Kimi Räikkönen


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Comments: 0 | Views: 35Last Post by: marcoct™ (11/10/2009, 14:51)
 

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view post Posted on 16/9/2009, 17:34 by: Ice Lady87     +1   -1Reply
Stirling Crawford Moss OBE (Londra, 17 settembre 1929) è un ex pilota automobilistico inglese di Formula 1, vincitore di 16 Gran Premi.

Nella storia della Formula 1 è il pilota che ha vinto il maggior numero di gran premi senza aver mai vinto il titolo mondiale. Proprio a causa di questo suo curioso destino viene chiamato l'eterno secondo. Terminerà con questa posizione in classifica finale nei mondiali 1955, 1956, 1957 e 1958.

Stirling Moss in una rievocazione storica del 1977
image
Vittorie
1955: Gran Bretagna, Mille Miglia
1956: Monaco, Italia
1957: Gran Bretagna, Pescara, Italia
1958: Argentina, Olanda, Portogallo, Marocco
1959: Portogallo, Italia
1960: Monaco, Stati Uniti
1961: Monaco, Germania
Fonte: Wikipedia
Comments: 2 | Views: 44Last Post by: Ice Lady87 (29/9/2009, 19:45)
 

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view post Posted on 27/7/2009, 14:46 by: marcoct™     +1   -1Reply
Lewis Hamilton MBE (Stevenage, 7 gennaio 1985) è un pilota automobilistico britannico, campione del mondo in carica di Formula 1 al volante della McLaren.

La sua famiglia è originaria di Trinidad e Tobago, da cui il nonno arrivò nel Regno Unito nel 1954.


Carriera

Le formule minori

Dopo aver vinto diversi campionati di kart in gioventù (nel 1995 vince il campionato cadetto britannico), Hamilton è messo sotto contratto dalla squadra McLaren di Formula 1 dall'età di 12 anni; la scuderia diretta da Ron Dennis ha sponsorizzato il pilota nella sua scalata attraverso le serie minori dell'automobilismo. Nel 2000 è campione Europeo di Kart Formula A e l'anno successivo esordisce in Formula Renault. Nel 2003 conquista il titolo in questa categoria, con 10 successi in 15 gare. Diviene campione nella classe Euro Series F.3 due anni più tardi, anche in questo caso dominando la stagione con 15 primi posti in 20 corse. Nella stagione 2006 ha esordito nella serie GP2 con la ART Grand Prix sostituendo il campione uscente Nico Rosberg e ponendosi subito in testa al campionato, vincendo per due volte entrambe le gare del weekend della serie in aggiunta alla Gara di Montecarlo, per poi conquistare il titolo nell'ultimo appuntamento di Monza. Grazie alla vittoria nel campionato GP2 il patron della McLaren Ron Dennis, che lo ha "allevato" nel corso degli anni, ha annunciato la notizia del suo ingaggio il 24 novembre 2006.

Formula 1

La stagione 2007

Hamilton ha esordito con la McLaren in F1 già nella stagione 2007 ottenendo ottimi risultati, ponendosi in testa alla classifica piloti per gran parte del campionato e fino all'ultima gara. Durante la prima parte della stagione ha concluso per nove a volte consecutive a podio, contando due vittorie e andando a controllare la classifica a partire dal Gran Premio di Spagna. Dopo un nono posto in Europa, dovuto anche ad un incidente in qualifica, che lo ha costretto a partire ultimo e dalla scelta del suo team di montare le gomme da asciutto troppo presto, conquista una vittoria in Ungheria, ma da qui cominciarono vari problemi, come il dechappamento di una gomma in Turchia e in Cina (con conseguente errore nell'entrata della corsia box), che permetterono ai rivali di recuperare, tanto da essere in tre a contendersi il titolo all'ultima gara. Proprio in Brasile vari errori del pilota britannico, come un'uscita di pista nelle fasi iniziali di gara, gli fecero perdere il titolo a favore di Kimi Räikkönen. Giunse quindi 2° nella classifica iridata (davanti al suo compagno di squadra e campione del mondo in carica Fernando Alonso, 3° a pari punti ma con meno piazzamenti), a solo un punto di svantaggio dal ferrarista, sfiorando quindi di un soffio il titolo già al debutto (in caso di vittoria sarebbe stato il più giovane vincitore di un mondiale e l'unico pilota a vincere al debutto mondiale esclusa la...

