Kimi Räikkönen

_:Nome in Codice Kristine:_

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KATY Kimi
view post Posted on 2/2/2010, 00:00     +1   -1




Tre delle scrittrici di fanfiction del Kimi Raikkonen Forum propongono una fanfic a tre mani ...comincia Katy e a turno Anna e Fede scriveranno un capitolo a testa !!!!!!!!
AVVERTENZA: Le nostre fanfiction sono spunti di pura fantasia, NON hanno alcuna attinenza a fatti reali!


capitolo 1 by Katy

" Julie "



…pensavo spesso a cosa avrei voluto fare fin da piccola…forse la ballerina…la fotografa… fare la modella per qualche famosa rivista di moda o anche essere una semplice venditrice di zucchero filato … in quel modo la mia vita sarebbe stata più tranquilla,o almeno mi sarebbe sembrata abbastanza normale…le persone che avrei conosciuto sarebbero state quelle che durano per sempre ,quelle che sono sempre presenti per te quando ne hai bisogno …ma quello che accadde è che non avevo potuto decidere della mia vita,almeno non da un certo punto in poi…ero nata in una piccola cittadina del New Jersey nella contea di Hudson….proprio vicino il fiume da cui prende il nome… mi dissero che ero stata lì con i miei genitori solo fino a 3 anni…non avevo molti ricordi ,ero troppo piccola quando il mio destino fu subito segnato dalla morte dei miei,mio padre era morto dopo una lunga malattia ,mia madre morì pochi mesi dopo per un infarto causato dal dolore per la morte del marito . Fui continuamente affidata a varie famiglie …nessuno mi aveva amata veramente, non erano veri affetti quelli che mi circondavano…avevo sofferto molto soprattutto nel periodo della scuola ….odiavo studiare e passare il tempo con quei ragazzi così fortunati che avevano le loro vere famiglie e un giorno avrebbero potuto realizzare i loro sogni…più crescevo e più ero bella…ma non ero ancora consapevole della mia bellezza e che un giorno questa stessa mi sarebbe servita e mi avrebbe aiutata a restare viva…non avevo mai avuto amicizie vere le ragazze erano invidiose e mi scacciavano come la peste né mi avevano mai invitata a qualche ballo o festa di istituto e i ragazzi… beh quelli ne avevo avuti parecchi ma erano tutte cotte senza un futuro stabile….. a 19 anni con molta fatica presi il mio diploma e decisi subito di trovare lavoro….un lavoretto qualunque non avevo grandi ambizioni in quel periodo mi bastava solo guadagnare qualche soldo per essere indipendente dalle famiglie che mi davano un letto per dormire…quella mattina,la mattina in cui cambiò completamente la mia vita …. cercai lavoro ovunque e terminai la ricerca proprio al supermercato,dovevo fare la spesa che la signora Cook mi aveva affidato ,dovevo pur fare qualcosa in quel posto soprattutto la gente non si prendeva cura dei ragazzi orfani senza ricevere molti favori in cambio mentre i propri figli erano lì a bivaccare da qualche parte …. Avrei chiesto per un posto come commessa ,quel giorno era l’ultima opzione rimasta…speravo di avere successo….entrai nel supermercato e presi tutto il necessario…ero davanti alla cassiera e chiesi se avevano bisogno di una ragazza in più lì dentro,mi andava bene tutto …. anche se si trattava si scaricare la roba dai furgoni e riporla sugli scaffali…anche lavare i pavimenti e i bagni qualsiasi cosa anche per pochi dollari al giorno…la donna rispose che non avevano bisogno di nessuno e di certo non avevano bisogno di una ragazza come me che sembravo più adatta ad un provino per Hollywood come mi definì lei tutta vestitini e smalto per unghie….a parte che io non mi vedevo bella come mi vedevano gli altri quelle affermazioni erano completamente fuori luogo e dette con il tono sbagliato…. non ero vestita affatto come mi descriveva, erano solo jeans e una camicetta della figlia della signora Cook….. del resto avevo una buona scusa per risponderle a tono,io non avevo ricevuto molta educazione né dai miei né da chi mi aveva cresciuta , ero una tipa molto impulsiva ed irascibile e ne avrei dette volentieri quattro a quella ma non feci in tempo a rispondere a tono alla donna dietro la cassa quando un uomo con una maschera da clown