AVVERTENZA: Le nostre fanfiction sono spunti di pura fantasia, NON hanno alcuna attinenza a fatti reali!
Cap 1 "quello li non mi piace..."
La mia adolescenza era stata come quelle di tante altre ragazzine, scuola, famiglia, amici... ero la classica secchiona sfigata...quella non al passo con la moda, quella che durante i compiti non passava( se potevo studiare io tutto il pomeriggio lo potevano fare anche loro), quella che il sabato sera invece di andare in discoteca restava seduta a seguire interessata i documentari storici in prima serata...certo perchè alle 10 si andava a letto, la mia vita trascorreva tranquilla...noiosa, monotona...non riuscivo a vivere nella mia città, forse ancora troppo all'”antica” per le mie idee innovative e indipendenti...tutti mi guardavano con aria strana e ben presto mi etichettarono come la diversa...in realtà non avevano tutti i torti, davvero ero diversa dalle altre mie coetanee, che non capivo mai fino in fondo...dopo la maturità decisi di iscrivermi alla facoltà di design al politecnico di Milano, dividevo l'appartamento con altre tre studentesse, erano simpatiche e socievoli...finalmente dopo anni mi sentivo parte integrante di un gruppo, ormai la mia “diversità” non andava vista in termini negativi...anzi i professori accettavano le mie idee bizzarre ..la mia creatività...mi laurei presto e il prof mi consigliò di frequentare un corso in un azienda Svedese, li stetti per 6 mesi...poi incontrai Kaj, un giovane pilota finlandese di rally...me ne innamorai, e andai a vivere con lui in Finlandia...ben presto mi accorsi che quel paese ben si sposava con le mie idee e il mio modo di vivere.
Pensavo spesso alla mia storia...in particolar modo quando ero seduta, come quella giornata, su di una panchina di acciaio sotto la metro...aspettando la coincidenza per tornare a casa.
“cavoli ma...ha un minuto di ritardo!”
sorrisi alla mia amica Miky, il sol pensiero che la metro stesse ritardando di ben un minuto...la faceva esaurire, da li a poco sarebbe scaturito un discorso sull'inefficienza del servizio pubblico Finlandese...
“se stessi in Italia ti compreresti un jet privato...ne sarei sicura!”
“nah...questi servizi..”
fece segno di avvicinarmi la metro era arrivata...per la precisione era in ritardo di 57 secondi...una voce spiegava i motivi del “ritardo”, erano anni che ormai vivevo li, e ancora non mi ero abituata della professionalità e la precisione finladese...in Italia tutto questo era solo un utopia.
Salutai la mia amica all'angolo del supermarket, non mi fermai a comprare nulla per la cena...anche se avrei dovuto, ma pensai che Kaj forse aveva già provveduto...dunque proseguii per la mia strada, non era molto lontana dal centro della città, 15 minuti di cammino che se avevi i tacchi, i particolar modo in inverno, ne impiegavi il doppio... e ti ritrovavi in un viale costeggiato su entrambi i lati di villette con giardino, tutte curate e rigorosamente bianche, la mia era l'ultima del viale, era quella vicino al parco nazionale...era quella vicino al laghetto...era quella che non aveva auto parcheggiate fuori...mai...tranne che quel giorno, restai in piedi ad osservare quella mercedes nera per 3 o 4 minuti...non potevo crederci...
“se ne ha comprata un'altra lo ammazzo!”
cercai le chiavi nella borsa, tentando di non far cadere la cartellina con i progetti e la ventiquattrore , era tutto un gioco di equilibrio la sera per aprire la porta, ma poi ci riuscii...
“sono a casa!!!”si ma non preoccuparti...non mi rispondere!
Posai tutto a terra nell'ingresso, tolsi la giacca e scossi un po' i capelli, la neve si annidava sempre tra i miei boccoli...ma nonostante ciò l'adoravo!sentii delle voci provenire dal salone, capii che dovevamo avere ospiti e che forse Kaj non aveva comprato nessun auto a mia insaputa quella volta
aprii la porta scorrevole e vidi due ragazzi...o meglio un uomo biondo e una donna dai capelli lunghi castani, seduto sulla poltrona stile art pop il mio Kaj...
“buona sera!!!”ma si siamo cordiali...dopo una giornata di lavoro devo anche sopportarmi questi qui?
Risposero tutti cordialmente...kaj iniziò subito le presentazioni..
“lei è la mia futura moglie...Penny...Penny loro sono Kimi Raikkonen e sua moglie Jenni...”
“molto lieta...” molto lieta? Ma che stai a corte? Dai Penny puoi essere meno formale!
La ragazza si alzò...e li mi resi conto che era la tipica nordica..alta e magrissima..eravamo così differenti, ma aveva un non so che di diverso...aveva l'aria altolocata...ma ben presto mi accorsi che non era così elegante come voleva apparire...
