| Cap 2 "il frapè"
Ho sempre avuto la fobia di preparare le valigie, paura di dimenticare le cose più importanti a casa...come puntualmente facevo insomma, ero più tranquilla quando a prepararle era mamma,era così precisa e meticolosa, forse metteva anche il superfluo...solo che questa volta toccava a me farle, come era solito quando in viaggio con noi c'era Sebby, adoravo mettere vestitini che sapevo potessero fargli piacere, quello per il mio “zio” era davvero un amore spassionato, era tremendo...bastava uno scambio di sguardi e ci capivamo al volo,eravamo così simili nonostante a separarci ci fossero anni di differenza... mentre ero persa nei miei pensieri poco “nipotiniani” verso Sebby sentii mio padre che mi urlava di sbrigarmi, quando scesi giù abbracciai forte mia madre che ricambiò facendo scivolare nella tasca della mia giacca delle barrette di cioccolata.... “grazie mamma...” “mi raccomando mangiale...so che hai problemi con l'aereo...” mi baciò sulla fronte ed entrai in macchina, mi sedetti sul sedile del passeggero, proprio accanto a Jenson ,il papà di Nami era un uomo che ben poco aveva perso del suo fascino giovanile, i capelli erano ancora folti e biondi, il fisico atletico ,solo qualche rughetta si era formata sulla fronte, ma del resto era identico ad anni prima... “ciao Jenson!” “ciao bimba!allora Nami ti ha convinta eh?” “diciamo che l'ho fatto per...” “per papà...Kimi amico mio ti ritrovi con una figlia perfetta!Nami non lo avrebbe fatto mai per me...vero sgorbietto?” sentii la mia amica borbottare dal retro e poi si infilò le cuffie dell'i-pod al suo fianco il fratello Jessie non perdeva occasione di ribattere al padre... “ma papà...cosa dici mai?Nami è così altruista? Ti ha lasciato nel bel mezzo della savana per rinchiudersi in una camera anti-zanzare!” scoppiai in una risata assurda, ricordavo bene quella vacanza in Africa, e in particolar modo il safari...Nami (che era ancora più bianca e chiara di me) scese come una pazza dalla jep costringendo noi a proseguire a piedi perchè lei doveva ritornare al campus convinta che sarebbe stata divorata in 5 minuti dagli insetti … “si Jenson...Cloe mi vizia...vero tesoro?” e sentii la mano calda di mio padre sfiorarmi il viso, quando mi voltai vidi un uomo sulla 40...bello e con uno sguardo che ben mi fece immaginare quante donne avesse spezzato il fiato e il cuore, ora potevo sentire una specie di flusso d'amore che mi avvolgeva...si ero fortunata, ero la donna della vita di mio padre.
“no ma dico ti sembra normale che mio fratello abbia più valigie di me?” la ragazzina biondina con gli occhioni celesti si sedette su di un gradino delle scale, fissando sconcertata le borse del fratello...che si voltò verso di lei scuotendo i suoi riccioli e guardandola in cagnesco... “non è colpa mia se tu fai le tue valigie monocromo! Cioè nere...al massimo viola neanche come se dovessimo andare ad un funerale” la mia amica fece spallucce e si girò verso di me...quando vide il mio viso cambiare, dietro le sue spalle, diretto verso di noi ad ore 12...la più bella creatura sulla faccia della terra mi notò e stava iniziando a sorridermi, alto biondo con gli occhi che somigliavano a quelli di un cerbiatto (ma con le lenti a contatto azzurre) i capelli tutti disordinati...getta lo zaino a terra e apre le braccia...mi alzo di scatto, quasi come una calamita e mi getto tra le sue braccia... “sebbbbbbbbbbbbby!!!!!!!!!!!!!!” “tesoro mio!da quanto tempo!!!!fatti vedere...bellissima come sempre!” scesi a terra e sentii il calore delle mie guance aumentare in maniera vertiginosa... “grazie...sempre troppo gentile tu...” mi piaceva stare tra le sue braccia, infatti proprio come volevo Sebby non mollò la presa anche mentre camminavamo... “ma cosa mi combini mai principessa? Non volevi venire per la mia ultima prima gara in f1?” si sedette su di una sedia e mi fece accomodare sulle sue gambe... “no no...