sul volto entrò nel supermercato con una pistola puntata contro la donna dietro il bancone e anche verso me che ero lì vicino… non mi ero resa conto di quante altre persone erano lì dentro probabilmente dovevano essere pochissime non avevo sentito urla eccessive o panico improvviso …l’uomo gridava di star fermi tutti e di tirare subito fuori i soldi….il donnone che mi aveva risposto sgarbatamente fece ciò che l’uomo aveva appena urlato e stava per consegnarli tutti i soldi in una busta ….l’uomo con la maschera si avvicinò per prenderla e fuggir via… poi la mia strana calma lo infastidì e cominciò a dire “ Ma guarda cosa abbiamo qui una bella signorinetta che non ha paura …” voltai lo sguardo verso di lui e già mi aveva afferrata col il braccio e cercava di stringermi proprio con quello da cui impugnava anche la pistola …nell’altra mano aveva la busta con il denaro ….avevo sopportato quell’individuo e lo avevo osservato abbastanza…potevo agire….in istituto l’ora di palestra non la saltavo mai ero abbastanza agile per prendere in mano la situazione… così pestai il piede al “clown” e poi una gomitata forte dritta dritta nel suo stomaco ….gli mancò l’aria così fu facile strappargli la busta col denaro e rilanciarla verso la commessa….fui un fulmine e ancor prima che l’uomo potesse riprender respiro e impugnare la pistola,io la presi e la puntai contro di lui…. “ faresti meglio a tornare da dove sei venuto” furono le uniche parole che dissi….e lui corse a gambe levate ….fuori un auto lo fece entrare e velocemente ripartì via sgommando…la cassiera incredula e le poche persone che erano lì dentro e avevano assistito alla scena si avvicinarono e cominciarono a borbottare cose su di me a cui non prestai attenzione….poi pagai il conto della spesa e dissi guardando la donna alla cassa dritto negli occhi “ ecco i suoi soldi …e questa pistola la tenga lei e la consegni alla polizia ,dica che l’ha sventata lei la rapina anche perché se non sbaglio avete detto di non aver bisogno di nessuno di certo non le crederebbero se andasse dicendo che è stata una ragazza tutta smalto e vestitini a salvarle la pelle e il negozio….” Senza guardare più nessuno andai via con la busta della spesa come se nulla fosse accaduto….ero rimasta fredda e risoluta in quella situazione e non ne ero meravigliata affatto…crescere come era successo a me ti faceva soffrire tanto ma poi diventavi forte ….e ci facevi l’abitudine ad affrontare anche le situazioni più spiacevoli…sapevo che nessuno era lì a darsi pena davvero per me se un giorno mi fosse successo qualcosa….eri solo tu e il mondo lì fuori e dovevi imparare a crearti un tuo spazio se volevi davvero restarci….girato l’angolo ero diretta verso casa Cook quando qualcuno da dietro mi afferrò e le buste della spesa caddero dalle mie mani…. mi prese per il braccio e mi trascinò con la sua mano sulla mia bocca per non farmi parlare o gridare in alcun modo ,poi quasi come un sacco fui catapultata sui sedili posteriori di una grossa automobile nera ….l’uomo lasciò la presa e richiuse lo sportello poi ordinò all’uomo al volante di ripartire senza dare troppo nell’occhio…. Senza aspettare altri eventi chiesi risoluta “ chi siete?cosa volete da me?” …l’uomo all’inizio non rispose alle mie domande e poi “ capirai tutto quando saremo arrivati ora mi dispiace ma devo bendarti gli occhi ,non devi vedere assolutamente dove ti stiamo portando e come ci si arriva …”…non opposi resistenza non avrei fatto altro che peggiorare la situazione….sapevo essere razionale… “ok farò quello che mi dici ,solo l’ultima domanda…” … “dimmi pure,vedremo se posso risponderti” “ il posto in cui mi state portando….non tornerò mai più indietro vero??” sentivo che la mia vita sarebbe totalmente cambiata da quel momento e l’unica risposta di quell’uomo prima di bendarmi gli occhi fu “ ti ho osservata decisamente bene in quel supermercato…il capo sarà fiero del mio lavoro....prendi questo ti aiuterà ad addormentarti il viaggio è abbastanza lungo…” mi porse un bicchiere e bevvi il contenuto fino all’ultima goccia…poi mi addormentai in un vortice di pensieri…..

