Iceman Libro

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IcemanLadyD
view post Posted on 19/5/2016, 16:20     +1   -1




(ICEMAN é il primo volume di una trilogia ambientata nel motorsport. Per il personaggio maschile, Matias Quinn, l'autrice si è appunto ispirata a Kimi Raikkonen. Seguiranno i sequel: Unforgettable e Forever.)



SINOSSI

Nina Williams è una bella, giovane, pilota di auto da corsa.
La sua brillante carriera viene stroncata da un misterioso incidete dove rischia di
morire, ciò le fa maturare la sofferta decisione di abbandonare il mondo delle corse
e dedicarsi a qualcosa che la leghi ai motori con meno pericolo.
Maturata l’esperienza necessaria in meccanica, la giovane intraprende la strada di
collaudatrice, divenendo ricercatissima e contesa dalle case automobilistiche più
prestigiose del mondo, proprio durante una normale giornata di lavoro, Nina, si
imbatte nel tenebroso e affascinate Matias Quinn, un ex pilota di rally.
Iceman, così soprannominato da chi lo conosce per via del suo carattere freddo e i
suoi occhi di ghiaccio, colpito dalla surreale bellezza della ragazza, si mette subito
sulle sue tracce con il solo scopo di portarsela a letto.
I due scopriranno di avere molto in comune, ma Nina non è una donna come tutte
le altre...
Cosa succede se una persona che ha paura di amare ancora, ne incontra una che
non ha paura di dare tutto l’amore di cui è capace?
E se a tutto ciò, come se non bastasse, si aggiungesse anche il passato che viene a
bussare nuovamente alla porta?






Capitolo Uno
Nina



Circuito automobilistico di Los Angeles 16 Giugno 2015.

