Kimi Räikkönen

.: Iceblood :.

« Older   Newer »
  Share  
.:Naki:.
view post Posted on 3/1/2010, 18:43     +1   -1




AVVERTENZA: Le nostre fanfiction sono spunti di pura fantasia, NON hanno alcuna attinenza a fatti reali!

cap 1 "fonzie & Co...best friends"

Ero pronta ad un'altra giornata , ad un altro viaggio...ero appena tornata da Londra il giorno prima, quella mattina invece la meta era Parigi, poche ore e sarei ritornata nel mio bel lettone caldo, nel mio favoloso attico in centro a Milano,scivolai dalla mia cara cuccia....e andai dritta i bagno, non avevo voglia di mettere già da casa l'uniforme,la trovavo orrida...aveva un non so che di macabro, era un tallieur gessato viola con un foulard nero a pois rossi, con il nome della compagnia per cui lavoravo stampato in bella mostra sul seno sinistro...
“no il viola non mi dona...ma che me ne frega, devo prendere un caffè al bar...c'è quel cameriere molto carino...non posso scendere così...la metterò in aeroporto...”
ripiegai con estrema cura la divisa e la riposi in una borsa, lavoravo per una compagnia di volo privata, tenevano molto all'aspetto delle Hostess tutto doveva essere perfetto, anche xkè la compagnia era frequentata da persone importanti...
“cacchio! Il foulard è da stirare!pignoli come sono quelli li...”
feci tutto di fretta, poi indossai i miei jeans Liu Jo preferiti, quelli strettissimi, che mettevano in risalto il mio sederino tondo, e la maglia che avevo comprato il giorno precedente in uno di quei mercatini adorabili di Londra...
“ah...se fossi hugh grant ti sposerei immediatamente! Sei una gran figa...”
no non ero una di quelle ragazze narcisiste, che pensano solo alla moda o all'aspetto fisico, ma ammetto che tenevo molto alla mia persona, anche il lavoro che facevo mi portava ad esserlo,e gli altri non facevano altro che complimentarsi...quindi, si ero una bella ragazza lo ammetto, ma erano poche le volte che lo sbattevo in faccia alle persone, insomma queste non dovevano offendermi,altrimenti diventavo una vera stronza.
“ok ci sono...ah le chiavi...testolina contorta!”
uscii di casa in fretta, giusto il tempo di prendere un caffè giù al bar, ammiccare un po' il cameriere, ed ero già in macchina verso malpensa, ero in perfetto orario, insomma l'aereo partiva alle 10 ed erano appena le 9...così mentre cantavo in auto una canzone del mio gruppo preferito (i Trading Yesterday precisamente cantavoMore Than This) arrivai in aeroporto alle 9.30...il periodo post natalizio era sempre incasinato...anche perchè era solo il 3 gennaio, quindi c'erano molti rientri...ma anche partenze, insomma malpensa era un caos sempre, ma in quel periodo era qualcosa di eccezionale...
“dove ti parcheggio o bella?...vediamo un po'...”
feci 3 volte il giro del parcheggio...poi decisi per il parcheggio di “Gino” insomma lasciarla al custode, appunto Gino, che avrebbe fatto le mie veci, insomma avrebbe spostato la macchina a seconda dell'esigenza
“hei..Gi..Gino mi senti?”
“hoi zucchero dimmi!”
Gino aveva all'incirca 30 anni, era un ragazzo grassoccio alto e con pochi capelli in testa,lo sguardo incuteva timore... ma aveva una gentilezza unica, lo conoscevo da 3 anni ormai, eh no “zucchero” era solo un nomignolo che mi diede la moglie, causa dei miei colori chiari, insomma non ce la intendevamo!
“il solito favore?”
tolsi i miei occhiali e misi in bella mostra i miei occhioni azzurri, dovevo apparire come il gatto con gli stivali in Shrek insomma stessa espressione...occhioni dolci da “ti pregooooooo!”
“ah...potresti arrivare prima troveresti posto!”
“ah...Gino a che ora dovevo arrivare questa mattina? Alle 6?”
“dai qui dai qui..solite scuse!”
“oh grazie! Sei un tesoro!”
consegnai dei pacchetti regalo per le sue bimbe,lo salutai e corsi in bagno, no nessun mal di pancia, dovevo cambiar la divisa...
“ah maledetto bottone...xkè non ho messo la divisa a casa? ah...quel cameriere nn ne vale la pena poi ha anche un occhio più aperto dell'altro...”
“Kiia! Dai esci...quante volte ti ho detto ke la divisa la metti a casa? Insomma ti è tanto difficile? Non ti chiedono mica di uscire vestita da pollo!”
“no Katy! Molto peggio! Sembro ke devo andare ad un funerale!”
Katy era la seconda Hostess, era un ex modella di Armani..,, era alta ,magra e con capelli lucidissimi di un castano-rosso, e gli occhi di un nero intenso...sembravano due cioccolatini...era davvero bella,anche se era spesso incavolata nera, c'era sempre qualcosa che non andava nonostante le cose fossero sempre perfette, insomma lei non amava questo lavoro doveva essere lei la passeggera importante, ah quasi dimenticavo...era una delle mie migliori amiche!
“Coraggio mia cara forse per il prossimo anno le cambieranno...le faranno blu!”