era passato molto tempo ormai da quel giorno che mi aveva cambiato la vita…erano già passati sei anni e io ne avevo 25 ora ed ero diventata parte integrante di una organizzazione segreta di cui non mi fui mai permesso conoscere il nome ….avevano cambiato il mio ,non ero più Julie Jordan ,ora ero solo Kristine ….non un killer ,l’addestramento in tutti quegli anni non era bastato ,non avevo mai saputo prendere bene la mira a sparare e sinceramente ero contenta di non essere così brava….ma ritennero comunque opportuno non eliminarmi….ero attraente e sapevo trovare sempre la giusta soluzione in ogni situazione critica….ero perfetta per raccogliere informazioni segrete….e intercettare le persone di cui avevano bisogno…così mi fu salva la vita ,se non passavi l’addestramento venivi eliminato per sempre, nel mondo avevano già sparso la notizia della tua scomparsa e morte…non eri nessuno fuori dall’organizzazione …esistevo solo con loro e per loro…non potevo avere una vita privata o in ogni caso non avrei mai potuto dire a nessuno la verità…affezionarsi a troppe persone era assolutamente vietato …io ero il gioiellino del presunto capo che mi dava le missioni…ero la sua protetta e preferita ….quel giorno ero nella casa che loro mi avevano assegnato a sorseggiare un the vicino la finestra …suonò il telefono…sapevo sempre chi era …gli unici ad avere il mio numero erano loro..
“ Kristine…..” “arrivo subito”……..il capo quel giorno era di buon umore mi accolse più caloroso che mai “ buongiorno stella! Non sai che bella missione sto per assegnarti! Ti mando a una bella cerimonia di premiazione…ti piace lo sport?” “non particolarmente….non guardo mai la tv e lo sai.” “lo so cara ma ti prometto che sarà divertente …la missione è tutta scritta qui” mi diede un fascicolo con tutte le istruzioni e una valigetta con tutto il necessario….poi proseguì “ sono geloso sai te ne vai a Montecarlo!!!!!! Fanno la premiazione del nuovo campione del mondo di F1 al Monaco Sporting Club ….sarà una cerimonia carina che ne dici?” “ma sinceramente non credo… la troverò molto noiosa di sicuro…allora vado leggo la missione dopo il viaggio…scommetto me lo hai scelto tu il vestito in valigia vero?” “ questa volta no stella….è una sorpresa che non viene da me …tienimi informato e….divertiti!”…..presi le mie cose e andai via facendo l’occhiolino al capo…era una donna alta dai lunghi capelli biondi e occhi azzurri quella che usciva da quella stanza su tacchi altissimi….
…arrivai a Montecarlo , avevano già prenotato con il mio ennesimo nuovo nome una stanza nell’albergo più lussuoso…la ragazza all’ingresso mi diede la chiave della stanza e decisi di prendere le scale ,odiavo gli ascensori…..la mia camera era al diciassettesimo piano …la 558…la chiave era formato tessera digitale ,appena la inserivi al suo posto faceva scattare il meccanismo di apertura…ma per mia sfortuna beh questo dipendeva dai punti di vista fortuna o sfortuna quel giorno…la tessera non apriva …provai una seconda volta…sembrava essere difettosa o forse la ragazza all’ingresso mi aveva consegnato quella sbagliata… quando una voce mi fece voltare dietro di me e disse “ le serve una mano?” …era un ragazzo alto e dal fisico atletico ,lunghi capelli biondi che gli poggiavano sulle spalle e gli occhi di un colore che non avevo mai visto prima,si poteva dire fossero di ghiaccio…. “ho visto che non le si apre la porta e allora ho pensato forse ci hanno scambiato le tessere anche la mia nella camera di fianco non apre stavo andando giù per restituirla quando mi sono accorto che lei ha il mio stesso problema…signorina?” ero affascinata da quegli occhi di ghiaccio erano così profondi e calamitavano la mia attenzione su di lui poi risposi “ …Julie….puoi chiamarmi Julie…eh già se mi fa provare un attimo con la sua forse si apre la mia porta …signor?” “ chiamami pure Kimi” … “Kimi” mi sembrava di ripetere come un pappagallo mentre prendevo la sua chiave che mi stava porgendo tra le mani,quel ragazzo o forse dovevo dire uomo, aveva il potere di farmi sembrare una ragazzina da liceo di quelle impacciate che restano a bocca aperta quando le si presenta accanto un ragazzo stupendo che sembrava venire da un altro pianeta e dimenticarmi completamente che ero un agente segreto e non ero certo lì per giocare né per altro….inserii la tessera e la porta si aprì dopo un segnale sonoro e una lucetta verde accesa… “grazie mille …..Kimi…ecco questa serve a te adesso” gli porsi la mia scheda-chiave e lui restò ancora qualche secondo lì a guardarmi prima di prenderla…prima di voltarsi per andar via mi disse “ non sei qui per il galà vero?? Eppure hai l’aspetto di una di quelle giornaliste che farebbero a gara per intervistarmi soprattutto sapendo che non dovrei trovarmi qui oggi….” Non capivo benissimo di cosa stesse parlando ,non avevo letto la missione nei dettagli lo avrei fatto appena entrata in camera chiusa a chiave nel mio letto….ma avevo intuito si trattasse di un pilota di F1 se ben ricordavo le parole del capo…allora risposi gentilmente “ no certo che no non sono una giornalista tranquillo niente disturbo e la ringrazio ancora,buona serata” poi non feci in tempo ad entrare e richiudere la porta dietro di me che me lo ritrovai davanti la porta semichiusa appena alzai lo sguardo “ …però sono sicuro che domani sarai anche tu lì al galà vero? Se mi vedi mi piacerebbe ti fermassi….ti porto a ballare da qualche parte…scusa se mi permetto ma hai l’aria di chi non si diverte da un bel po’” …quelle parole mi avevano spiazzata come aveva fatto a intuire parte delle cose che mi riguardavano ?...non aveva la fede al dito…non era sposato quindi…. né sembrava uno di quelli che vogliono solo rimorchiare…ma sembrava capire un po’ troppo di me solo avendomi osservata per pochi minuti e guardandomi negli occhi …..attratta da lui e da tutta quella situazione e mettendo in secondo piano il mio lavoro e la mia nuova identità gli sorrisi e dissi prima di chiudere la porta… “ proposta accettata….. a presto …..Kimi”

