Gazie socia Ily!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
sono felicissima che piaccia anche a te!!!!!!!!!!!!
ecco il seguito
cap 2 " Visita guidata"
“Emy svegliati...sono le sei!”
la voce di mia madre era solo un sussurro fastidioso che disturbava il mio sonno...
“nah...vai via...”
“Emanuela Rinaldi alzati da quel letto immediatamente oggi hai il lavoro!”
sbuffai e nascosi la testa sotto le coperte,ero stanca, avevo sonno e stavo al calduccio nel mio lettone, perchè mai dovevo alzarmi e combattere con quel freddo gelido che c'era fuori...?poi sentii mia madre tirarmi i capelli...a quel punto mi alzai di scatto...e inciampai nelle pantofole...
“cazzo...inizia bene la giornata...”
“ah stai zitta piaga!” oh? Io piaga? Devo andare a lavoro brutta adolescente!
Presi il primo pupazzo dal mio letto e glielo tirai contro, presi i jeans chiari e la felpa che mi avevano pregata di indossare e andai in bagno...
“oh...che capelli...”
e non solo i capelli, a prima mattina era tutto tragico, i miei capelli tutti disordinati nonostante fossero lisci si annodavano di continuo, il viso era pallido...dovetti usare un po' di cipria per renderlo + umano e meno cadaverico.
Quando entrai in cucina vidi mia madre tutta presa nella preparazione della colazione..
“dai dai...che incontri uno famoso oggi!” ah si? Hai mai sentito parlare di un Cetter? Wettel? Bettel...diamine come si chiama?
“si certo mamma...ti porto un autografo...”
la lasciai li canticchiando ,mi alzai dal tavolo che avevo ancora il cornetto intrappolato in bocca e corsi verso la fermata dell'autobus, oggi non potevo proprio essere in ritardo.
Quando arrivai all'ingresso dell'hotel Vesuvio non sapevo cosa fare, non conoscevo nessuno della red bull ...sarei entrata e poi? Cosa dovevo dire? Chiedere di chi? Io non ricordavo neanche il cognome di quello li...presi un grande respiro ed entrai, mi diressi a passo deciso verso la reception...e domandai..
“buongiorno...ehm...scusi il team red bull?”
quel signore cambiò espressione, diventò quasi burbero...non nascondo che ebbi una certa paura...
“signorina prego?” cavoli! Sono stata chiara voglio sapere dove sono tutti!
“allora...ora le spiego tutto...io sono l'interprete per ...per il ...per il pilota...”
“signorina...la prego di accomodarsi fuori, qui non c'è nessun pilota...” no ma è imbecille questo?
“senta non sono una giornalista infiltrata od altro...davvero sono l'interprete!”
proprio mentre stavo per litigare con quell'omone sentii chiamare il mio nome in uno strano accento inglese...
“Signorina Rinaldi??!”
mi voltai piano verso quell'uomo che ostentava fin troppa gioia nel vedermi...
“oh mamma...e chi è questo?” dissi tra me e me...poi quando mi resi conto che stavo parlando da sola, mi stampai in volto il mio mega sorriso e lo raggiunsi al tavolino dove erano riposti degli zaini …
“piacere! Io sono Emy la vostra interprete!” Emy...dovevo dire il nome completo? Nah...
“Io sono Chris Horner! ci scusi per prima eh...ma è stato detto a tutti di avere la massima riservatezza su questa visita ...”
“oh ma non si preoccupi! L'importante è che mi ha riconosciuta!”
così mentre lui parlava con gli altri membri della squadra io mi sedetti tranquilla su di una bella e comoda poltrona, stavo osservando quella strana compagnia, erano davvero simpatici per essere inglesi...avevo già avuto modo di lavorare per gli anglosassoni...e non erano certo il massimo della simpatia, sorrisi pensando che anche l'ennesimo luogo comune mi era stato smentito e spiattellato in faccia quella mattina...proprio mentre pensavo a tutto questo sentii una voce provenire dietro le mie spalle...
“Giorno Chris! Allora? Provata la pizza ieri sera?”
era un tono così dolce, mi voltai e alzandomi contemporaneamente e vidi due ragazzi biondini, quello di destra era abbastanza alto, i capelli erano di un biondo che sfumava nel cenere e gli occhi blu intenso, quello a sinistra era un po' più basso e con i capelli biondo platino...li ebbi un dubbio, chi era il pilota? Mi maledissi immediatamente per aver preferito vedere la tv la sera precedente invece di controllare con chi avrei lavorato...( e ora che faccio? A tocco?) presi un bel respiro e salutai quello di sinistra, sicura che fosse lui il pilota, in perfetto tedesco...
“ciao! Sono Emy la tua interprete per oggi...”
il ragazzo gentilmente afferrò la mia mano e mi saluto con un mega sorrisone , peccato che mi rispose in finlandese...
“piacere io sono Tommy!”
ero alquanto confusa...ma non era tedesco? E perchè mi risponde in finlandese? Capii che fu un errore mio quando vidi il viso divertito dell'altro ragazzo...avevo sbagliato, il pilota era l'altro...avrei voluto sprofondare...
“ehm...scusa...”
ero evidentemente in imbarazzo visto che il tedesco smise di ridere e si presentò da solo, prese la mia mano e la strinse con delicatezza...