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Comments: 3 | Views: 41Last Post by: Ice Lady87 (30/7/2009, 16:10)
 

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view post Posted on 25/2/2009, 11:10 by: SF_FIAT     +1   -1Reply
« Nuvolari è il più grande corridore del passato, del presente e del futuro. »
(Ferdinand Porsche)


« Nuvolari è basso di statura, Nuvolari è al di sotto del normale;
Nuvolari ha cinquanta chili d'ossa, Nuvolari ha un corpo eccezionale »


(Roberto Roversi, testo della canzone Nuvolari, di Lucio Dalla)

Tazio Giorgio Nuvolari (Castel d'Ario, 16 novembre 1892 – Mantova, 11 agosto 1953) è stato un pilota automobilistico e motociclista italiano. Per le sue origini, è conosciuto anche con il soprannome di Il Mantovano Volante.

Nuvolari è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi piloti della storia dell'automobilismo mondiale, forse il più grande di tutti; ed è ancora oggi ricordato ed ammirato per le sue molte e speciali qualità, nonché per le sue doti umane.

Biografia

Gli inizi

Tazio Nuvolari nacque a Castel d'Ario (Mantova), quarto figlio di Arturo Nuvolari (un agricoltore benestante e noto ciclista) e della moglie Elisa Zorzi. Ottenne la licenza di pilota di moto da corsa nel 1915, quando aveva 23 anni, ma venne ben presto richiamato come autiere nel Servizio Automobilistico dell'Esercito, quando l'Italia entrò nella prima guerra mondiale. Nel 1917 si sposò con Carolina Perina, con una cerimonia civile (fatto abbastanza scandaloso per l'epoca).

I successi in motocicletta

La sua carriera cominciò con le motociclette, e disputò la sua prima gara ufficiale il 20 giugno 1920 a Cremona, sul Circuito Internazionale Motoristico. Vinse la sua prima gara il 20 marzo 1921 a Verona.

Divenne un pilota professionista e ben presto incontrò Enzo Ferrari (anch'egli pilota e non ancora fondatore della Ferrari). Nuvolari divenne rapidamente molto popolare in Italia, dove venne soprannominato "Il campionissimo delle due ruote" (lo stesso titolo che verrà più tardi assegnato a un grande del ciclismo: Fausto Coppi).

Tazio Nuvolari corse una delle sue prime gare, se non la prima, con una motocicletta Fongri.

Il passaggio alle automobili

Nuvolari iniziò a cimentarsi anche nei Gran Premi di automobilismo, e vinse la prestigiosa Targa Florio, in Sicilia. Dopodiché, decise di dedicarsi solamente alle autovetture. La sua fama crebbe ulteriormente e il famoso poeta Gabriele D'Annunzio, alla fine dell'aprile 1932, lo invitò al Vittoriale per fargli dono di una piccola tartaruga d'oro con la dedica "All'uomo più veloce, l'animale più lento", chiedendogli in cambio di vincere la "Targa Florio" che si sarebbe disputata dopo due settimane. Il pilota si mostra stupito della richiesta e risponde: -Io corro solo per que...

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Comments: 3 | Views: 1,315Last Post by: *RocKy* (29/3/2009, 15:04)
 

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view post Posted on 5/2/2009, 16:50 by: marcoct™     +1   -1Reply
Durante il Gran Premio d'Austria del 2002, Rubens Barrichello, compagno di squadra di Schumacher sulla Ferrari che conduceva la gara, ricevette un ordine di scuderia che intimava di lasciar passare il tedesco per fargli vincere la corsa. Barrichello lo lasciò passare proprio davanti alle tribune a pochi metri dalla bandiera a scacchi, con gran disappunto del pubblico. Sul podio, in risposta ai fischi che giungevano dalle tribune, Schumacher infranse il rigoroso cerimoniale passando al secondo posto e lasciando salire Barrichello al primo, scambiandosi inoltre i trofei: Barrichello prese quello riservato al primo classificato e Schumacher quello del secondo. Barrichello, Schumacher e la Ferrari furono multati per un milione di dollari per aver disatteso l'osservanza dell'articolo 170 del Regolamento Sportivo della Formula 1, concernente la cerimonia del podio. In seguito, la FIA decise di abolire gli "ordini di scuderia" per evitare qualsiasi condizionamento artificiale del risultato.[15] Ciò non impedì allo stesso Schumacher di restituire il favore nel successivo G.P. di Indianapolis, quando rallentò vistosamente in prossimità del traguardo facendosi superare da Barrichello e giungendo secondo a 0"011 da lui. Ufficialmente, Schumacher affermò di avere tentato di giungere primo a pari-merito con il brasiliano (evento mai verificatosi in una gara di Formula 1).

