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| | Stavo conversando con due vecchi amici di liceo.
A entrambi della F1 frega pochissimo, comunque ogni tanto mi chiedono qualcosa per mostrare attenzione a me medesimo. Sanno che il successo mi ha dato alla testa e gentilmente mi compatiscono.
A un certo punto uno mi ha detto: beh, il problema dei Gran Premi è che recentemente sono diventati noiosi e inoltre tu sei da sempre un malato di nostalgia, al ginnasio rimpiangevi le medie, alle medie le elementari, eccetera.
Ora, non è colpa mia se quando avevo vent'anni c'era The River di Springsteen e oggi va forte Justin Bieber.
Dopo di che, sulla noia da F1 bisogna intendersi, magari una volta per tutte.
Ho illustrato a tavola, facendoli sbadigliare, una tabella che parte dal 1989, perchè a inizio mondiale del 1989 c'era ancora in piedi il Muro di Berlino e insomma fu un anno epocale, comunque lo si voglia giudicare ex post.
Allora.
1989. Dominio assoluto McLaren, con tre vittorie tre (peraltro esaltanti, eh) della Ferrari.
1990. Duello Senna-Prost nello scontro appassionante McLaren Ferrari.
1991. Netta supremazia McLaren all'inizio (il famoso 4-0 iniziale di Ayrton), poi crescita Williams, ma mondiale risolto piuttosto in fretta.
1992. Dominio assoluto Williams.
1993. Dominio assoluto Williams.
1994. Duello Benetton-Williams, reso equilibrato fino alla fine dalle sanzioni inflitte a Schumi, altrimenti campione con diverse gare di anticipo. E lasciamo stare le tragedie imolesi, s'intende.
1995. Netta supremazia Benetton.
1996. Monopolio Williams, anche se con tre fantastiche imprese Rosse di Michelone.
1997. Duello Williams-Ferrari.
1998. Duello McLaren-Ferrari.
1999. Duello McLaren-Ferrari
2000. Duello McLaren-Ferrari, con epilogo radioso in un pomeriggio giapponese.
2001. Schumi già campione in Ungheria.
2002. Schumi già campione in Francia (!)
2003. Raro campionato a mia memoria, in oltre un quarto di secolo, con tre piloti (Schumi, Raikkonen, Montoya) a lungo in lizza per il titolo.
2004. Dittatura Ferrari.
2005. Duello Renault-McLaren.
2006. Duello Renault-Ferrari
2007. Altro raro campionato con tre piloti, Raikkonen-Alonso-Hamilton, in lizza per il titolo all'ultima gara.
2008. Duello Ferrari-McLaren.
2009. Trucco Brawn, mondiale virtualmente in archivio già a tarda primavera.
2010. Unico esempio, in questo lasso di tempo, di un campionato che presenta 4 drivers (Vettel-Webber-Alonso-Hamilton) teoricamente campioni a fine ultima gara.
2011. Red Bull in solitaria.
2012. Duello Red Bull-Ferrari
2013. Red Bull a spasso.
2014. Dominio Mercedes.
2015. Dominio Mercedes.
Sul 2016 non mi esprimo perchè amo vivere di illusioni.
Il senso della riflessione è questo, ho detto ai miei ex colleghi di banco.
In Formula Uno, storicamente, è persino normale che molte competizioni possano risultare noiose, almeno con riferimento alla battaglia per il primo posto.
Questo perchè la F1, nella accezione migliore, è il pinnacolo della tecnologia più sofisticata applicata alle corse.
E se uno lavora meglio dei concorrenti, magari anche interpretando meglio le regole, è giusto che vinca facile.
Il guaio è pretendere di combattere la noia inventandosi tarocchi a tavolino.
Dopo di che e per chiudere, non è colpa mia se Senna-Prost-Mansell non ci sono più.
E non è colpa mia se Springsteen era (è) meglio della musica di oggi.
Fonte: blog.quotidiano.net/Turrini
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