Kimi Räikkönen

La F1 e l’illusione di battere la noia

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view post Posted on 30/3/2016, 19:03     +1   -1
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Stavo conversando con due vecchi amici di liceo.

A entrambi della F1 frega pochissimo, comunque ogni tanto mi chiedono qualcosa per mostrare attenzione a me medesimo. Sanno che il successo mi ha dato alla testa e gentilmente mi compatiscono.

A un certo punto uno mi ha detto: beh, il problema dei Gran Premi è che recentemente sono diventati noiosi e inoltre tu sei da sempre un malato di nostalgia, al ginnasio rimpiangevi le medie, alle medie le elementari, eccetera.

Ora, non è colpa mia se quando avevo vent'anni c'era The River di Springsteen e oggi va forte Justin Bieber.

Dopo di che, sulla noia da F1 bisogna intendersi, magari una volta per tutte.

Ho illustrato a tavola, facendoli sbadigliare, una tabella che parte dal 1989, perchè a inizio mondiale del 1989 c'era ancora in piedi il Muro di Berlino e insomma fu un anno epocale, comunque lo si voglia giudicare ex post.

Allora.

1989. Dominio assoluto McLaren, con tre vittorie tre (peraltro esaltanti, eh) della Ferrari.

1990. Duello Senna-Prost nello scontro appassionante McLaren Ferrari.

1991. Netta supremazia McLaren all'inizio (il famoso 4-0 iniziale di Ayrton), poi crescita Williams, ma mondiale risolto piuttosto in fretta.

1992. Dominio assoluto Williams.

1993. Dominio assoluto Williams.

1994. Duello Benetton-Williams, reso equilibrato fino alla fine dalle sanzioni inflitte a Schumi, altrimenti campione con diverse gare di anticipo. E lasciamo stare le tragedie imolesi, s'intende.

1995. Netta supremazia Benetton.

1996. Monopolio Williams, anche se con tre fantastiche imprese Rosse di Michelone.

1997. Duello Williams-Ferrari.

1998. Duello McLaren-Ferrari.

1999. Duello McLaren-Ferrari

2000. Duello McLaren-Ferrari, con epilogo radioso in un pomeriggio giapponese.

2001. Schumi già campione in Ungheria.

2002. Schumi già campione in Francia (!)

2003. Raro campionato a mia memoria, in oltre un quarto di secolo, con tre piloti (Schumi, Raikkonen, Montoya) a lungo in lizza per il titolo.

2004. Dittatura Ferrari.

2005. Duello Renault-McLaren.

2006. Duello Renault-Ferrari

2007. Altro raro campionato con tre piloti, Raikkonen-Alonso-Hamilton, in lizza per il titolo all'ultima gara.

2008. Duello Ferrari-McLaren.

2009. Trucco Brawn, mondiale virtualmente in archivio già a tarda primavera.

2010. Unico esempio, in questo lasso di tempo, di un campionato che presenta 4 drivers (Vettel-Webber-Alonso-Hamilton) teoricamente campioni a fine ultima gara.

2011. Red Bull in solitaria.

2012. Duello Red Bull-Ferrari

2013. Red Bull a spasso.

2014. Dominio Mercedes.

2015. Dominio Mercedes.

Sul 2016 non mi esprimo perchè amo vivere di illusioni.

Il senso della riflessione è questo, ho detto ai miei ex colleghi di banco.

In Formula Uno, storicamente, è persino normale che molte competizioni possano risultare noiose, almeno con riferimento alla battaglia per il primo posto.

Questo perchè la F1, nella accezione migliore, è il pinnacolo della tecnologia più sofisticata applicata alle corse.

E se uno lavora meglio dei concorrenti, magari anche interpretando meglio le regole, è giusto che vinca facile.

Il guaio è pretendere di combattere la noia inventandosi tarocchi a tavolino.

Dopo di che e per chiudere, non è colpa mia se Senna-Prost-Mansell non ci sono più.

E non è colpa mia se Springsteen era (è) meglio della musica di oggi.

Fonte: blog.quotidiano.net/Turrini





 
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