“Tommy sta con me perchè mi fa da controfigura ...piacere Sebastian!”
e mi fece l'occhiolino...apprezzai davvero tanto quel gesto, aveva in un certo modo contenuto la mia gaf...gli sorrisi
“allora piacere io sono Emy!”
“bene! Allora ragazzi andiamo?”
prese il suo zaino e così tutta la truppa red bull si mise in marcia, avrei avuto una bella giornata pesante, già stavo per avvilirmi...avrei dovuto affrontare un' intera squadra? Ne ero davvero capace? Poi quando vidi appoggiato al cofano della macchina che ci avrebbe portati sul Vesuvio, il mio Lu, scoppiai di gioia!
“allora piccola Emy...pensavi che ti avrei lasciata da sola?” ti adorooooooooooo
così mentre tutti sistemavano le loro cose nelle auto, io e Luca iniziammo a dividerci il lavoro...a me erano toccati Chris e Newey … ma proprio mentre salivo in auto con loro sentii la voce del pilota tedesco che rivendicava la mia presenza nella sua di auto...
“hei Emy! Qui qui con noi!”
con gli occhi sbarrati mi avvicinai a Luca e gli dissi del cambio di programma, almeno per il viaggio, e mi avvicinai alla fiat dove vidi Tommy seduto già sul sedile posteriore e Sebastian che teneva aperta la portiera dell'auto...
“mi vuoi lasciare da solo? Una volta tanto che mi trovano l'interprete tedesca...prego”.
Il viaggio in macchina si tramutò in una piccola tragicommedia finnico-tedesca, infatti tommy accusava Sebastian di averlo portato, la sera precedente ,in una delle pizzerie peggiori di Napoli e di avergli causato fitti mal d pancia, che proseguivano...
“Seb! Colpa tua! Mi fidavo caz...”
“cosa ne sapevo che non faceva pizze buone..una pizzeria qui vale l'altra no?”
guardai dubbiosa il pilota tedesco e gli risposi...
“beh in realtà dovrei dare ragione a tommy...cambiano le pizzerie...non tutte fanno una buona pizza...e in quanto a te Tommy non credo sia stata la pizza...”
così il biondino mi guardò e fece per rispondermi, ma fu fermato da un nuovo spasmo...così fu l'amico Pilota a fare le sue veci...
“Tommy ha mangiato fritti vari...brioche al cioccolato...fondente se nn sbaglio e quando è tornato in hotel ha avuto il coraggio di ordinare una tazza di latte caldo e biscotti...ecco perchè è in queste condizioni!non sono stato io!”
“Beh allora tommy? Di cosa ti lamenti! La pizza allora era buona..anzi direi che il cibo è fin troppo buono per te..”
cercai di non ridere a crepapelle per la smorfia di dolore sul viso del folletto finnico che mi trovavo accanto, ma la risata rumorosa di Seb alla mia sinistra non aiutava nel mio intento.
Non amavo particolarmente il parco nazionale del Vesuvio, in un certo senso ne avevo sempre avuto terrore, ma con la neve che ricopriva ogni cosa era ai miei occhi meno pauroso e più simile ad una qualsiasi altra montagna...mentre io guardavo il paesaggio con sguardo serio i miei due assistiti sembravano alquanto soddisfatti e contenti, Sebastian era così entusiasta che appena arrivammo al campo base si fece scappare un
“ma è strepitoso!”
che mi meravigliò non poco...proprio come questa scelta così strana per un pilota
“perchè sei qui?”
distolse per un lungo secondo lo sguardo da quella vista mozzafiato e fissò i suoi occhi nei miei, fin a quel momento non avevo ancora capito quanto fossero profondi, non so se si accorse della mia espressione da bimba incantata davanti al cancello di Disneyland , ma io ero proprio così che mi sentivo...
“chiamala promessa se vuoi...volevo sempre vedere questo vulcano! Una specie di talismano..insomma promisi che se avessi fatto un buon campionato sarei venuto qui! E così mi sono ripromesso che dovevo assolutamente visitare Napoli, quindi quando mi hanno chiesto dove avrei preferito iniziare ad allenarmi per la prossima stagione ho scelto questa meta...” oh che carino quando ride arriccia il naso...
“qui lo chiamiamo voto...o nel tuo caso credo sia superstizione..”
fece un sorriso sghembo e si voltò verso l'effige della Madonna che si trovava a pochi metri da noi...
“credo entrambe Emy...sono molto religioso...ma super superstizioso..”
“saresti il napoletano ideale Sebastian! “
“si vero...mi riconosco molto in voi!”
mentre lui era inginocchiato a scrutare alcune piantine che magicamente riuscivano a non essere sepolte dalla neve, io lo osservavo, ogni piccola mossa, ogni suo respiro, ogni singolo abito scosso dal vento...sentivo un trasporto infinito...cosa mi stava accadendo?non avevo mai provato nulla di simile,quasi come se sapessi che quelle ore sarebbero state le ultime in cui sarei stata al suo fianco, non volevo perdermi nulla di lui...proprio mentre ero incantata, Tommy chiamò Sebastian...dovevano allenarsi, la visita guidata era terminata.