“blu elettrico?”
“no blu scuro!”
“e cosa cambia?”
uscimmo dal bagno come se stessimo uscendo in passerella...o almeno lei,io sembravo la sua brutta copia, per quanto potessi essere leggera nel passo, Katy sembrava volasse...
“ehi Kiia che ci fai qui?...”
“Ily forse è sempre con noi in aereo?”
“ma io non le ho preso la ciambella...”
“oh tesoro non preoccuparti ho già fatto colazione...”
“scusami...ma Andrea mi sta facendo impazzire...”
Ilaria, la persona più dolce che potreste incontrare nella vostra vita, era una ragazza minuta e piena di fantasia, aveva i capelli lunghi e di un color castano scuro quasi sembravano neri, gli occhi erano grandi e marroni, la pelle era di un candido pallore, era più bassa di noi...ma era piena dii grazia, ah ovvio anche lei faceva parte del gruppo delle migliori amiche!
“no dico ma è possibile litigare per un cornetto alla cioccolata? “
Andrea, un ragazzo stupendo, di quelli alti e mori occhi azzurri con capelli riccioluti, insomma il tipico ragazzo italiano, cioè...non un latin lover, visto che faceva parte della nostra cerchia di migliori amiche...era gay, ma è la persona + speciale che abbia mai conosciuto!e dire che non sembrava gay, tanto è vero che per le prime settimane di lavoro ci stavo provando, poi lui mi fermò di colpo, insomma era l'unico amico uomo che avevo...si sarà anche gay ma sempre uomo era, e ne andava orgoglioso, ed io di lui, aveva una forza tremenda!
Tutti ci eravamo conosciuti a lavoro,poi ognuno di noi compensava l'altro e...insomma eravamo un'allegra compagnia di amici! Ma di quelli veri insomma...si sono fortunata lo so!
“si Andrea si può...avrai iniziato a tartassarla con componenti chimiche del cioccolato e le calorie!...”
“ma è vero sai Kiia il cioccolato è..”
“no ti prego no fermati! So a memoria il tuo esame di ingegneria chimica! Del giappone ricordo solo quello!”
“si ma l'esame è andato bene!”
“si lo so lo so...30 olè! Bravo!!!!!!!!”
“Ok raga non vorrei essere pignola ma...l'aereo parte e noi restiamo qui, e saremo licenziati, tu Kiia non potrai visitare il tuo adorato mondo, tu Ily non conoscerai più gente famosa e...e tu..beh Andrea tu perderai ogni possibilità di fidanzarti con russel crow!”
seguimmo tutti Katy di corsa all'imbarco, e salimmo in aereo,era perfetto come al solito, le poltroncine in pelle erano belle lucide, la moquet del pavimento ben pulita, e le tazzine e bicchieri di cristallo nell'armadietto erano ben scintillanti, quel giorno il nostro passeggero era un importante componente della delegazione russa, un certo Pulikivenko...bah, l'unica cosa che sapevo è che era ricco, ovvio altrimenti non sarebbe mai salito su quell'aereo, insomma neanche gli sportivi dal calibro di Beckham ci saliva su quell'aereo, con grande delusione di Andrea, ma una volta ci salì un certo Mika Haikkinen...sapevo chi era solo grazie ad Ilaria e Katy grandi appassionate di F1..insomma quell'aereo era solo per i grandi...
“raga eccolo...ahm..salve capitano...eccolo è ciccione il russo...”
“primo pilota Ilaria...ahm alzati dalla poltroncina che deve sedersi il russo!”
“ehm si certo capitano...”
“si ...certo mia marinaia ...”
alzò gli occhi al cielo ed entrò in cabina, dietro di lui entrarono il secondo pilota e poi il russo...Andrea lo accolse con un grande sorriso, come tutte noi del resto,Katy gli mostrò il suo posto, Ily gli fece alcune domande su i suoi gusti riguardanti un aperitivo, ed io gli mostrai le consuete informazioni di sicurezza, poi tutti ci sedemmo nel retro e allacciammo le cinture...il decollo anche dopo ben 25 anni mi faceva sempre un certo effetto, ero sempre stata in aereo ma...beh il vuoto che si prova nello stomaco non si toglieva mai,il viaggio fu molto tranquillo, erano poche ore insomma...non ci voleva molto ad arrivare a Parigi, e il nostro ospite non era particolarmente esigente, insomma tranne vodka alle 10 di mattino , non chiedeva altro, una volta a Parigi dovemmo aspettare almeno 1 oretta...io ed Andrea decidemmo di fare una passeggiata tra le vie di paris...era innevata,molto bella, anche se Andrea fissava i parigini come se stesse ammirando la tour eiffel, insomma era estasiato...
“ma i parigini sono proprio belli...non trovi?”
“si...sono belli davvero...hoi hoi guarda quello biondo!”
“dov dov dov...e...cavolarola! È perfetto!”
“si con quello ci proverei...”
“no non fa per te! Ci vuole uno castano x te! Tu sei bionda...cioè sai che figli?”
“e chi ha detto che voglio farci dei figli?”
“beh anche le foto però sarebbero monocromo...”
“e chi ha detto di voler fare delle foto?”
mi guardò con il suo sguardo malizioso e scoppiò in una delle sue risate fragorose, attirando l'attenzione di mezza parigi...

