Kimi Räikkönen

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B_NORM    
view post Posted on 8/12/2012, 19:31 by: Ice Lady87     +1   -1Reply
Dasha Kapustina in blu.
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Hanna Prater in un abito color crema e nero.
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Jenni Dahlman? Assente.

Preferite lo stile di Dasha o di Hanna? Io voto per Hanna sia per l'abito sia per l'acconciatura. Vorrei però vedere meglio il suo vestito.
Mi è dispiaciuto anche vedere Kimi da solo. Sinceramente mi aspettavo di vedere Jenni stavolta, dato che era un galà molto significativo per la carriera di Kimi: il primo dopo il grande ritorno.

Lo stile dei piloti.
Nano in cravatta. Capelli sparati in piedi.
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Seb con papillon.
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Kimi: senza cravatta e camicia nera.
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Kimi contravviene all'invito di presentarsi in cravatta Semplicemente mitico!

Fede

Comments: 27 | Views: 968Last Post by: lorykimi (23/9/2013, 13:26)
 

B_NORM    
view post Posted on 23/11/2012, 22:33 by: Ice Lady87     +1   -1Reply
Il Fia gala è alle porte anche quest'anno e siccome su questo forum ci sono tante ragazze vorrei fare un indagine sulle mise delle ladies.
Prenderemo in considerazione gli anni dal 2006 in avanti.
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Raquel, Voto 5.5; Rafaela, Voto: 4

Raquel Voto 5; Jenni voto 8
Rafaela voto 4.5
Jessica voto 7
Raquel voto 4
Hanna voto 8
Tra i ragazzi scandalosa la barba incolta di Nano nel 2010!
Promosse alla grande dunque Jenni e Hanna. Promossa con riserva Jessica. Rimandate Raquel e Rafaela.
Sono curiosa di vedere quest'anno Hanna, Dasha e speriamo Jenni! Dita incrociate per Kimi.
E voi che dite?
Comments: 3 | Views: 186Last Post by: KimIla (24/11/2012, 20:23)
 

B_NORM    
view post Posted on 11/7/2011, 13:21 by: Ice Lady87     +1   -1Reply

Trionfalismo, secondo il Sabatini Coletti (noto dizionario di lingua italiana), è l'atteggiamento di chi guarda con eccessivo ottimismo alle proprie imprese. Diversi gradi di euforia possono accompagnare le grandi imprese sportive e il segnale è rappresentato nella società odierna dallo spazio che una notizia ottiene dai mass media. All'indomani della vittoria di Alonso a Silverstone il livello di entusiasmo è alle stelle. Alonso eguaglia Gonzalez e sigla la sua prima vittoria stagionale sul tracciato in cui la Ferrari vinse il primo gran premio della sua storia. Il leitmotiv è all'incirca questo, dai quotidiani sportivi nazionali alla free press. Si potrebbero tranquillamente citare numerosi articoli online, ma le considerazioni che seguono non muterebbero di una virgola.
È tanto significativo questo trionfo? Non intendo mettere in discussione le modalità in cui è arrivato -perché non si potrà mai avere la riprova di come sarebbe terminata la gara senza quell'errore in casa Red Bull- ma il suo valore. Non avendo nulla da eccepire sul lavoro svolto in casa Ferrari, quanto ha inciso la modifica regolamentare sul risultato inglese? Gettato il sasso ritraggo la mano, ma il dubbio è più che lecito. In casa Ferrari sostengono che sia tutta farina del loro sacco, in Red Bull sicuramente la penseranno in maniera del tutto differente. La prima vittoria dell'anno non deve però ingannare sul pessimo andamento della stagione ferrarista, con l'arrivo di Alonso a Maranello i miracoli non si sono ancora visti. “L'abile sviluppatore”, “l'uomo di personalità”, “il collante”, così definito dagli addetti ai lavori, non ha eguagliato i successi di Raikkonen al primo anno in rosso e secondo il mio modestissimo parere non ha portato nulla in più rispetto al finlandese. Se vogliamo considerare la parlantina e l'abilità di conversare con la stampa allora Fernando vince su tutta la linea, ma riguardo al talento è tutta un'altra storia. Soltanto Schumacher si dimostrò -oltre che un velocissimo pilota- un formidabile collaudatore ed è chiaro che Alonso non potrà mai eguagliarlo sotto questo aspetto. I due mondiali vinti dall'iberico costituiscono la prova lampante di un grande vantaggio accumulato ad inizio stagione grazie alla superiorità del mezzo, sufficiente poi a contenere il ritorno degli avversari quando questa preminenza tecnica svaniva.
La differenza con Raikkonen non si sta proprio vedendo, questa stagione 2011 non è tanto diversa dall'ultima del campione di Espoo in rosso. Quando la competitività latita anche il Re Mida della Formula Uno lascia a desiderare, sfatando il mito che tutto ciò che passa attraverso le sue mani si trasformi miracolosamente in oro.
Correva l'anno 2007 e a Silverstone Raikkonen vinse la sua terza gara in rosso: si laureò campione del mondo a fine stagione, la prima a Maranello....

