| La mia osservazione nasce dopo aver letto la frase di un fan di una scuderia di Formula Uno ( non faccio nomi): A me dei piloti non mi importa niente, mi importa solo della .... infondo i piloti sono solo dei muli a cui l'unico compito che viene dato è quello di portare la macchina alla vittoria ... del resto poco importa
I piloti hanno l'importanza dei muli? No! Senza Grandi Piloti nessuna scuderia come Ferrari, Mclaren ... non sarebbero mai entrate nelle leggenda, se uomini hanno voluto cominciare a far parte di uno sport che fin dalla sua prima gara costituiva un rischio della loro stessa vita o che la loro carriera veniva stroncata da un grave incidente.
Ci sono stati piloti o persone che hanno scritto la loro leggenda, vincendo gare e predendo rischi, lasciando a bocca aperta lo spettattore o gli telespettatori per i duelli, per una frenata, una pole ottenuta all'ultimo secondo o per una gara decisa solo all'ultimo giro, all'ultima curva o alla fine del traguardo.
Ci sono persone che hanno saputo scrivere la loro leggenda, senza guidare una Ferrari, ma se nomini il loro nome vengono ricordati dai tifosi di Formula Uno perché hanno saputo calcare la loro memoria per quello che hanno fatto in pista e non parlo solo di campioni, ma anche di altri piloti che non sono diventati campione del mondo.
L'utente ha avuto la brillante idea di aggiungere un'altra affermazione, a quella già data più tarda di quella scritta sopra, ma sempre con l'allegra fattoria in mente "Sinceramente se uno di questi muli muore, non mi importa proprio niente, perché TANTO DOPO è POSSIBILE SOSTITUIRE CON UN ALTRO MULO. RIPETO: L'IMPORTANTE CHE VINCA LA MACCHINA ... allora perché la morte di un pilota, di un campione, di un essere umano come Ayrton ha causato tanta sofferenza in tanti tifosi della Formula Uno e in intera nazione? Forse perchè non era solo un semplice mulo, un semplice attore di questo circus? Ayrton è riuscito ad entrare nel cuore di tante persone, è ancora oggi molte persone sentono la sua mancanza perché hanno perso qualcosa di speciale che entrava nel loro cuore.
Non si parla solo di campioni o di grandi piloti che perdono la vita, ma si parla anche di quelli sconosciuti che hanno disputato anche solo una gara, una carriera senza scossoni o hanno potuto solo disputare solo una prova prima di entrare nel mondo della Formula Uno. Quei ragazzi che rimangano ancora oggi sconosciuti, che non vengono ricordati, ma solo poche volte delle persone riescono a far luce sul loro passato e ha ricordarli. Tutti loro hanno lasciato un vuoto grande o piccolo dentro ad ogni singolo tifoso e tutti hanno sempre il diritto di essere ricordati come piccoli o grandi protagonisti.
la Formula Uno è veramente finito come sport quando non ci saranno più piloti, quando essere umani verranno sostituiti o da un telecomando o da robot. Perché la Formula Uno non è solo una macchina che corre più velocemente, ma anche il cuore e il cervello di chi pilota il mezzo e che decide con la sua abilità e con l'intelligenza che mostra a saper adottare le proprie strategie in alcune gare che lo porta alla vittoria o una ottima posizione finale.
Io sono una di quelle che è cresciuta tifanso sempre i piloti, il primo mito da bambina che si affacciava per la prima volta nel mondo della Formula Uno, era un pilota con un casco giallo che pilotava una vettura bianca e rossa. Poi ha cambiato colore, ma prima di ritornare a stupire un muro l'ha portato via nel primo giorno di maggio. Dopo sono venuti altri piloti, che ho sempre amato e tifato perché vedevo e vedo in loro dei campioni. Sono cresciuta tifando loro e continuo seguendo questo passo
Io chiudo dicendo questo: tutti i piloti dal più bravo al più scarso, da chi ha vinto e ha realizzato più punti a chi non ha mai realizzato punti, a chi ha corso tante gare a chi ha disputata una sola gara, a chi è morto e ha chi vive ... gli porgo i miei ringraziamenti perché tutti loro insieme hanno scritto con un contributo grande o piccolo la storia che oggi conosciamo.
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