tornando all'aeroporto ritrovammo Katy ed Ily abbracciate sotto il cappotto di Andrea, che faceva le veci di una coperta...io e Andrea andammo al bar a prendere un caffè, per ingannare l'attesa...imparai a memoria la composizione chimica del caffè...lui imparò a memoria il design della tazzina da caffè.
Il viaggio di ritorno fu una pacchia, insomma non c'era nessuno in aereo, eravamo comodamente seduti tutti e 4 sulle poltroncine di pelle, al caldo e chiacchierando...
esordii io per prima...
“Raga questa sera che si fa?”
“allora...ora torniamo alle 3..una bella dormita...”
“...un po' di sano shopping...vero Katy?”
“giusto Andrea! Vieni con me?”
“con molto piacere! Alle 5 però devo andare al centro span alle 4..”
appena sentii pronunciare il centro non ci vidi più...erano mesi che volevo fare un massaggio!
“oh Andrea posso venire con te?ti prego...sono tt tesa...un bel massaggio è quello che ci vuole!”
“si dovrebbe prenotare...”
poi intervenne Ily...
“ma Andrea ha una certa conoscenza che farebbe di tutto per lui giusto?”
“ah si? Conquiste? E non lo dici!”
“ma cosa? Un vecchio amico..”
“ok non m'interessa chi sia basta che mi fa questo massaggio!”
“ok tesoro...allora vieni con me dopo il lavoro...”
“perfetto...e alle 5 raggiungiamo katy in piazza per lo shopping...sono iniziati anche i saldi...”
“si...ed io? Che parte faccio nel piano?”
le rispose Katy con sguardo accigliato...
“tu abiti con me..Iaria!...”
“si ma non facciamo le stesse cose..”
“Ily avevamo deciso di andare da Lourent...”
“ah si giusto dimenticavo...poi shopping!”
“andate a farvi il manicure e non mi avete invitata?”
“ah..Kiia! Scegli manicure o massaggio?”
“no no vado con Andrea...mi sento offesa Katy...”
“ok la pazza Kiia viene con me e questa sera?”
“allora tutti a casa di Kiia...deve darmi una rivincita alla play!”
“ottimo Katy!tutti da me!”
la serata era organizzata in modo perfetto...stavo giusto immaginando il relax alla spa con Andrea,lo shopping tra le vie di milano con le mie amiche, e la serata a casa con Andrea che cucinava manicaretti strani, la rivincita con Katy alla play,e Ilaria da dj...quando il secondo pilota annuncia i nominati per un extra...
“ragazzi c'è bisogno di un extra...ci servono solo 2 persone..decidete voi chi viene?”
risposi tranquilla...
“ok..quando domani?dove?”
“in realtà è subito dopo...il tempo ti atterrare a malpensa che si riparte..”
“per dove?” domandò Andrea..
“dobbiamo andare in Finlandia...”
“o mamma qui restiamo fuori tutta la notte...!”
“si...ci vorrà tempo..raga fatemi sapere..”
entrò in cabina ...ci guardammo tutti in faccia, nessuno voleva fare quel turno extra, anche perchè ormai la serata era organizzata...poi Andrea prese parola
“allora io mi propongo...insomma è pur sempre un turno di notte...e poi non sono stanchissimo, posso rimandare x domani in spa quindi nessun problema...”
“bene...ci manca la 2° a!”
Ily aveva l'aria distrutta e Katy non era da meno...mi proposi, io a malincuore...
“ok raga godetevi Laurent e Milano in shopping...vado io con Andrea...”

Edited by Ice Lady87 - 8/2/2010, 13:01
 
Top
KATY Kimi
view post Posted on 3/1/2010, 19:48     +1   -1




promette benissimo non solo bene!!!!!!!!!!complimentoni sempre alla mia scrittrice preferita!!!!!!!!!!!!!!! :D attendo il seguito ;)
 
Top
Ice Lady87
view post Posted on 3/1/2010, 20:35     +1   -1




Anna davvero mlt mlt originale qst primo chappy XD XD I Trading Yesterday? mmm... strano da parte tua ;) cmq c sn la Ily e Katy :D :D
 
Top
.:Naki:.
view post Posted on 3/1/2010, 20:55     +1   -1




grazie mille raga! ;) sn contenta ke piaccia già dal primo chappy! :P
 
Top
Ice Lady87
view post Posted on 3/1/2010, 22:40     +1   -1




ma il merito è sl tuo.
 