Nel G.P. di Gran Bretagna del 1955, i box Mercedes imposero a Fangio di cedere la prima posizione al pilota di casa, Stirling Moss, che così si vide regalare la sua prima vittoria, grazie ad un plateale rallentamento dell'argentino, che quasi si fermò all'uscita dell'ultima curva. Senna, invece, nel G.P. del Giappone del 1991 regalò spontaneamente la vittoria a Gerhard Berger; mentre nel G.P. di Francia del 1982 i box Renault diedero ordine a Réné Arnoux di far passare il compagno di squadra, Alain Prost. Ma Arnoux non rallentò e vinse la gara (così si giocò il posto in squadra per il 1983, ma poi fu assunto dalla Ferrari...). Nel G.P. d'Europa del 1985, infine, Keke Rosberg fece gioco di squadra al momento di essere doppiato: ostacolò il leader della gara Ayrton Senna, permettendo a Nigel Mansell di raggiungerlo, sorpassarlo e di involarsi verso la sua prima vittoria in un Gran Premio.

Altri episodi clamorosi (curiosamente tutti legati alla Ferrari) avvennero nei G.P. di Germania e di Malesia del 1999, quando rispettivamente Mika Salo e Michael Schumacher lasciarono la vittoria ad Eddie Irvine, che nonostante ciò non riuscì poi a laurearsi Campione del Mondo. Nel G.P. del Messico del 1964 il ferrarista Lorenzo Bandini non solo tamponò involontariamente la BRM di Graham Hill, costringendolo a correre nelle retrovie; ma cedette poi la seconda posizione al compagno John Surtees, che poté così vincere il Mondiale, proprio ai danni di Hill. Mentre nel G.P. d'Italia del 1956 il giovane Peter Collins cedette la sua Ferrari a Juan Manuel ...

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Comments: 0 | Views: 99Last Post by: marcoct™ (5/2/2009, 16:50)
 

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view post Posted on 5/2/2009, 16:48 by: marcoct™     +1   -1Reply
La Formula 1 è attualmente a livello mondiale il terzo evento più seguito dietro il Campionato del Mondo di Calcio e le Olimpiadi per quanto riguarda l'"audience" televisiva. Il Gran Premio del Canada del 2005 venne visto da 53 milioni di telespettatori risultando essere così il secondo evento sportivo più visto dell'anno, dietro soltanto la finale della UEFA Champions League. [26] Le 18 gare della stagione 2006 sono state viste complessivamente da 154 milioni di telespettatori; la diretta dell'ultima gara stagionale, il Gran Premio del Brasile 2006, è stata vista da 83 milioni di telespettatori. Secondo le cifre ufficiali fornite dalla Formula One Management, la media dei telespettatori che assistono al singolo evento si aggira attorno ai 58 milioni.[27] Nella stagione 2001 l'audience televisiva cumulata era stimata attorno ai 54 milioni di telespettatori, trasmessa in 200 paesi.[28]

La Formula 1 è vista nel mondo dalla RTL, quella che ha trasmesso più a lungo le gare, la Independent Television (ITV) in Inghilterra (e anche in Canada, via TSN), la SPEED Channel e naturalmente qualche gara trasmessa dalla CBS con i Gran Premi di San Marino, Europa, Spagna e Monaco negli Stati Uniti e molte altre stazioni che trasmettono in diretta. In Australia, la F1 viene trasmessa da Network Ten. Per l'Italia vi sono 2 emittenti: l'analogica RAI e la satellitare SKY. Quest'ultima ha proposto, dal 2007, la visione delle gare in alta definizione con altri contenuti speciali quali, per esempio, la possibilità di passare da una parte all'altra del circuito semplicemente premendo i tasti direzionali del telecomando oppure di venire a conoscenza di dati tecnici delle varie monoposto. Anche la televisione di Stato italiana, dagli Europei di Calcio 2008, ha proposto l'alta definizione tramite il digitale terrestre: questo progetto si vedrà realizzato presumibilmente nel 2010. L'emittente Al Jazeera nel Medio Oriente ha trasmesso qualche gara in un mercato che fino allora era rimasto abbastanza assopito, almeno prima della nuova gara nel Bahrein e in quella preannunciata negli Emirati Arabi Uniti.