“piacere Jenni...”
era così fredda...quasi rabbrividii a quella voce...il marito fu più cordiale anche se pur sempre glaciale...erano una strana coppia, non mi piacevano entrambi...mentre analizzavo i miei ospiti Kaj iniziò a parlare, tanto per cambiare...
“ah bene...Penny ti ricordi? Ti ho parlato di lui! Ora sarò il suo navigatore...era un ex pilota di f1...ricordi tesoro?” si certo...so tutto l'albo dei campioni di f1...
“si certo che si...” mentii sorridendo
“bene...sono certo che faremo una bella stagione Kimi!”
“si...credo anche io...però devo imparare molto..mi devi aiutare...”
iniziarono a parlare di rally, argomento a me tanto conosciuto quanto misterioso, in poche parole mi annoiavo a morte durante le gare, ma lo facevo per Kaj, sapevo quanto fosse importante per lui che io fossi li, ma lo facevo anche per una mia nota egoistica...non potevo restare a casa mentre lui si ammazzava da qualche parte nel mondo...mi faceva star male...mi alzai dal divano e offrii del tè con biscotti...iniziai a parlare un po' con Jenni, tentai di fare amicizia...
“ah...non li sopporto quando iniziano a parlare di motori!”
“a chi lo dici! 9 anni in f1...e neanche si è scocciato di questa vita...”
“ma è la sua passione presumo...va assecondata...”
“beh se lui vuole continuare ad uccidersi...beh che faccia pure..”
“beh...si...cioè...è una sua scelta... ehm..che fai nella vita?”
tutta orgogliosa a testa alta e piena di superbia..
“facevo la modella...ora solo qualche sfilata per divertirmi...ma ora concorro per l'ippica...”
una risata fragorosa risuonò in tutta la stanza...era il marito...
“si...si è data all'ippica...visto che non sapeva far nulla..”
stava scherzando ovvio...quegli scherzi che i mariti dicono con profondo affetto...anche io risi alla battuta anche se in modo meno fragoroso del suo...Jenni lo fulminò con gli occhi...Kimi si fece serio e ritornò a parlare con Kaj...Jenni riprese...con voce velenosa...
“tu? Cosa fai?”
“io sono un architetto d'interni...”
“un'arredatrice...”
lo disse con aria di sufficienza...mi fece imbestialire...
“si...volgarmente detto arredatrice...anche se non è il termine esatto...”
mi meritai anche io una dei suoi sguardi fulminei, le risposi con un mega sorriso e tornai affianco a Kaj...preferivo ascoltare i loro discorsi sui rally piuttosto che parlare con una vipera...
“allora tu lavori Penny...”
“si..lavoro per un azienda Svedese che ha sede anche qui in Finlandia...”
“Kaj ha parlato molto di te!mi ha detto che sei italiana...beh ascoltandoti non si direbbe...”
“si..beh sai Kimi per amore si fanno tante cose...anche imparare la lingua, sono un tipo a cui non piace fare le cose in maniera mediocre...volevo impararla bene...anche perchè mi serviva...”
“capisco...hai fatto bene!si vede che lo ami...”
“lo amo...che parolone...ora si monta la testa!”
mi voltai verso Kaj e gli sorrisi...ogni volta che lo vedevo mi perdevo nei suoi occhi blu, e mi incantavo sulla bellezza straordinaria del suo viso...sembrava che fosse stato disegnato da un famoso pittore dell'età classica...dipinto poi da qualche artista contemporaneo...si Kimi aveva ragione lo amavo tanto.
“beh..ora noi andiamo...era una prima visita...ne seguiranno molte credo..spero che tu non mi caccia via Penny!”
“oh...ma che dici Kimi...gli amici qui sono sempre ben accetti!”
sorrisone e saluto...appena li vedemmo sfrecciare via dal nostro vialetto...
“ma questo è matto...guarda li come corre!Kaj in macchina con quello non ci vai!”
“dai schizzo! È un bravo pilota...deve solo imparare a controllare la macchina...seguire delle note..”
“accendere il motore e pigiare sull'acceleratore...si questo lo sa fare...”
mi guardò con i suoi occhi grandi...e dolci...e non seppi negargli un bacio...
“non mi incanti Kaj lindstrom ...no no...”
“oooooooooooook........”
“non mi piace quello li...”
avevo sempre avuto una specie di sesto senso...sentivo che quel ragazzo dai riccioli d'oro e il viso d'angelo ci avrebbe portato solo problemi e guai...qualcosa di brutto, lo sentivo...era una sensazione che nasceva dentro di me.
non immaginate fisicamente Kaj come è realmete...anzi come un bell'uomo altro moro e gli occhi blu!
Edited by Ice Lady87 - 11/4/2010, 14:36