Top
KimIla
view post Posted on 4/1/2010, 16:17     +1   -1




Fantastica Anna come sempreee!!!!! mi piace questa nuova storiaaa..sn curiosaa
 
Top
.:Naki:.
view post Posted on 4/1/2010, 19:03     +1   -1




Grazie Ily!!!!!!!!!!!!!! :D:D:D:D
 
Top
.:Naki:.
view post Posted on 5/1/2010, 16:19     +1   -1




cap 2 " rompiballe"

Mi stringeva il cuore vedere Ilaria e Katerina salutare dall'altra parte dell'aeroporto , tutte intente a tornare a casa...
“ah...speriamo di fare presto...”
“dunque sono le 15...beh si spero di tornare prima della mezzanotte..”
“ma che palle!”
“ah Kiia! Fai come me...immagina qlk zero in + sul conto a fine mese...”
“Andrea sei venale!”
“si lo so...ma sono i soldi piccolina che contano, e tu ne sai qualcosa!”
si girò verso di me e mi sorrise...
“so di appartenere ad una famiglia importante...non c'è bisogno che tu me lo ricorda ogni 5 minuti!”
“ah...”
sbuffò e si sedette di fronte a me, era incredibilmente bello..
“ah Andrea...lo so che non sono il tuo...genere ma potresti fidanzarti con me?almeno per presentare almeno x una volta un bel ragazzo ai miei...”
non si mosse di un centimetro, il capo all'indietro e le braccia conserte...
“i tuoi mi conoscono...e sanno...trovati qualcun altro...sarebbe ora!”
“pensa a te! Sto benissimo così!”
si alzò e mi guardò dritta negli occhi...
“non stai benissimo così!eh anche se non approvo, perchè non è stupendo diciamo la verità...comunque dovresti chiamarlo...ehm..no non stai benissimo, tesoro lasciati dire ke i capelli sono un disastro!”
“ah...vado a sistemarli, torno subito!”
lasciai Andrea seduto sulla panchina...cioè disteso, stava cercando di dormire in effetti, e corsi in bagno, mi diedi una rinfrescata e un velo di trucco, e riordinai i capelli che erano in una condizione penosa, insomma avevo frecce di ciuffi che spuntavano ovunque...
“dannata forcina difettosa...”
dopo una 30 di minuti riuscii a dare a me stessa un aspetto dignitoso,ormai era tempo di decollo, Andrea mi aspettava all'imbarco, gli stropicciai il naso e salimmo a bordo,tutto era come lo avevamo lasciato, nessun passeggero per il viaggio di andata, ci toccavano 4 ore di pacchia sulle poltroncine in pelle, a vedere il diavolo veste prada (il nostro film preferito), ascoltare musica, o semplicemente dormire in santa pace, questo era il bello dell'Air international,la nostra compagnia,era un volo di linea, ma una linea alternativa, raramente capitavano passeggeri sia all'andata che al ritorno, era una specie di jet pubblico per i ricchi, insomma una linea speciale, adoravo il mio lavoro, non era per nnt faticoso, e se qualche volta gli altri si lamentavano per il lato fastidioso della compagnia, insomma potevi essere chiamato in qualsiasi momento, non potevi mai programmare nulla, io ne vedevo il lato positivo, mi piaceva viaggiare, e mi piaceva stare a contatto con persone di un certo livello.
Così dopo 4 ore di viaggio atterrammo all'aeroporto di Helsinki,perfettamente organizzato in ogni particolare,lo si nota subito dall'immensa sala di attesa composta da adorabili poltroncine, molto semplici ma comode al tempo stesso, dopo un breve caffè, che devo dire avevo bevuto di meglio in altri aeroporti , risalimmo in aereo..
“allora chi dobbiamo trasportare?”
“kiia sembri un narcotrafficante! Sono persone sai!”
“si si certo chi sono?”
“dovrebbero essere in 4..”
“questo lo so ...”
“allora sono un pilota di rally e i suoi manager più il suo allenatore credo..”
“come si chiama?”
intanto sgranocchiavo salatini per attutire il sapore amaro del caffè...
“Kimi Raikkonen...”
lo disse scandendo bene ogni singola lettera...lo guardai inerme...per me non era nessuno, cioè poteva dirmi anche un altro nome per me era lo stesso, risposi con un
“ah...”
e mi girai verso l'armadietto per posare i salatini quando Andrea mi fa
“non sai chi sia..”
“lo sai che non m'interessano i rally...cioè conosco qualcuno...cioè il + importante..”
“Kiia! È un campione di f1 e tu non lo conosci...”
occhi al celo e via verso il portellone d'imbarco, insomma non ero Andrea, lui conosceva i nomi di tutti gli uomini del pianeta, così sfoderai il mio bel sorriso di plastica, quello che insegnano al corso, quello che devi sfoderare anche quando stai morendo, si perchè il passeggero non deve essere disturbato dal tuo stato d'animo, specialmente non dovevano esserlo quelli dell'Air international...
“Buonasera signori, benvenuti a bordo dell'Air international...accomodatevi”