Ho appena finito il mio consueto lavoro.
Sono nel box a chiacchierare con i meccanici sull’ennesima super sportiva appena portata in pista. Piloti, strana meravigliosa gente!
Dopo aver mollato la Nascar a causa di un brutto incidente che mi è quasi costato la vita, sono diventata una collaudatrice di auto e lavoro per tutti, o quasi, i marchi più prestigiosi del mondo.
Non avevo proprio voglia di appendere il casco al chiodo, così ho deciso di tuffarmi in questo nuovo mondo meno pericoloso e impegnativo.
Fare la collaudatrice appaga una piccola dose del mio essere pilota: consiste nel provare per ore e ore l’auto su strada o su pista, controllare gli assemblaggi, ecc.
Non sarà mai come quando correvo ma di certo non mi posso lamentare, in fondo, anche se tutto è un fin troppo scontato e monotono, continuo a fare ciò che amo di più al mondo, ossia guidare macchine veloci.
Svariate volte al mese, alcune aziende per cui lavoro, organizzano degli incontri in pista con dei potenziali acquirenti provenienti da tutto il mondo. Per convincerli a sborsare cifre esorbitanti per qualche nuovo modello stradale o rigorosamente da pista, vengo arruolata come pilota occasionale con un team al seguito, per delle dimostrazioni su pista.
Queste sono decisamente le giornate che preferisco, dove posso assaporare ancora l’adrenalina della velocità e quel brivido pericoloso di un tempo.
Sono i giorni in cui il mio cervello è collegato solo al piede destro, le mie orecchie ai giri del motore e la mia vista all’asfalto, che sfreccia a più di trecento chilometri orari sotto le ruote dell’auto.
«Come ci si sente a guidare una Ferrari da due milioni di dollari?»
Domanda il mio manager storico James.
«Mmmm, direi che è come tornare a vivere.» ridacchio.
«Ho visto i volti scioccati di tutti mentre sfilavi il casco e salutavi.»
«Quella è la cosa che preferisco.»
E’ sempre la stessa storia. Ormai sono abituata... Nel momento in cui le persone si rendono conto che alla guida del bolide appena visto sfrecciare in pista c’ero io rimangono di sasso.
«Come sta andando la vendita?»
«Non saprei. Vai a dare un’occhiata fuori, se sono ancora accalcati davanti alla macchina, sta andando tutto bene.»
Mi apro la tuta facendola cadere sui fianchi per permettere all’aria di entrare, fa un caldo bestiale per essere a Giugno. Recupero una lattina di Red-Bull e vado ad affacciarmi fuori per vedere come procede.
A quanto pare va tutto alla grande: l’ingegnere è occupato a spiegare ogni dettaglio e comfort di quella meraviglia a quattro ruote ed è accerchiato da una piccola folla di persone.
Due giovani ragazzi biondi, che conversano tra di loro scherzosamente, leggermente in disparte rispetto agli altri attirano la mia attenzione. Si assomigliano al punto da sembrare fratelli e quello più alto mi colpisce particolarmente, ha tutta l’aria del cattivo ragazzo.
Proprio lui, inizia a fissarmi con insistenza: squadra maliziosamente ogni centimetro del mio corpo con i suoi occhi di ghiaccio. Cavolo! E’ come se un vortice mi stesse pian piano risucchiando.
Siamo occhi negli occhi adesso e giuro di non aver mai visto uno sguardo tanto potente in vita mia. La sua bellezza è disumana, metterebbe in imbarazzo qualsiasi modello in circolazione.
«Nina.»
La voce di James mi richiama all’ordine, ma fingo di non averlo sentito perché staccare gli occhi da quella visione è impossibile!
«NINA!»
Che scocciatura!
«Che c’è James?» Rispondo, lasciando perdere il biondino e prestandogli attenzione.
«Il Signor Quinn ti sta aspettando negli uffici della direzione dell’autodromo per parlarti.»
«Chi sarebbe?»
«Uno dei vertici della Dodge.»
«Bene altra grana in vista! Fagli sapere che lo raggiungo tra poco.»
Butto un’ultima occhiata là fuori, nella speranza di vedere ancora quella visione paradisiaca, ma di lui nessuna traccia. Che sfortuna!
Arrivo in direzione ancora con la tuta che penzola dai miei fianchi e trovo tre uomini ben vestiti ad aspettarmi seduti attorno al tavolo dell’ufficio.
«Venga avanti signorina Williams.» Mi invita il più anziano dei tre.
Mentre mi avvicino, i tre si alzano in piedi porgendomi la mano e presentandosi. Scopro così che ad aver parlato è stato Vincent Quinn, mentre gli altri due sono i suoi assistenti, Paul Smith e Lewis Green.
«Si accomodi. Desidera qualcosa da bere?»
«Sono a posto così, e la prego mi dia del tu, signor Quinn.»
«Come desidera.» - mi sorride - «Andrò subito al sodo. Sei una pilota eccezionale, sono rimasto sbalordito dal tuo rendimento in pista.»
«La ringrazio.»
«Mi hanno parlato molto bene di te poco fa in autodromo e le tue referenze sono altrettanto superlative. Oltre ad esser una bravissima pilota, sei anche una grande collaudatrice e ottimo meccanico.»
«Dopo la Nascar mi sono data da fare.» Rispondo lievemente imbarazzata.
«Se non sbaglio, in Nascar hai sfiorato il titolo nell’anno di esordio.»
«Si.»
«Poi dopo quell’incidente hai deciso di mollare. Posso chiederti il motivo? »
Fa una pausa aspettando da me una risposta che non arriva. «Insomma il tuo secondo anno era iniziato meglio del primo perché mollare?»
Il mio volto si incupisce, ricordare quell’incidente è sempre doloroso per me.
«Lasciare la Nascar non è stato facile ma, a volte signor Quinn, si arriva a un bivio e bisogna scegliere. Io ho scelto la strada meno pericolosa.»
«Vedo che parlare di ciò ti turba molto, forse sono stato indelicato.»
«Non si preoccupi.»
«Tornando a noi. Sono qui per offrirti un contratto con la Dodge come collaudatrice della nostra nuova Viper. Verrà messa sul mercato a fine estate. Ti va di raggiungermi in azienda lunedì per discutere del contratto e magari, con l’occasione, visitare la fabbrica?»
«Certo signore.»
«Paul, segna subito sulla mia agenda l’appuntamento con la signorina.»
L’assistente esegue l’ordine senza batter ciglio.
«Posso programmare l’appuntamento per le nove?» Mi chiede .
Annuisco e Paul annota immediatamente.