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Comments: 6 | Views: 45Last Post by: Ice Lady87 (12/7/2011, 17:32)
 

B_NORM    
view post Posted on 26/12/2010, 18:04 by: Ice Lady87     +1   -1Reply

Il 2010 di Kimi fra dubbi amletici e lacrime




E' finito un anno senza Kimi in F1, 365 giorni senza la sua presenza discreta nel paddock. I momenti di frustrazione e delusione non sono stati pochi, soprattutto vedendo mortificato il suo talento in età matura. Di fronte a giovani ancora acerbi, a campioni attempati sono certa che Raikkonen avrebbe detto la sua anche per questo campionato. Kimi ha scelto però un'altra via, la più impervia probabilmente.


La F1 lo ha ferito e, come un cavaliere stanco e provato, egli ha scelto di abbandonare la sua terra per tentare fortuna altrove. Finora non ci è riuscito, ma il suo progetto sembra serio e anche nel 2011 il Finlandese proseguirà la sua esperienza rallystica. Ancora con Citroen, forse con un team tutto suo.


A seguito delle notizie degli ultimi giorni però questi rumors sembrano sciocchi, una sottile eco di fondo. Infatti Kimi ha perso il suo papà, colui che più di tutti ha contribuito al suo successo. I suoi sacrifici non sono una novità per chi ha seguito fedelmente l'ex pilota Ferrari in questi anni, Matti era una presenza discreta e costante e che ha supportato il figlio passo dopo passo. Un altro grave lutto colpisce la Famiglia Raikkonen a poco tempo dalla scomparsa della nonnina sprint di Kimi, Sirkka.


In questi momenti non ci sono parole che possano colmare il dolore di una perdità così grande, ma la riservatezza e la compostezza di queste persone è solo da lodare. L'augurio è che Raikkonen sappia catalizzare questo dolore in determinazione, nella voglia di tenere ancora alto il cognome di chi gli ha permesso di diventare ciò che è oggi.


(Fede)
http://icegirls-blog.blogspot.com/2010/12/...amletici-e.html

Comments: 4 | Views: 44Last Post by: Ice Lady87 (2/1/2011, 14:26)
 

B_NORM    
view post Posted on 25/9/2010, 20:34 by: Ice Lady87     +1   -1Reply
Premetto che queste sono solo mie impressioni, ma data questa incertezza ho voluto scrivere un articolo nel quale esprimo il mio parere sulle scelte di Kimi. Aggiungo alla fine di questa premessa che, nonostante dissenta dalle sue decisioni, lo seguirò sempre e cmq.