dovetti ripeterlo 2 volte, si perchè il più giovane, di sicuro il pilota era in ritardo, i Robertson , i manager erano due, uno vecchio, l'altro più giovane e di bell'aspetto, nonostante i suoi 40 anni,si avevo un occhio clinico nel decifrare gli anni delle persone,indovinavo sempre, l'altro uomo capii solo che si chiamava Mark,era pelato e brutto, il ragazzo...cioè il pilota, non lo vidi benissimo, era tutto incappucciato, e portava gli occhiali da sole, riuscii a vedere i capelli, biondi, solo dopo la partenza capii com'era fatto...alto, sul metro e 80, biondo, occhi...occhi azzurri credo,beh il classico ragazzo nordico, non m'impressionò per nulla, anche perchè nelle seguenti 4 ore ruppe di continuo...
“...senta c'è una porta usb dovrei ascoltare l'i.pod...”
“ certo signore...è proprio qui affianco..”
gli indicai la porta e ritornai dietro nel lato cucina, trovai Andrea tutto intento nell'aggiustarsi i capelli...
“lo hai visto ora?”
“si...tipico finlandese...”
“nah...non capisci nulla, è bellissimo!”
“mah...lo vedo normale, non ha nulla di ...di bello”
“non capisci...ah se fossi in te ci proverei!anzi ora ci provo io non si sa mai...”
“che provi? E se è fidanzato? Insomma quelli li come lui avranno almeno 300 mila ragazze pronte ad essere la fidanzata di turno...”
“allora io sono rimasto che era divorziato...ora non saprei...”
“mi passi il sale per favore? “
“tieni...oh cavolarola sta chiamando! Vado io !”
ritornò tutto emozionato, Kimi gli aveva sfiorato la mano per prendere il fazzolettino dalle sue mani...
“ma hai capito? O mamma sto male...”
“non sentirti male altrimenti da sola a quei 4 nn li sopporto..”
“Kimi Raikkonen...cavolarola...”
lo guardai con aria perplessa, stava davvero male...
“io ti vedo peggio di quando viaggiammo con Clooney...”
intanto qualcuno chiamava...era lui, alzava la voce solo per farsi identificare, poi quando doveva chiedere sussurrava ...mi faceva incavolare parecchio...
“si? Dica signore..”
“potresti chiamarmi Kimi o darmi del tu? Mi fai sentire vecchio..”
“ah mi dispiace signore ma non mi è concesso...”
“certo...ehm...la cena' ho una certa fame...”
“arriva subito signore”
“eh...il vino per favore fresco, ma senza ghiaccio..”
“si non si preoccupi sarà fatto!”
“un'altra cosa..la prego potrebbe aumentare la temperatura dell'ambiente? “
“signore ma siamo già a 20 gradi...”
“almeno a 25?”
“signore ma sono 5 gradi...”
“non dovrebbe accontentare i clienti?”
“si signore mi scusi...sarà fatto!”
raggiunsi Andrea, avevo l'aria imbronciata, lui era preoccupato della mia espressione...
“cos'è successo?”
“nulla...è che è...è così...”
“bello?”
“rompiballe...”
“ah Kiia...se proprio non vuoi vederlo vado io...è così sexy..me lo..”
“alt prima che tu dica qlks di estremamente disgustoso vado di la a servire la cena...e mi raccomando quella faccia da ebete...falla sparire!”
“ma Kiia...”
“shhhhhhh e serviamo la cena!!!”
servimmo la cena come da protocollo, tutto filava liscio, fortunatamente la cena era di suo gradimento, stavo impazzendo,ero terrorizzata dalla sua voce...e stavo morendo soffocata con 25 gradi...ma il signore sentiva freddo...
“ma che diamine? È un finlandese si o no?”
“certo ke lo è...”
“allora dovrebbe sopportare il freddo...se sapevo mettevo il costume!”
“Kiia sei stanca stai delirando...”
mi voltai verso Andrea...lo guardai in cagnesco...
“stai sudando anche tu! Quindi nn dirmi che sono stanca!”
si alzò in fretta e andò dai manager del pilota, avevano chiesto una vodka alla pesca, ovvio che l'ordinazione del biondino la presi io...
“senta non voglio nulla...vorrei sono una coperta e un cuscino grazie...”
lo guardai con occhi meravigliati...eravamo a 25 gradi e lui voleva una coperta?
“subito..”
gli portai coperta e cuscino e lo pregai di allacciare le cinture, stavamo attraversando un blocco di aria, quindi c'erano perturbazioni...doveva allacciarsi le cinture...
“ma no sono inutili...”
“mi dispiace ma è la prassi deve allacciarle...”
“non può accadere nulla di grave...”
mi stavo innervosendo, anche perchè non è facile restare in piedi nel bel mezzo di una perturbazione...
“signore..”
non terminai la frase che stava per cadere dalla poltroncina...ah che soddisfazione...
“come le ho detto signore è pericoloso non si sa mai...la prego di allacciare le cinture...”
contenta e soddisfatta ritornai al mio posto...questa volta il sorriso non era di plastica ma era reale.