Matias

Quella di seguire mio cugino Daniel in autodromo stamane è stata un’idea brillante. Cavolo erano anni che non vedevo una donna del genere!
«Matias ma quando inizi a mangiare? Si fredda tutto!»
«Dimmi una cosa Daniel la conosci quella ragazza lì?»
«Di chi stiamo parlando cugino?»
«Della pantera che guidava la Ferrari, mi pare ovvio!»
«-Quella ragazza li-, è Nina Williams ex pilota di Nascar. Imbecille!»
«Voglio conoscerla.»
«Certo che l’Europa ti ha ossigenato anche il cervello oltre ai capelli.»
«Sono naturali coglione. Adesso dimmi cosa sai di lei.»
«Faceva parte del team della tua ex possibile che tu non sappia chi sia?»
“Ex?“ Per poco mi va di traverso un pezzo di bistecca. «Katie?»
«Si ma avevate già chiuso. Comunque dopo un’incidente misterioso ha mollato e ora fa la collaudatrice per varie aziende fra cui la Ferrari, abita a Santa Monica e passa il suo tempo libero nell’officina del suo manager storico.»
«Come sai tutte queste cose su di lei?»
«Ma mi pare ovvio sono innamorato di lei!» Dice scoppiando a ridere «Scherzi a parte cazzone, sono un suo fan.»
«Quindi se me la porto a letto...»
«Ehi frena il tuo istinto da scopatore, quella non è la tipa a cui puoi avvicinarti con i pantaloni abbassati come fai solitamente con tutte.»
«Io non mi avvicino a nessuna con i pantaloni abbassati. Sono loro che me li strappano di dosso, te lo giuro!» Gli dico ridendo.
«Quella al massimo ti tira due calci in culo e un paio di sberle.»
«Questo lo vedremo.»
«Si, certo! Scherza pure tu!»
Pilota. Culo da paura. Santa Monica. Officina.
Credo che oggi la mia macchina avrà parecchi problemi e sicuramente andrò a fare un salto dal meccanico.
«Che cosa sta elaborando la tua mente malata?»
«Devo portare la Maserati dal meccanico.»
«Vuoi che ti accompagni?»
Che ingenuo mio cugino, come al solito non ci ha capito niente!
«No, ci vediamo a casa.»