COSA RESTA DI KIMI DOPO UN ANNO DALL'AFFARE SANTANDER...
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Si sono spese tante belle parole sui rally in questi mesi, alcune anche giuste, altre francamente dettate dal desiderio di assecondare la scelta di Kimi. Ma passata l’euforia iniziale cosa rimane?
Iniziamo dai lati positivi. Raikkonen ha trascorso un anno divertente, lontano dagli stress e dalle responsabilità del paddock, ha maturato esperienza e sperimentato i pro e i contro di una categoria tutta nuova. Ci sono però anche le dolenti note, come un gap ancora ampio da colmare con i primi e un’età che (almeno nel WRC) gli proibisce voli pindarici. I risultati non sono poi tanto male ed è arrivata anche qualche soddisfazione, ma per un campione del suo pedigree e al momento di massima maturità agonistica le ambizioni dovrebbero essere più ampie. La sfida che ha intrapreso è di una difficoltà estrema, persino i suoi ex colleghi lo sottolineano.
Ciò che lascia maggiormente perplessi di questa clamorosa scelta è il fatto che Kimi abbia lasciato la F1 proprio ad un’età in cui avrebbe potuto togliersi i maggiori sfizi, dato che dopo l’addio forzato alla Ferrari aveva su un piatto d’argento la pesantissima offerta della Mclaren. Il rifiuto del finlandese è stato davvero discutibile, poiché è sotto gli occhi di tutti che quest’anno sia Hamilton sia il tanto bistrattato Button sono in piena lotta per il titolo mondiale.
Il futuro è un rebus. Tante ipotesi, nulla di concreto.
Tornando in F1 se la giocherebbe tranquillamente con i primi, anche dopo un anno di pausa. Probabilmente la Renault (da lui stesso contattata) non lo convince pienamente.
Rimanendo nei rally metterebbe a frutto quest’anno di apprendistato, ma ci si deve interrogare con quali margini di miglioramento. Nel 2011 cambierà molto nel WRC e va aggiunto che c’è in atto un cambio generazionale, del quale il ritiro di Loeb al termine della prossima stagione è solo una delle prime tappe. La Citroen ha in Ogier il suo astro nascente e ha sfruttato l’immagine di Kimi per fini commerciali. Sono queste le ambizioni che un ex campione del mondo di F1, tutto sommato ancora giovane, deve nutrire? Non credo inoltre che le alternative alla Citroen investiranno su Raikkonen per motivi tanto diversi.
La F1 lo ha portato al successo, la Ferrari lo ha dapprima consacrato e poi affossato. La rabbia di Raikkonen non deve scagliarsi contro tutto il Circus, ma solo nei confronti di ch...

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Comments: 7 | Views: 61Last Post by: Ice Lady87 (1/10/2010, 13:35)
 

B_NORM    
view post Posted on 30/8/2010, 17:03 by: Ice Lady87     +1   -1Reply
Premesso che questo pezzo è frutto di un delirante pomeriggio di fine agosto vi lascio alla lettura e prego per la vostra clemenza. Ovviamente apparenze a parte è l'articolo del dopo Spa. Tutto il tema gira attorno a una famosa filastrocca che trovate nel titolo e nell'incipit.

C'ERA UNA VOLTA UN RE SEDUTO SUL SOFA'
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C'era una volta un Re
seduto sul sofà
che disse alla sua serva
raccontami una storia
e la serva incominciò:

“C'era una volta un Re che lasciò il suo trono per partire alla conquista di un nuovo regno. La sua terra era bellissima e ambita, incastonata tra le verdeggianti foreste delle Ardenne e spesso baciata da fuggevoli temporali. Dopo la sua partenza in molti aspiravano a sostituirlo, a prenderne il posto almeno temporaneamente.
Tra i pretendenti c’era Senor Banco, il quale desiderava ardentemente sin dall’infanzia tutto ciò che apparteneva al giovane sovrano e ovviamente anche il regno rientrava tra i suoi desideri proibiti. La fama di El Banco era pessima, tra le leggende che erano fiorite negli anni attorno a lui vi era anche la voce che avesse costretto per punizione un suo servo a schiantarsi a cavallo contro un muro. Tra gli altri aspiranti al trono vacante vi era anche il giovane scudiero del re, giovane, promettente, ma con troppe aspettative sulla sua persona. Ben presto nel regno arrivarono anche dei forestieri: uno era un giovane nobile inglese, l’altro un misterioso principe esotico di colore. La competizione si fece piuttosto serrata e tutti sapevano che presto sarebbe sfociata in una guerra. E il conflitto iniziò.
Senor Banco con i suoi mercenari dominò le prime battute, ma ben presto le sue strategie cominciarono a far cilecca. Non sapeva leggere le situazioni di guerra, soprattutto a causa delle mutevoli condizioni del clima di quella terra. El Banco fu costretto alla ritirata e nelle fase concitate della fuga questa volta fu lui a finire con il suo cavallo contro un muro.
Lo scudiero del re e il nobiluomo inglese invece si sfidarono a duello e per entrambi quella fu la causa della loro sconfitta. Il giovane disarcionò da cavallo l’avversario, ma finì per ferirsi gravemente nell’impatto.
A spadroneggiare per tutta la guerra fu il misterioso principe di colore, con le sue truppe conquistò il trono lasciato vacante dal re e fu portato in trionfo tra le stradine che si snodano tra le foreste delle Ardenne. La popolazione acclamò con gioia e con tutti gli onori il nuovo padrone, mai dimentica del sovrano che per anni li aveva governati con grande ardore. Chissà se anche a...