Edited by Ice Lady87 - 7/2/2010, 18:23
 
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Ice Lady87
view post Posted on 2/2/2010, 00:10     +1   -1




Katy un inizio sfolgoranteeeeeeeeee bravissimaaaaaaaa *_* spero d essere all'altezza e continuare al meglio il tuo splendido lavoro, bravissimaaaaa d nuovo!!!
 
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babarin
view post Posted on 2/2/2010, 00:32     +1   -1




Ma brava Katyyyyyyyyyy!!!! Un inizio sfolgorante, u Kimi magnetico ed un'agente segreto ... veramente eccitante. Bravissima ;)
 
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KATY Kimi
view post Posted on 2/2/2010, 12:04     +1   -1




grazie Fede e Gaia veramente mi fa piacere trovate questo nuovo "progetto" di ff sfolgorante :D Fede tranquiiiii sarai in grado di continuare benissimo ;) sono davvero contenta mi sono divertita un casino a scrivere qst primo capitolo !!!!!!!!
 
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sabrys
view post Posted on 2/2/2010, 16:19     +1   -1




davvero interessante!!!ragazze scrivete tutte benissimo sono certa che verrà fuori una bellissima ff :D :D
spero di leggere presto il seguito ;)
 
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*RocKy*
view post Posted on 3/2/2010, 00:36     +1   -1




Stra-interessante::D :D
Come sempre Brava Katy!


Ma quindi ,Scusare la mia ignioranza, Ogniuna di voi farò un Capitolo?
non so se ho capito bene :P


 
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KATY Kimi
view post Posted on 3/2/2010, 15:24     +1   -1




grazie Giulia e si....un capitolo ciascuna ;) mi fa piacere che la trovi stra-interessante!!!!!! ;) thanks
 
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.:Naki:.
view post Posted on 6/2/2010, 22:23     +1   -1




Cap 2 by Anna

"la roulette"