Atterrammo al 1 e 23 minuti...non mi reggevo in piedi, ma nonostante ciò ero felice di salutare Kimi Raikkonen, non lo avrei più rivisto...almeno speravo...
“ha rotto fino alla fine...l'emicrania finale poi è stata stupenda...”
“Kiia ...”
“che c'è?”
“credo di essermi innamorato di Kimi...”
lo guardai dritto negli occhi e gli dissi...
“tu sei semplicemente deficiente!”
“ma xkè?”
“non mi sembra Gay....”
“non ti ha guardato il sedere!”
“cosa?”
“tutti te lo guardano...anche per un secondo lui no...quindi è gay.:”
“xkè è un bravo ragazzo non vuol dire che sia Gay!”
“sarà...ma sarebbe bello x me!”
“ma non bello x altri...”
“ti piace?”
“ti rendi conto che è una cosa impossibile?ok vediamo di tornare a casa...ho sonno!”
“si...sono stanca e ho fame...ah quante volte l'ho sentito dire!?!”
“appunto ora tu vieni a casa mia e cucini qlks...”
tornammo entrambi a casa...l'emicrania ora stava venendo a me, a causa di Andrea che non faceva altro che parlare di Kimi Raikkonen, in un paio di ore seppi vita morte e miracoli.
 
Top
nubi75
view post Posted on 5/1/2010, 16:54     +1   -1




Povero freddoloso!!!!!
Complimenti. Bellissima storia.
Aspetto con ansia il seguito!
 
Top
.:Naki:.
view post Posted on 5/1/2010, 17:01     +1   -1




sisihahha 25°...e sentiva freddo:P
grazie Nubi!!!!!!!!!!! :D:D:D:D
 
Top
KATY Kimi
view post Posted on 5/1/2010, 19:11     +1   -1




Annaaaaaaaaaaaaaaaaaa procede benissimooooooooooo ke bellaaaaaaaaaaa è divertentixima complimenti come sempre per i dialoghi!!!!!!!!!! <3
 
Top
.:Naki:.
view post Posted on 5/1/2010, 19:24     +1   -1




hahaha sono contenta ke sia divertente! quello è il 1° dei miei obiettivi! :D
grazie mille katy!!!!!! ;D
 
Top
Ice Lady87
view post Posted on 6/1/2010, 00:19     +1   -1




Anna stupendo capitolooooo :D cavolo ma Andrea è un grande, m fa morire XD ma siccome parlavi del Diavolo veste Prada (uno dei film prefe in assoluto) Andrea parla come Nigel? XD XD Kimi è un mito 25°C e si mette pure la coxta XD
 
Top
.:Naki:.
view post Posted on 6/1/2010, 11:29     +1   -1




hahaha Andrea è il mio personaggio preferito dopo kimi ovvio! è gay ma non sembra...insomma bisogna conoscerlo...si concordo Andrea è un grande! :D grz Fede! :D
____________________________________________________________________________________
cap3 " i conti di pin e puk..."