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Comments: 7 | Views: 259Last Post by: Ice Lady87 (3/9/2010, 19:54)
 

B_NORM    
view post Posted on 12/8/2010, 20:21 by: Ice Lady87     +1   -1Reply

LA MIA VERITA'
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La pausa estiva della F1 è sempre noiosa, soprattutto per gli addetti ai lavori che hanno sempre poco da scrivere. Ed ecco apparire sui siti Internet- perché sono questi che ho modo di leggere più spesso- le riflessioni più varie sulla forza delle scuderie o sul talento dei piloti. Una di quelle che mi ha senz’altro lasciato più perplessa è quella di www.derapate.it, nella quale il giornalista offre ai lettori la sua personalissima verità sull’automobilismo attuale. Essendo un punto di vista assolutamente soggettivo, mi permetto di non essere d’accordo con la maggioranza delle affermazioni e di ribatterle a mio modo.
Partiamo dal solito bistrattato Jenson Button, del quale si dice a torto che abbia vinto senza avversari. Affermazione alquanto discutibile dato che a contendergli il titolo vi erano due dei più accreditati vincitori di quest’anno, Mark Webber e Sebastian Vettel. Sono due anni che la Red Bull dimostra di poter lottare ai vertici e probabilmente continuerà su questa rotta anche nelle prossime stagioni. Ricordiamo inoltre che Vettel ha impensierito il corrente campione del mondo praticamente sino all’ultimo.
Lewis Hamilton e Fernando Alonso, probabilmente il dualismo più interessante nel panorama motoristico attuale. I tifosi si dividono e discutono spesso su chi sia il migliore, ma in realtà vi sono pochi dubbi in proposito. Lewis è il fuoriclasse, Fernando il semplice campione. Basti pensare al 2007 e a cosa è stato capace di fare l’inglesino all’esordio nella stessa squadra del ben più celebrato collega. Hamilton sta maturando sia dal punto di vista caratteriale che agonistico, mentre da anni Alonso dimostra evidentissimi limiti caratteriali. Sarà calcolatore finché si vuole, ma appena sente il fiato degli avversari sul collo è in grado solo di recriminare e gridare al complotto. Un serio professionista dovrebbe invece riflettere sui propri errori e lavorare nell’ombra per porvi rimedio. Mi permetto di sfatare un’altra leggenda legata al pilota di Oviedo, quella connessa alla sua fama di mago dello sviluppo. Mai cosa più falsa, in quanto nelle stagioni dei due titoli mondiali targati Renault partiva fortissimo per poi essere superato sul piano tecnico dagli avversari (Mclaren prima, Ferrari poi). La medesima situazione si è poi ripetuta nel 2008 e nel 2009 con una Renault imbarazzante. Nell’unico anno in grigio, penso che il team di Woking abbia beneficiato più dei progetti made in Maranello, che dell’apporto del bicampione iberico.
Trovo assurdo il paragone tra Kimi Raikkonen e Mark Webb...

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Comments: 9 | Views: 65Last Post by: lorykimi (16/8/2010, 11:02)
 

B_NORM    
view post Posted on 2/8/2010, 16:42 by: Ice Lady87     +1   -1Reply

MICHAEL E SEBASTIAN, CARNE DA MACELLO



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Accendi la tv, leggi i giornali, i siti internet e le vittime del momento sono due tedeschi, Michael Schumacher e Sebastian Vettel. I due in comune hanno solo la nazionalità, perché la carta d’identità dimostra che il pilota della Red Bull potrebbe essere tranquillamente il figlio del primo. L’età anagrafica può essere la chiave per interpretare i problemi che li assillano.