Chiusi a chiave la porta, posai le mie amiche...cioè le mie valigie all'ingresso, valigie che non avrei disfatto…
“è inutile... tanto domani dobbiamo ripartire ragazze!”
e decisi di andare a fare una bella doccia, fredda, gelida, ero abituata, ormai erano 6 anni che ero entrata nell'organizzazione...e diciamo che l'addestramento dei marines a confronto è un corso di polizia, dovevo essere pronta al peggio, quindi essendo abituata a non avere nessuna comodità quando ne avrei avute sarebbe stato solo un vantaggio, nient'altro...ma le docce fredde alle 3 di notte in pieno inverno in Alaska (era qui che si effettuava l'addestramento per i primi 2 anni) erano rimaste impresse, ed ora non riuscivo a fare a meno di quel ghiaccio sciolto che scorreva sulla pelle...proprio mentre ero sotto il getto di acqua gelida ripensai a quell'uomo così bello e affascinante, che era stato così gentile...e in un certo senso dolce...imposi a me stessa di cambiare subito soggetto...ma uscii dalla doccia sconvolta, per la prima volta in tutti quegli anni non ero riuscita a concentrarmi su altro...era inutile, stavo pensando a Kimi...un uomo di cui non conoscevo neanche il cognome.
Ancora bagnata e coperta solo con un telo decisi di aprire una delle mie ragazze,la prima cosa che notai fu una cartellina di pelle nera, era il fascicolo che spiegava tutta la missione, fascicolo che avrei dovuto leggere da tempo...ma non avevo ancora letto, lo presi e lo posai sul letto...stavo per aprire la cartellina quando il mio sguardo fu attirato da un misterioso luccichio proveniente dalla valigia...
“non ci credo...Michael!”
solo lui aveva potuto sceglierlo,il mio mentore mi conosceva come conosceva se stesso, è vero che ogni mentore sa ogni particolare della propria protetta...ma Michael mi conosceva alla perfezione...era un abito stupendo,era elegante...molto elegante...degno di un attrice di Hollywood ,nero...il mio colore preferito,non resistetti ...lo provai all'istante,la scollatura era pronunciata e le bretelle argento luccicanti s'intrecciavano dietro la schiena in un modo così delicato e sottile da sembrare quasi invisibile, lasciando la schiena completamente nuda,poi risalivano davanti a creare una specie di fascia che arrivava fin sotto il seno stile imperiale, l'abito , che era stretto in vita scendeva morbido e ampio fin terra e dietro proseguiva con un piccolo strascico...quando mi vidi allo specchio sembravo un'antica imperatrice romana...con delicatezza poggiai l'abito su di una gruccia e lo misi nell'armadio, poi con aria malinconica vidi la cartellina nera in contrasto con il copriletto celeste della camera, decisi che forse era ora di lavorare...
“ah ok ok iniziamo...allora...Juilenne Scott...” ah un nome familiare...ma guarda un po', dopo anni hanno capito che anche se mi assegnano il mio ex nome non comporta un ritorno alla mia vecchia vita...bene fanno progressi...
“si...ok...bello posso dire la mia età...e sono...cosa?”
nello stesso istante in cui stava leggendo la mia “professione” sentii il mio cellulare squillare...dall'altra parte era una voce calda e profonda a scandire le parole senza un briciolo di emozione
“sei arrivata?”
“si...e sappi che mi sento offesa...”
“fare la billionarina non ti farà male...”
“no certo...è solo..”
“è solo un lavoro e una maschera come tante altre! Ricorda chi sei! Impara tutta la missione...ricorda, per ora SOLO INFORMAZIONI!”
“capito...non entrerò in azione...”
“ottimo...dopo domani ti aspetto a Parigi al caffè Gurbois alle 8 in punto!”
“si...”
“buon lavoro!”
stavo per ringraziarlo del vestito, ma non ci fu tempo...attaccò la linea prima che potessi dire una sola parola, non me la presi, conoscevo il mio mentore, uomo di poche parole e poche emozioni...ritornai alla mia missione, che non mi sembrava poi così difficile e pericolosa come ne avevano parlato...era solo un riciclo di denaro sporco, proveniente da sale da gioco, che poi venivano trasferiti su conti bancari in Svizzera, erano coinvolti alcuni piloti ma avevano solo sospetti, io dovevo trovare prove per far si che l'organizzazione potesse intervenire.
“beh facile...”