- 801 Santa Monica Blvd, Santa Monica, CA 90401, Stati Uniti -
La mia segretaria è un genio. In cambio di una sveltina nei bagni dell’ufficio, trova per me qualsiasi informazione
Arrivo davanti all’officina e ironia della sorte trovo subito chi cerco.
Scendo dalla macchina e davanti ai miei occhi ecco la mia preda da sedurre chinata nel vano motore di una Ferrari 458 Scuderia bianca.
Che culo da paura! Penso mentre fletto la testa leggermente di lato.
La tuta ginnica color rosso fuoco super aderente che indossa rende giustizia ad ogni sua curva.
Mi schiarisco la voce. «Salve,» dico con tutto l’autocontrollo che possiedo. «non c’è il proprietario?»
«Salve!» Risponde senza nemmeno girarsi a guardarmi. Che accoglienza!
«Il proprietario non c’è, ma se vuole può parlare con me!»
«Senta, la mia macchina ha cominciato a fare i capricci.»
La sento trattenere una risata. «Che tipo di capricci?»
Quanto vorrei schiaffeggiare quel culo in questo momento!
«Guardi se vuole può venire lei stessa a vedere.»
«Mi dia un secondo. Che macchina è?»
«Una Maserati granturismo MC stradale.»
Finalmente mi guarda. Sorpresa bambolina!
Rimango impassibile come al mio solito mentre lei deglutisce a fatica e i suoi occhi si spalancano a dismisura.
«Mi segua.» Dico con un mezzo sorrisetto.
Arrivati alla macchina le apro lo sportello e la invito a salire .
E’ agitata e questo vuol dire che le faccio un certo effetto.
«Metta in moto per favore.» Fa come le ho chiesto senza discutere.
Mi rannicchio vicino al sedile, siamo vicinissimi, e il suo profumo mi stordisce. Delizioso zucchero a filato!
«Le vede tutte quelle spie accese?»
Annuisce. «La prima indica l’avaria del sistema delle sospensioni elettriche, questa invece indica il mal funzionamento del cambio corsa mentre quest’ultima segnala l’insufficiente livello dell’olio di quest’ultimo.» Spiega indicandole una ad una.
Pendo dalle sue labbra e non certo per quello che sta dicendo. L’istinto mi dice di prenderla e baciarla subito, la ragione di starmene buono.
Per il momento scelgo la seconda. «E’ grave?» Le chiedo.
«Direi di si, ma forse è meglio fare una diagnosi.» mentre scende dalla macchina le nostre ginocchia si scontrano. «Mi scusi!» Si affretta a dire arrossendo leggermente. «Torno subito.»
La vedo sparire velocemente all’interno dell’officina e tornare dopo poco con tutto l’occorrente in mano.
Sale in macchina senza dire niente, anzi ignorandomi palesemente, le sue dita corrono sulla tastiera a velocità supersonica. L’impressione è che si voglia sbarazzare di me il prima possibile.
«Prima di venire qui ha portato la macchina altrove?» Mi chiede ad un tratto.
«No ha iniziato a fare capricci per strada. Mi sono fermato qui perché è la prima officina che ho incontrato dopo che tutte quelle spie si sono accese.»
«Credo che qualcuno si sia divertito a manomettere la centralina.»
«Davvero?»
Mi squadra dalla testa ai piedi sospettosa. «Adesso rimuoverò tutti gli errori. Se il problema si dovesse ripresentare me la riporti.»
Furba. Molto furba. Mi sta assecondando, ma ha capito qualcosa.
«Va benissimo.»
«Bene,» controlla che tutto sia a posto, riordina le sue cose e scende.
«le spie si sono spente. Può andare.»
«Quanto le devo?»
«Figuriamoci. Buona giornata!»
Ritorna velocemente verso l’officina senza darmi modo di rispondere. La raggiungo immediatamente piazzandomi alle sue spalle, il mio respiro è cambiato comincio ad essere leggermente irritato dal suo comportamento. Non si trattano così i clienti!
«Se non mi dice quanto le devo non me ne vado.»
Si gira verso di me molto lentamente. «Un dollaro le va bene?»
Mi prende in giro o mi sta sfidando?
Una cosa la so con precisione: mi sto spazientendo.
Tiro fuori una banconota da cento e gliela porgo. «Prenda.»
Mi sorride nervosamente. «Non ho resto.»
«Non lo voglio.» Ribatto secco.
La sto fulminando con gli occhi, eppure l’espressione che vedo sul suo volto è quella di chi non vuole demordere.
Alla fine però prende un bel respiro, sfila la banconota dalle mie dita e se la infila in tasca senza protestare. «Grazie mille!»
«A lei!» Sfodero il mio mezzo sorrisetto vittorioso e mi allontano. La mia attenzione cade su quella Ferrari. «E’ sua questa bestia?»
«Si.» Risponde orgogliosa.
«Complimenti! Non capita tutti i giorni di incontrare una donna che possiede una Ferrari 458 Scuderia.»
«Vede con lei è stato come vedere un bel ragazzo… Non sono riuscita a toglierle gli occhi di dosso.»
«Ottimo paragone! Mi chiedevo: in fatto di uomini ha lo stesso buon gusto?» Poso nuovamente lo sguardo su di lei che intanto si è seduta con fare sexy su un banco da lavoro.
«Lei cosa dice?» Ribatte squadrandomi da capo a piedi maliziosamente.
Cazzo non guardarmi così! «Potrebbe anche essere.»
« Lei è il biondino che stamattina in pista mi fissava, e le dirò, mi ci gioco la Ferrari che qui non ci è arrivato per puro caso!»
«Lei è una tipa molto sveglia signorina Williams.»
«Mi chiedo ora che mi ha trovato cosa vuole fare?»
La raggiungo e mi infilo in mezzo alle sue gambe inchiodandola su quel banco.
«Potrei farle di tutto.» Mormoro guardandola negli occhi.
Mi perdo in quell’oceano verde acqua. Giuro di non aver mai visto degli occhi tanto spettacolari quanto profondi in vita mia.
«Lei sta giocando con il fuoco.» Sibila nervosamente tirandosi quanto più indietro possibile.
Ancora una volta le sue labbra mi rapiscono, sono talmente perfette da sembrare disegnate. Con l’indice gli sfioro il labbro inferiore disegnandone la forma, seguo attentamente tutto il percorso con gli occhi, poi mi insinuo tra la fessura prima di ritirarlo e metterlo in bocca succhiandone la sua saliva.
«Ha un buon sapore.» Mormoro allontanarmi subito dopo.
Devo andare via da qui prima che faccia qualche cazzata. Merda!
Questa donna ha un effetto catastrofico su di me.
«A presto!» Dico sgattaiolando via e lasciandola li, senza parole.
Monto in macchina e parto a tutta velocità. Sono sconvolto.
Per un attimo ho creduto addirittura che il mio cuore stesse battendo. Sarà stato tutto frutto della mia immaginazione, il mio cuore non batte più per niente e nessuno dopo quello che ho passato.

ICEMAN Dal 13 Giugno su Amazon


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Edited by IcemanLadyD - 19/5/2016, 17:37
 
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view post Posted on 31/5/2016, 09:22     +1   -1
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wwoow che bello!! grazie
 
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IcemanLadyD
icon12  view post Posted on 2/6/2016, 09:50     +1   +1   -1




Sono contenta che ti piaccia Lory
 
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view post Posted on 28/11/2020, 14:57     +1   -1

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A distanza di anni posso solamente fare i complimenti a LadyD!
 
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peccato che non scriva più ....
 
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