è che avevo scuola ecco perchè...sai quanto ci tenga a vederti dal vivo!” “poi dopo la gara ce ne andiamo io e te da soli in quel ristorantino sulla 13°ma...che ne pensi?” beh se la smettessi di accarezzarmi i capelli...forse potrei iniziare a pensare, ma al momento mi è alquanto difficile...ehm...un si? “si si...per me va bene! “ solo io e te solo io e te solo io e te... proprio mentre stavo per strappargli un altro appuntamento...mio padre arriva ad interromperci... “ciao Seb!come stai?” “benone capo!” capo? Da quanto in qua lo chiama così? “beh come ti senti?” “come uno che non avesse vinto 4 titoli mondiali...ne voglio un altro...non mi piacciono i numeri pari! Sai sono superstizioso!” Papà rise di buon gusto e poi ci fece segno di salire nel taxi... “ma dimmi Sebby se ti vedesse la tua nuova morosa attaccata a mia figlia non sarebbe gelosa?” cosa??????????????????????' ne ha una nuova? Ma non si era appena lasciato con la francese? “fidanzata? Cloe è la mia fidanzata! Dura da 16 anni...” no ora mi sento ufficialmente offesa...cosa sono io una bambina? Fulminai con gli occhi quei due uomini...ma non riuscii a trattenere una risata quando vidi Jenson che strappava la borsa a tracolla a Jessie e gliela buttò in testa... “cavoli figlio mio sembri una modella!eh sii più rude!”
L'hotel era bellissimo,la camera meravigliosa, il servizio perfetto...insomma il solito, come tradizione voleva dividevo la stanza con Nami...però questa volta una novità c'era, il mio caro “zio” era riuscito a farmi avere una stanza accanto alla sua... “è incredibile come ti vizzi!” non è colpa mia se mi ama da sempre...hehe “non mi vizia...sa che mi fa piacere stare con lui, non lo vedo mai...” “mai? Ma se ogni sera fate la web cam?oh cara Cloe ti devi trovare un ragazzo!” “non lo voglio un ragazzo...” voglio Sebby... “ti sei mai accorta che ogni ragazzo che tu abbia mai avuto...somigliavano tutti ad un ceto Vettel...” “non è vero!assolutamente!Phillips era moro ad esempio...” “era tedesco...dai scusa lo so che hai una cotta per quello però...cioè...ha anche una nuova fidanzata, l'hai vista?” mi voltai terrorizzata verso Nami che intanto si divertiva sulla sedia girevole... “no...” risposi secca... si alzò e andò al pc e digitò un nome...e poi fui colpita dalla bellezza di quella donna, alta mora e con gli occhi di ghiaccio... “è russa...cioè non per te...lo sai ti ho sempre detto che sei una bella ragazza Cloe, ma pensi davvero che si metta con una come lei o una sedicenne...devi essere sincera..” “non ha nulla più di me...” “20 centimetri si però...” mi allontanai dallo schermo, indossai il vestito bianco a fiori che comprai la settimana precedente e uscii dalla camera... “tesoro dove vai?” “vado a fare un giro pà!” “ma ti voleva Jenson...” “e cosa vuole?” “e che ne so io? Comunque io esco con Sebastian tra un po' ti dispiace se ti lascio sola questa sera?”cioè tu esci con lui? Tu dovresti firmare un qlk accordo matrimoniale.... “si..cioè no no fai pure sto bene!” “allora ci vediamo domani eh?! Notte!” mi abbracciò forte e lo vidi allontanarsi verso le scale..mentre io fui costretta ad andare da Jenson... “è permesso?”oh mamma che disordine qui... “si entraaaaaaaa!” quando entrai lo vidi solo avvolto in una asciugamano, i capelli ancora bagnati e le goccioline d'acqua che gli colavano sugli addominali...Jenson era fatto così, non aveva vergogna di nessuno...figuriamoci di me che mi aveva vista crescere, insomma ero sicura che non mi avrebbe mai vista sotto quella luce...ne tanto meno io...però ero imbarazzata lo stesso... “allora? Programmi? Idee?” “idee? No mi chiedi se ho delle idee? Cloe bimba mia...comunque ho pensato ad una cosa fantastica!”oh mamma...ci risiamo...ho come