una volta riletto per l'ennesima volta tutta la missione ed aver riempito il mio borsello con carte di riconoscimento con il mio nuovo nome, crollai sul divano accesi la televisione...ma non stavo ascoltando ne tanto meno la stavo guardando...ormai il mio pensiero era fisso solo su di una persona...Kimi, decisi di trovare qualche informazione in più su di lui, si chiamava Kimi Mathias Raikkonen aveva da poco compiuto 30 anni , era finlandese ma abitava in Svizzera, i Rally erano il suo hobbie preferito ma la cosa importante e che mi interessava maggiormente... non era sposato.
Mi svegliai alle 6 del mattino, ancora sul divano avvolta da un lenzuolo di seta celeste, mi diressi verso il bagno e vidi uno spaventa passeri, i capelli erano arruffati e sul viso i segni rossi del guanciale dove avevo dormito tutta la notte, entrai come una strega ed uscii come una fata dalla camera da bagno, indossavo un abitino corto fin sotto le ginocchia, bianco, stretto in vita da una fascia nera con nastrini intrecciati all'interno panna, indossavo chanel tacco dodici dello stesso colore, i capelli lunghi erano raccolti un un elegantissimo chignon con un fermaglio di diamanti che lo fermava...
“sembro un membro della famiglia Grimaldi...”
afferrai la mia borsetta e uscii di fretta...così di fretta che non mi accorsi del vassoio ai piedi della mia porta, la sera prima avevo ignorato il cameriere con la mia cena, avevo troppo sonno per mangiare...riuscii comunque a non cadere e dirigermi nella sala da tè dell'albergo per fare colazione, la mia prima missione mattutina era quella di trovare i presunti piloti sporchi, che erano Jenson Button, Giancarlo Fisichella, Robert Kubica e in particolar modo Fernando Alonso , avrei dovuto trovarli li stringere amicizia con loro e in qualche modo capire cosa combinavano...
ma la sala alle 9 di mattina era vuota...restai shockata nel vedere solo un tavolino occupato, da due ragazzi biondi che chiacchieravano tra di loro, li riconobbi subito ...erano due piloti di f1, Nico Rosberg e Heikki Kovalainen, che pur non essendo nella lista degli indiziati potevano ritornarmi utile, così decisi di accomodarmi al loro tavolo...
“scusate se vi disturbo posso?”
i due mi guardarono con occhi sgranati, quasi come se non avessero mai visto una ragazza...poi quello più alto, Rosberg, alzandosi e spostando la sedia disse...
“ma prego ...per noi è un piacere signorina...?”
“signorina Scott, Julienne Scott...ma potete chiamarmi Julie piacere!”
“piacere io sono Nico Rosberg e lui è un mio amico Heikki Kovalainen”
l'altro pilota fece cenno di approvazione e divenne tutto rosso...
“cosa fai Julie nella vita? Posso darti del tu vero?”
“ma certo Nico”
gli dissi facendogli un occhiolino
“io faccio parte delle ragazze immagine della serata di gala...”
“ah..una Briatorina...”
lo fulminai con gli occhi
“preferisco ragazza immagine...”
“non volevo offendere è che io..”
ma fu interrotto da una voce che conoscevo bene, la stessa voce che avevo sognato tutta la notte...
“Nico non offendere la signorina! Julie...Heikki...buongiorno!”
si sedette accanto a me con un movimento agile e leggero...poi si girò verso di me con un sorriso sghembo e fissò i suoi occhi su di me...e restarono così per tutta la mattinata, dopo la colazione infatti si offrì di mostrarmi un po' il principato, che lui conosceva molto bene, e devo dire che era vero...mi rilassai nella sua lamborghini nera mentre sfrecciava per montecarlo..
“agile e veloce...non mi meraviglio che tu sia un campione di f1!”
non distogliendo lo sguardo dalla strada e con quel sorriso che era solo suo
“ tu sei bella e affascinante non mi meraviglio che tu sia una delle ragazze immagine della serata, anche se..”
“se cosa?”
“anche se a differenza delle altre tu sei anche intelligente...e furba..”
risi di gusto a quella affermazione e la gita continuò per tutta la giornata fino alle 18 di sera fuori la mia camera...
“bene July...conto di vederti questa sera...”
“ovvio che si...”
sorriso beffardo , baciamano e si allontanò verso la sua camera...
quando entrai nella mia di camera mi accasciai a terra e iniziai a pensare, non avevo svolto il mio lavoro, invece di aver proseguito con le mie indagini nn avevo fatto altro che scorrazzare per tutto il principato in un auto di lusso con un figo pilota di f1 come se fossi una specie di principessina...ma nonostante tutto non riuscivo a non pensare alla magnifica giornata trascorsa con lui...
“ah dannazione Kri! Concentrati! Devi portare a termine una missione! Non puoi ...non puoi..dimentica QUEL pilota e pensa agli altri...”
detta a voce alta fu più efficace e infatti mi misi subito all'opera.