Mi svegliai nel mio mega lettone, con il mio mega pigiama, il mio mega cuscino e...eh Andrea che russava dall'altra parte, di solito mi dava fastidio, ma quella sera ero così stanca che avrei dormito anche accanto ad una locomotrice...
“no...non...ah va va bene..ok..”
“incredibile...sta delirando nel sonno..”
Andrea dormiva spesso a casa mia, tanto spesso che una volta gli proposi di venire a vivere con me, poi disse che lui teneva alla sua privacy, e quindi declinò l'invito...ma in tanto tempo non lo avevo mai sentito parlare nel sonno, sbadigliai e gli diedi un colpetto sulla testa...
“svegliati! Sono le 10 passate!”
andai in bagno e mi diedi una rinfrescata, poi scesi giù in cucina, per cercare qualcosa da mangiare, ma trovai solo degli involtini primavera, superstiti della notte precedente, si perchè il cinese giù casa non chiudeva prima delle 3 di notte e non apriva dopo le 7 del mattino, sono sempre stata affascinata da quel mistero...4 ore di sonno?mah..., misi l'involtino in forno x riscaldarlo, mangiavo di tutto a qualsiasi ora...ero un pozzo senza fondo...
stremata mi gettai sul divano..aspettavo che si riscaldasse l'involtino, quando Andrea saluta e borbotta qualcosa aprendo il frigo...
“ah non c'è nul..nulla...ma Kiia!”
“cosa c'è?”
“non dirmi che vuoi mangiarti quel coso?”
“è cibo! Cosa c'è di male?”
“è cibo? Forse ieri notte ..ma sempre in forse..li aveva fatti alle 9 e noi a quell'ora eravamo ancora in finlandia...cioè fa skifo!”
“senti ho fame e non c'è nulla qui!”
“non prendertela con me! Sei tu che non fai mai la spesa..cavoli ora sembra che la colpa sia mia..”
non gli risposi...appena sveglio era intrattabile...salì di sopra si preparò
“vado a comprare dei cornetti...non mangiare quel maledetto involtino..”
e uscì...nello stesso momento suonò il grill...l'involtino era caldo...troppa fame, lo mangiai..
“non sei tanto brutto involtino...anzi...”
mentre discutevo con il mio cibo una strana musichetta, che sembrava provenire dall'oltretomba...,poi la canzone ...Lost – coldplay il mio cellulare...
“borsa borsa borsa borsa...dov'è?”
la ritrovai sotto una montagna di panni, non capivo se erano divise o abbigliamento borghese...erano solo una marea...non notai neanche il nome sul cell...lo presi e risposi...
“si?”
“dov'era questa volta?”
la voce mi era familiare, dolce e ferma allo stesso tempo, l'avrei riconosciuta anche nel bel mezzo di una battaglia, la conoscevo da ben 23 anni...mia sorella minore Fede..
“sotto un masso di abiti...”
“ah...pigra...”
lo disse sottovoce..
“ti ho sentita!”
“..ok...senti questa sera ceni con noi a casa?”
“noi chi?”
“Kiia ti prego...lo sai noi chi...”
“si..i vecchi...”
“dai Kiia...non lasciarmi da sola anche questa sera!”
adoravo la mia famiglia ma quando potevo evitavo di andare a casa...erano così formali, mi sacrificavo solo il primo venerdì del mese, quando non ero di turno, per non lasciare Fede da sola contro i conti...( così chiamati da entrambe da quando avevamo 12 anni io e lei 10..
“no no non lo farò...e comunque l'altra volta lavoravo...quindi nn ti ho lasciata sola...”
“certo...hoi alle 7 al castello!”
“prepara le bare e affila i denti...”
“certo i conti saranno affamati...”
“ciao pin”
“ciao puk”
si ci chiamavamo come i codici per sbloccare il cellulare, pazzia di qualche anno prima quando andammo a vedere il “cosmo sul comò “ di aldo giovanni e giacomo, il trio preferito, da allora erano diventati i nostri nomignoli...
ero seduta al centro del letto con il telefono in mano, e lo sguardo nel vuoto...dopo un poò arrivò Andrea con un pacchetto provocante...
“cos'è successo Kiia?”
“i conti...”
“ah...beh allora prendi un cornetto alla nutella...ti servirà...”
accettai l'offerta e aprii l'armadio...
“e ora cosa metto?”
i miei erano così eleganti...quella sera non potevo certo presentarmi con jeans e maglietta, guai a rimettere i talleurs delle volte precedenti, mia madre mi avrebbe divorata...
“metti quello bianco..è molto elegante...”
“l'ho messo il mese scorso...”
“lo ricorda?”
“mia madre una volta mi fece una scenata per un vestitino di armani che misi una sola volta, per una comparsa, l'anno precedente ad una festa di una lontana cugina...”
“cavoli...”
“eh già...ma non voglio comprare altri vestiti eleganti! Non li indosso mai..e ne ho parecchi...”
“solo che non puoi usarli...è un peccato...shopping?”
“no...non voglio comprare vestiti eleganti, mi annoia...”
ci guardammo negli occhi cercando una soluzione al mio problema, e mentre addentava l'ultimo pezzettino di cornetto alla cioccolata bianca, Andrea fa
“eureka!”
“cioè?”
“Katy! Perchè non ci ho pensato prima!?”
“giusto! Mi vesto subito...andiamo da Katy!”
dopo un oretta eravamo già in piedi fuori casa delle nostre amike a bussare il campanello...
“chi è?”
“siamo noi...!”
“noi chi?”
“Ilaria...” in coro...
“ciao ragazzi cosa ci fate qui?”
“problemi di stile...”
“si..è come dice Andrea...problemi di st..ma io ce l'ho lo stile è che mi manca un vestito nuovo!”
salutai Katy che aveva appena ascoltato la conversazione dal divano in cucina e mi indicò l'armadio....
“è quello in fondo a destra quello elegante...”
“oh...grazie Katy!”