il presentimento che si tratti di Nami... “questa sera ho organizzato una bella serata con Jessie e Nami...cioè devo tenere lontano dalle sfilate il primo e rianimare la seconda...”come volevasi dimostrare... “Jenson...sai come finiscono queste serate...e poi non ti preoccupare perchè Jessie è un donnaiolo a scuola e Nami... stai sicuro vive più di me...” in effetti non ho mai visto nessuno che si godesse i suoi anni come Nami... “no no...questa volta non li porto in nessun parco giochi che provoca crisi di nervi generale...” “bene!dove allora? Ad una mostra?” “no ma dico mi ci vedi in una mostra? “ehm...no “li porto a cena fuori!” “perfetto...io cosa c'entro?” “beh con Jessie non ho problemi...ma ho paura che Nami si presenti con gli anfibi...” “ah...locale elegante , cioè io me medesima Cloe devo preparare Nami...”e chi la sente ora... “esattamente...mi aiuti bimba?” scossi i capelli a Jenson e me ne uscii fuori dalla sua camera...per entrare nella mia e affrontare la belva... “lo so lo soooooooooooooooooo! Oh ma dico non si arrende ad avermi così?” “lo sai che lo fa per stare un po' insieme...avete delle passioni così diverse che tenta in ogni modo di avvicinarvi ...” “passioni diverse? Ma se a cena parliamo solo di f1!” “beh stili di vita differenti...dai accontentalo e per una volta fai la figlia dolce e amorevole...” “lo sai che voglio bene a papà...” “allora dimostralo una buona volta...” Quando terminai la mia opera d'arte...Nami era meravigliosa, sembrava una bambolina anni 30, con un pizzico del suo stile dark... “divertiti!” “e tu non pensare a tuo zio!” scesi anche io con lei, decisi di svagarmi un po'...anche se questo consisteva nel camminare da sola per le strade di Melbourne, non importava , avevo bisogno di stare tra la gente, passeggiare tra i negozi, essere abbagliata dalle luci delle vetrine, proprio mentre stavo ammirando un perfetto vestito di Valentino mi distrassi e urtai un ragazzo...cercando di non rovesciargli addosso il mio frullato...mi macchiai tutto il vestito... “oh scusami...” si voltò verso di me, aveva le ciglia incurvate quasi come se fosse incavolato nero... “scusa? Ti sei gettata da sola il frullato addosso...dovresti auto scusarti con te stessa...” mi diede una pacca sulla spalla e andò via...contenta di non essermi imbattuta in qualche pasticcio, come ero di solita fare, continuai tranquillamente la mia passeggiata...ero letteralmente presa da quella città, mi aveva sempre incantata, era l'esempio perfetto di come varie culture possano vivere pacificamente in una sola città. Ormai erano ore che camminavo, diedi un occhiata all'orologio che avevo al polso e vidi che erano già le 23 e 30 e mi sarei dovuta sbrigare...non volevo far preoccupare papà, e beccarmi qualche ramanzina...proprio mentre stavo per salire le scale dell'hotel il tacco del mio chanel sinistro cedette...e caddi a terra tra i sassolini del vialetto... “non è proprio giornata a quanto vedo...” mi voltai e vidi lo stesso ragazzo che qualche ora precedente stava per diventare la mia vittima a frappè... “sono cose che capitano...non mi lamento per un tacco rotto...”cavoli che occhi... così sotto la luce del lampione che ci sovrastava riuscii a vedere meglio il mio soccorritore...doveva essere poco più alto di me, aveva i capelli biondissimi e corti,la pelle diafana e gli occhi azzurro chiaro, era davvero bellissimo...mi porse la mano per alzarmi ma fu anticipato da una presa forte che ben conoscevo...Sebastian... “ci penso io Nico..grazie puoi andare...” il ragazzo mi salutò con un gesto del capo vecchio stampo ed entrò in hotel...io intanto sconcertata guardai il mio Sebby che mi teneva forte stretta a se..perchè lo aveva trattato in quel modo? Non ne avevo la più pallida idea..o forse si?.
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