Schumacher, 41 anni suonati e 7 titoli mondiali in tasca, ha deciso per un clamoroso ritorno. Un come back assai discusso, soprattutto nel nostro paese dove la riconoscenza è sempre sotto la suola delle scarpe. Tacciato come traditore della causa ferrarista, ora il tedesco impersona la scomoda parte del nemico. Ed ecco che si tenta di colpirlo in ogni modo, dandogli del bollito, dello scorretto e dell’arrogante. Quale miglior occasione di una battaglia ai limiti con l’ex scudiero Rubens Barrichello? I media del Bel Paese si scatenano, all’affannata corsa alla demolizione dell’ex idolo delle masse rosse. Pare abbiano scoperto l’acqua calda, perché Michael nella sua lunga carriera non è sempre stato un mostro di lealtà e correttezza, ma chissà come certe verità vengono a galla solamente ora. Detto ciò il tedesco è stato prontamente sanzionato dai commissari ungheresi e fra tre settimane a Spa partirà con dieci posizione di penalità sulla griglia. Resta il modo discutibile in cui in Italia si sta trattando l’argomento, forse un po’ di coerenza e imparzialità non sarebbero fuori luogo, perché Michael ha e avrà sempre le sue pecche (come ogni essere umano), ma ha un pedigree da campione che il tanto nuovo esaltato idolo della Ferrari probabilmente mai raggiungerà.
Vettel, 23 anni compiuti da poco più di un mese, viene invece etichettato come furbetto e arrogante. Una definizione quanto più lontana dalla realtà ci possa essere. Il vero problema di Sebastian sembra essere l’inesperienza e soprattutto la gestione delle pressioni in gara. A provarlo sono le numerose partenze dalla pole position mandate all’aria e anche la manovra di ieri è dettata più da momentaneo black-out, che dalla volontà di alterare il risultato del Gran Premio. Se ci si sforzasse di capire le difficoltà di una giovane promessa, anziché affossarlo con articoli dotati di una cattiveria gratuita, forse si aiuterebbe i tifosi ad avere un quadro più chiaro della situazione. Poi la reazione del tedeschino alla sanzione non è stata glaciale e non è chiaramente un esempio da seguire, ma rientra nella sua attuale incapacità di estraniarsi dalla tensione che segue...

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Comments: 4 | Views: 41Last Post by: Ice Lady87 (3/8/2010, 13:31)
 

B_NORM    
view post Posted on 27/7/2010, 17:36 by: Ice Lady87     +1   -1Reply

PICCOLI BARRICHELLI CRESCONO



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Fernando Alonso ha in pugno la Ferrari e questo lo sapevamo già da tempo. Prima ha causato l’addio dell’ultimo campione del mondo in rosso e ora nel baratro sta cadendoci anche Massa. E ripensando alla politica Ferrari degli ultimi anni tutto sembra paradossale quanto assurdo.
Nel triennio di convivenza Raikkonen - Massa a Maranello hanno sempre professato la parità di condizioni, fino al verdetto contrario della matematica entrambi gli alfieri avrebbero potuto giocarsi le loro chance. Ed effettivamente fu proprio così, soprattutto nel 2007 quando alla Rossa ancora lavorava Jean Todt, addirittura padre del manager del brasiliano. Felipe aiutò il compagno solo all’ultima gara a San Paolo, ma prima godette di un trattamento assolutamente paritario a quello del finlandese. Poi iniziò l’era Domenicali, un 2008 da protagonista per Massa e il titolo mondiale sfiorato a Interlagos. Quell’anno fu Raikkonen a offrire il suo ausilio, cedendo solo nel finale di stagione la posizione a Felipe nel Gran Premio di Cina. Mesi difficili per Kimi, il quale dopo uno sbalorditivo inizio di stagione cadde vittima di un’inspiegabile crisi di risultati. Solo successivamente si ebbe modo di scoprire l’incompatibilità di Raikkonen con gli sviluppi della F-2008 nella seconda parte dell’anno. Ai fini della nostra analisi poco cambia, un’apparente par condicio vigeva ancora nel box Ferrari. L’ultimo anno della coppia Raikkonen – Massa è di difficile interpretazione, dato che il brasiliano rimase lontano dalle piste per metà anno dopo il terribile incidente di Budapest.
Poi ci fu l’annuncio di Alonso in rosso, i soldi della sponsorizzazione del Banco di Santander, la celebrazione dell’arrivo del salvatore della patria. Nemmeno Schumacher fu tanto atteso, il re Mida della Formula Uno a Maranello per far rinascere la fenice dalle sue ceneri. Massa, tanto celebrato durante il sodalizio con Raikkonen, diventa improvvisamente una comparsa e la barrichellizzazione ha il suo inizio. Non è soltanto la stampa a far passare questo messaggio, ma anche la stessa scuderia, nelle cui dichiarazioni Felipe è sempre in secondo piano a differenza dei tre anni precedenti. Si eclissa all’ombra del matador onnipotente.
Alonso detta legge ed è chiaro sin dalle prime gare che non lascerà nulla al compagno: il sorpasso bruciante all’entrata dei box a Shanghai e il tamponamento al via a Silverstone lo testimoniano. Felipe poco si lamenta, ma chiede un chiarimento. La scuderia non commenta. Un silenzio che vale più di...