entrare in quella stanza sembrava entrare in una boutique di alta moda parigina, milanese, newyorkese …c'era tutto, scelsi un abbigliamento semplice, un completo marrone, pantalone a palazzo, camicia stile 700' color panna, e giacchina abbinata, molto elegante...salutai tutte, ringrazia i katy, e feci una breve sosta da Laurent, e anche dal parrucchiere...ero un disastro,insomma trascorsi tutta la giornata fuori casa, ogni volta che andavo a casa dei miei cadevo nel panico + assoluto, non mi sentivo mai all'altezza della serata...forse non mi sentivo mai all'altezza della famiglia in generale, quando ero con loro cambiavo, diventavo la perfetta figliola dei Grimaldi, una delle famiglie più facoltose di Milano...
alle 19...ero già sotto casa...i miei ci tenevano alla puntualità, non potevo fare ritardo, allo stesso tempo arrivò la mia sorellina Fede, bella come al solito,nn era particolarmente alta,aveva i capelli neri e la carnagione scura, era formosa come mamma, non xkè è mia sorella..ma era una vera bella ragazza, ancora restavo shockata dalla differenza tra me e lei...insomma lei era scura e io chiara, insomma se non fosse stato per i suoi occhi azzurri, avrei giurato che mi avessero adottata, eravamo l'opposto, e non assomigliavamo in nulla all'altra...i nostri cugini ci chiamavano le veline, appellativo odiato non solo dai miei...ma anche da noi stesse, insomma un offesa...
“ciao puk!”
“ciao Pin! Quanto siamo belle in questo vestitino blu...”
“grazie...gentilissima, anche tu sei bella con questo completo...d e g?”
“che occhio!allora...suoniamo il campanello?”
“vai..”
mi sorrise, e d'un tratto tutto diventò più leggero, quando ero con mia sorella tutto era più semplice, il terrore diminuiva, mi sentivo fiera e orgogliosa di me stessa...si adoravo mia sorella, era l'unica che mi facesse sentire bene!
Entrammo in casa...tutto in perfetto ordine, come al solito,tutto uguale a un mese prima...tranne che un mese prima non c'era l'albero di ben 3 metri nell'angolo affianco al camino nel salone...
“buonasera”
lo dicemmo insieme...poi ci accomodammo sui divanetti io affianco a mio padre e Fede affianco di mia madre...tutto scorreva liscio...insomma nessun rimprovero per non essermi fatta vedere per almeno 1 mese,Fede che giocherellava e scherzava con i miei, come faceva sempre, mio padre domandò dei miei studi al politecnico, dei miei amici...fu a tavola che i mia madre espresse il suo consueto odio per il mio lavoro...
“beh dovresti essere tu la passeggera...non l'hostess”
non le risposi...a differenza di mio padre che intervenne subito..
“io invece sono orgoglioso che mia figlia lavori e sia indipendente, e poi non è un hostess di linea...è una linea speciale, ci vogliono referenze particolari per far parte dell'equipaggio...”
“si mà ha ragione pà, insomma poi sono assistenti di volo...non hostess”
Fede mi difendeva sempre, lei era molto più sciolta con i miei specialmente con mia madre...
“si...anche io sono contenta ma...cioè...vorrei facesse un altro lavoro...”
“mamma ma lo farò...è per mantenermi gli studi...”
“potremmo farlo noi...”
“mamma...”
la rimproverò Fede...
“allora cambiamo discorso...dai sorellona chi hai portato di importante l'altro giorno?”
“un certo pilota...”
“come si chiamava tesoro? Pilota di f1 rally?”
“ehm...pà..è un pilota di rally ora...si chama..Rakkon..Rakkai..”
non mi accorsi che mentre io parlavo cadde il silenzio intorno a me...mio padre poi con viso pallido come non mai, mi aiutò..
“Raikkonen?...cioè Kimi Raikkonen? “
gli risposi con un bel si con un mega sorriso...
“quello della f1?”
“si credo sia lui..Andrea mi ha detto che è stato campione del mondo...”
i miei stavano quasi per svenire a quella notizia..insomma non li facevo così tifosi di f1 o rally, insomma pà rompeva di solito con gli sport ma con golf o box ..mai con motori, forse una passione coltivata da quando non vivevo più con loro...
mia sorella invece che mi era di fronte era diventata tutta rossa...
“sono...beh contenta che lo conosciate..”
i miei non risposero...continuavano nello scambiarsi sguardi strani e...preoccupati?
“cavolo Kiia! Sei fortunata! Io l'ho intervistato...è ...è proprio una brava persona...”
Fede era un'inviata sportiva di un tg importante svizzero,mi raccontava di tutti gli sportivi che intervistava...una volta era emozionata ricordo perchè aveva intervistato un campione del mondo di f1, ke lei amava..insomma non il pilota, era il suo preferito, le piaceva la f1...ma non ricordavo un certo Raikkonen...
“si solo..beh un po'...esigente..”
“ah si? A me è sembrato così carino...davvero un bel tipo, gli altri non sono così...”
“si...cioè non è una cattiva persona...”
“ragazze è un pilota, dongiovanni nient'altro...sono persone da evitare..”
mio padre sottolineò una parte specifica della frase...E-V-I-T-A-R-E
non gli diedi tanta importanza, la cena continuò in un silenzio assoluto,si sentivano solo il rumore delle posate.
 
Top
KATY Kimi
view post Posted on 6/1/2010, 11:42     +1   -1




altro bellissimo capitolo Anna!!!!!! qst storia mia appassiona sempre di più ;)
 
Top
171 replies since 3/1/2010, 18:43   1462 views
  Share