Quando entrai nella sala del galà era tutto perfetto, sembrava uno di quei grandi balli organizzati dalle famiglie importanti...io mi fissai per un secondo in uno dei tanti specchi della sala, e apparivo come una dea, le decorazioni del mio vestito scintillavano alla luce soffusa, creando attorno a me una specie di aura luccicosa quasi come se fossi avvolta da un velo di magia, poi come d'incanto una sagoma di un uomo perfetto abbassò il suo volto sulla mia spalla sinistra e la baciò...
“non vorrei essere banale signorina...ma lei è bellissima, non ci sono parole per descriverla...”
mi voltai di scatto verso di lui, era impressionante il caos che provocava all'interno di me stessa quell'uomo tanto misterioso quanto bello...era in smoking nero, i capelli erano pettinati all'indietro e i riccioli dorati ricadevano sul collo, gli occhi scintillavano...incantata come una bambina solo sa essere tentai di parlare...
“non sono l'unica...”
“posso propormi come suo cavaliere?”
“beh io avrei un lavoro da svolgere..”
“dovrebbe accontentare ogni desiderio di un pilota no?”
“si..”
“beh io lo sono...”
fece uno dei suoi sorrisi, e quasi stavo per sciogliermi a quell'ondata di passione che mi aveva invasa...
la serata di gala si svolse con le consuete premiazioni ai vari piloti li presenti, vidi anche i MIEI piloti, quelli che dovevo seguire,cercai con una scusa di sbarazzarmi di Kimi, e mi avvicinai almeno ad uno della lista, proprio al campione del mondo in carica Jenson Button, gli altri erano praticamente scomparsi in pochi minuti dopo la premiazione, l'unico , forse costretto, a restare fu il campione in carica, fu Briatore a presentarci...
“Janson...prima che tu vada via ti vorrei far conoscere questa meravigliosa creatura...”
“piacere Jiulienne!”
“piacere mio signorina...”
poi tutto fu semplice, Janson era il classico Play Boy da 4 soldi, sedurlo non fu per me un problema, anche se avrei preferito continuare la serata in un altro modo e con un'altra persona ...decisi di seguire Jenson al dopo gala...
“perchè non vieni anche tu?”
“ma certo mio caro...”
“una piccola partitina tra amici e poi...beh poi...”
Jenson era già ubriaco decisi di ridere per nascondere il disgusto che provavo verso di lui...
Arrivammo verso le 2 di notte circa al casinò reale di montecarlo, ad aspettarci una sala vuota ed un solo tavolo nel mezzo allestito al gioco, e tutti i miei indiziati seduti intorno...tutti in silenzio quando una voce in inglese con uno strano accento spagnolo disse urlando
“heilà campione!!!”
era Fernando Alonso ..che quando mi vide perse tutta la sua voglia di scherzare, dal viso la sua espressione da deficiente si trasformò in quella di un cane rabbioso, poi con un filo di voce e con tutta l'aria minacciosa disse a Jenson
“e questa chi è?”
“una mia amiketta...dai Fendy non fare quella faccia dai...”
“lo sai che non voglio gente estranea al mio tavolo” scandì bene ogni singola parola...
“ma dai non è mica una spia...è una di quelle di Flavio le conosci bene anche tu, dai giochiamo...”
mi sedetti dietro di Jenson e potetti ammirare il gioco, erano impressionanti le cifre che vedevo sul tavolo non semplici bigliettoni...no li si trattavano di milioni di euro in ballo, i giri erano lunghi avevo capito che non era un poker normale...ma c'era una roulette e dei pegni da pagare, era tutto molto complicato e...e contorto...comunque capii che Jenson quella sera perse un milione di euro mentre lo spagnolo ne perse due e gli altri della compagnia avevano guadagnato all'incirca 5 milioni di euro...era impressionante...
“bene ah...mi sento sfinito! Questa mano è stata estenuante...”
e uno con un naso strano e una testa enorme, Kubica disse
“specialmente per il tuo conto! Devi fare attenzione Jenson...stai perdendo tutto!”
l'inglese lo guardò in cagnesco...
“mi rifarò la prossima volta!tu intanto mi devi ancora due milioni...la banca sai dov'è!”
detto questo prese una bottiglia di champagne e uscimmo fuori dal casinò, avevo ottenuto le mie informazioni, la cimice sotto l'abito aveva registrato tutto, ora bastava solo abbandonare l'inglese da qualche parte , ero salita in macchina quando lui afferrò di prepotenza il mio braccio
“ora io e te ci divertiamo...”
ero bloccata tra il sediolino e le sue braccia, ero in trappola, non riuscivo a muovermi, dovevo prevederlo ero stata una stupida,tentai alcune mosse ma furono vane, mi lasciai andare...si anche se è brutto da dire, ma dovevamo essere pronte anche ad eventuali violenze...ma la mia non si consumò, un ombra aprì la portiera dell'auto prese letteralmente per i capelli Jenson e lo catapultò fuori dall'abitacolo...
 