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Comments: 7 | Views: 57Last Post by: Ice Lady87 (29/7/2010, 16:31)
 

B_NORM    
view post Posted on 12/7/2010, 20:40 by: Ice Lady87     +1   -1Reply
PAUL è INARRIVABILE, MA ECCO I POSSIBILI SCENARI DEL 2010

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Mi astengo da ogni responsabilità da quanto sto per scrivere, perché fa caldo e il mio cervello è come un uovo al tegamino, oltre modo cotto. Ed è per questo che ho deciso di fare il polpo Paul della situazione e di provare a disegnare gli scenari di questa F1 dopo Silverstone. Deliri di una sera di mezza estate.
La Red Bull in piena ebollizione. Webber ha sì vinto ieri e dominato la gara, ma appare nervoso, convinto che il team gli remi contro. Tutto è iniziato da un’ala, chissà come finirà? Paradossalmente vedo le sue quotazioni in ribasso, da insoddisfatto immaginario.
Sebastian Vettel, grande pole sabato, partenza sciagurata domenica, ma iellato cronico con una foratura poco dopo il via. Ricalcare le orme di Raikkonen sembra il suo destino, la nuova gogna mediatica della stampa italiana è lì a dimostrarlo. La rimonta ricorda tanto quelle a cui era costretto Kimi nel 2005, allora però la colpa era dell’inaffidabilità della Mclaren, ora è un concorso di colpe tra Vettel stesso e la sorte. Quotazioni in ribasso anche per il Tedeschino, con l’ambizione però di potersi riscattare. In fondo quello in crisi di nervi è il compagno di box.
Ferrari sull’orlo del baratro. Alonso e Massa non so chi stia peggio al momento. Lo Spagnolo arrivato a Maranello come salvatore della patria è indifendibile, non ci possono essere spettri di complotti che tengano, troppi errori e troppo nervosismo. Fa buon viso a cattivo gioco, ma i dialoghi con Stella via radio testimoniano costantemente il suo disagio. Il suo borsino è ormai sottoterra.
Felipe who? La controfigura del pilota che rivaleggiava contro Raikkonen. Apatico, succube di una situazione al limite della sopportazione, autore di errori da principiante. Un alibi però desidero darglielo, nuovamente Alonso ha compromesso la sua gara speronandolo al via. Chissà quando la pentola a pressione scoppierà, perché attualmente il brasiliano sembra non dare segni di vita. Le sue quotazioni sono come la sua classifica mondiale: piangono desolatamente.
Lewis Hamilton e Jenson Button, i volti felici e rilassati di questa annata. Un week-end iniziato malissimo, lontano dai primi, persino dalla Ferrari. Il campione del Mondo in carica eliminato in Q2 sabato, Lewis quarto con un colpo di reni finale. Eppure a uscire sorridenti e positivi per il futuro sono nuovamente questi due, gli ultimi due vincitori assoluti in F1. La coppia apparentemente solida, con un sana rivalità e sempre più saldamente in testa alla classifica. Beh le loro quotazioni segnano nuovamente un’impennata. All’orizzonte come ostacolo solo un giovane tedesco, che però prima dovrà mettere a tacere la stampa e soprattutto un certo Canguro di Queanbeyan.
...

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Comments: 4 | Views: 34Last Post by: Ice Lady87 (13/7/2010, 20:34)
 

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