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Ice Lady87
view post Posted on 6/2/2010, 22:38     +1   -1




Anna bravissimaaaaaa *_* meglio nn potevi continuare!!! Complimentissimi: Kimi è da urlo e la parte sui piloti d'azzardo fa squartare. Grandissima!!!
 
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KATY Kimi
view post Posted on 6/2/2010, 22:40     +1   -1




Anna sei stata perfetta....sarà un onore e un piacere proseguire quando tocca di nuovo a me complimentissimi!!!!!!!!!! ;)
 
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.:Naki:.
view post Posted on 6/2/2010, 22:46     +1   -1




ragazze gazie milleeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! anzi kiitosssssssssssss!è un onore per me scrivere con voi qst bellixma fan fic! :D ora anke io sono cuioa x il seguito! :D
 
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babarin
view post Posted on 7/2/2010, 12:57     +1   -1




Bravissima Anna!!!!!!!!!!!!
Il club dei disonesti e pokeristi è fantastica :lol: e poi Kimi.... il nostro eroe puro e sincero!
Veramente interessante come evolve la storia, sono intrecciati benissimo i capitoli ed è tutto avvincente.
Bravissima!!!
 
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.:Naki:.
view post Posted on 7/2/2010, 13:00     +1   -1




Grazie Gaia! :D sono super contenta che a storia continui a piacere! :D ;)
 
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Ice Lady87
view post Posted on 7/2/2010, 21:28     +1   -1




CAPITOLO 3: EMBARASSING DAWN
Ero in una calda camera d’albergo coperta da una morbida coperta e sorseggiavo una cioccolata, quando Lui tornò di là reduce da una doccia. Ricordavo ancora lo sdegno che mi aveva attanagliato, quando avevo capito che non sarei riuscita a sfuggire alla presa di Button. Paura nessuna, durante l’addestramento avevo imparato che certi incidenti potevano essere le controindicazioni del mestiere. Poi improvvisamente la salvezza: l’inglese aveva urlato ed era stato letteralmente scaraventato fuori dalla limousine affittata. Kimi non picchiò il collega, ma salì in macchina con me e lo abbandonò per le vie della tentacolare notte monegasca. Ci fece riportare dall’autista in albergo, poi mi prese per mano e mi trascinò nella sua stanza. Quanto successe dopo era ancora vivissimo nella mia mente, mi guardò crucciato e disse:
-Evidentemente mi ero sbagliato sul tuo conto! Non pensavo finissi per immischiarti in un guaio simile e con un tipo così poi...-
Non potevo certamente rivelargli i termini della mia missione, ma ero veramente affranta per il fatto che lui potesse pensare certe cose sul mio conto. Solo dopo capii che quelle parole erano soprattutto dettate dalla preoccupazione per quanto mi sarebbe potuto accadere senza il suo intervento, infatti fu un vero gentiluomo e ordinò la colazione in camera. Le bische clandestine erano infatti durate fino quasi all’alba e ormai stava sorgendo il sole sul Principato. Kimi andò a farsi una doccia ristoratrice ed io iniziai a mangiare qualcosa senza di lui.
Quando uscì dal bagno me lo mangiai letteralmente con gli occhi: aveva ancora i capelli gocciolanti e portava soltanto un asciugamano in vita. Aveva anche il viso tutto arrossato, probabilmente aveva fatto una doccia molto calda! Si avvicinò e prese un cornetto e un tazza di caffelatte dal ricco tavolo delle vivande. Poi improvvisamente trovai il coraggio di rompere quell’imbarazzante silenzio e gli chiesi:
-Ho saputo che sei passato ai rally! Cosa ci fai a Monaco ancora tra i tuoi vecchi colleghi?-
Mi guardò perplesso come se gli avessi appena posto una domanda inopportuna:
-Sai vorrei chiederti anche io tante cose dopo questa notte, ma credo che inventeresti qualche storia assurda per ingannarmi- rispose. Non gli risposi e anzi arrossii, era l’unico uomo che nella mia vita aveva saputo incantarmi e mettermi a disagio allo stesso tempo. Facemmo colazione insieme, fu incredibilmente premuroso e dolce completamente diverso da quel rude dongiovanni inglese. Terminato lo spuntino mi disse gentilmente che quel giorno aveva degli affari urgenti da sbrigare e quindi si doveva congedare da me. In fondo restai un po’ delusa, avevo sperato in cuor mio a un invito a cena o qualcosa di simile. Insomma la solita illusa, nonostante addestramenti e missioni ad alto rischio restavo pur sempre una donna sognatrice.
Me ne tornai in camera per trasmettere all’organizzazione il prezioso materiale raccolto al Casinò Reale di Montecarlo. C’era trippa per gatti, come era solito dire Michael quando gli mandavo le mie registrazioni e le trovava soddisfacenti. Cercai la cimice nascosta nel vestito per scaricare le informazioni sul pc portatile, ma dannazione non la trovavo più!
(Fede)
 
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.:Naki:.
view post Posted on 7/2/2010, 21:32     +1   -1




CITAZIONE
Quando uscì dal bagno me lo mangiai letteralmente con gli occhi: aveva ancora i capelli gocciolanti e portava soltanto un asciugamano in vita


belliximo capitolooooooooooo complimentiiiiiiiiiiiiiiii! :D
 
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