Durante i primi anni 2000, la "Formula One Administration" governata da Bernie Ecclestone creò un buon numero di marchi registrati, il logo e un sito Internet ufficiale per la Formula 1 per donargli un'identità ben definita. Ecclestone aveva preso il controllo dei diritti televisivi nei primi anni ottanta dall'Eurovisione e nel 1996 sperimentò una sistema televisivo digitale di ripresa delle gare (comunemente chiamato "Bernievision") lanciato in occasione del Gran Premio di Germania del 1996 in collaborazione con la televisione satellitare tedesca DF1 trent'anni dopo la prima trasmissione televisiva a colori di un gran premio di F1, il Gran Premio di Germania del 1967 corso al Nurburgring. Questo servizio offriva visuali simultanee da diverse posizioni (come la super regia, camere ...

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view post Posted on 5/2/2009, 16:44 by: marcoct™     +1   -1Reply
Fino al 1973, le auto si iscrivevano ad ogni singolo Gran Premio e ricevevano dagli organizzatori un numero di gara, che variava di volta in volta. Dal 1974, invece, ogni macchina viene contrassegnata prima dell'inizio della stagione da un numero di gara che la identifica per tutta la stagione.

Fino al 1996, la numerazione restò quella stabilita nel 1974 (sulla base della classifica della Coppa Costruttori del 1973) ed annualmente il nuovo Campione del Mondo acquisiva il diritto a correre con il n. 1 (e, per conseguenza, il suo compagno di squadra correva con il n. 2), cedendo il proprio numero al Campione uscente. Tra il 1975 ed il 1977, McLaren e Ferrari si scambiarono tra loro i nn. 11 e 12. Poi, nel 1978 il Campione in carica Niki Lauda passò alla Brabham-Alfa Romeo, portando con sé il numero 1 e cedendo alla McLaren i nn. 7 ed 8, che appartenevano alla Brabham. Quest'ultima, nel 1979 acquisì i nn. 5 e 6, che dal 1975 appartenevano alla Lotus. Nel 1980, La Lotus ricevette dalla Ferrari i nn. 11 e 12. Mentre nel 1981 la Ferrari ereditò dalla Williams i nn. 27 e 28, che poi contraddistinsero le sue auto per ben 16 stagioni, con l'eccezione del 1990 (quando Alain Prost, campione in carica, portò con sé il numero 1; e le McLaren gareggiarono con il 27 e 28, che tornò alla Ferrari nel 1991 perché il Mondiale venne vinto dalla Mclaren di Ayrton Senna). La Williams nel 1982 ereditò dalla Brabham i nn. 5 e 6, con cui li scambiò nei 2 anni successivi e poi mantenendoli fino al 1993; infatti, nel 1988 il campione in carica Nelson Piquet passò alla Lotus, portandosi con sé il numero 1.

La Tyrrel, che nel 1973 si era classificata seconda nella Coppa Costruttori, gareggiò poi per moltissimi anni con i numeri 3 e 4, nonostante con il tempo fosse divenuta una squadra di "serie B". Infatti, poiché alla fine del 1973 Jackie Stewart si era ritirato dalle competizioni, nel 1974 fu la Lotus (vincitrice della Coppa Costruttori) a correre con i numeri 1 e 2. Ma quando l'evento si ripresentò nel 1993 e nel 1994 (con il ritiro dei due campioni in carica, Nigel Mansell ed Alain Prost, rispettivamente) si decise invece di non assegnare il numero 1. In questi casi, alla Williams vennero assegnati i numeri 0 e 2. Lo 0 toccò così per 2 anni a Damon Hill, mentre Prost ed Ayrton Senna – rimpiazzato dopo la sua morte da David Coulthard – optarono per il numero 2. In realtà, non si trattò di una novità assoluta, perché nel 1973 Jody Scheckter aveva disputato alcune corse con il numero 00. Il numero 13 non è stato più assegnato dopo il 1974, per ragioni di scaramanzia.

A lungo andare, nell'arco di oltre 20 anni, si crearono parecchi "buchi" nella numerazione e nel 1996 venne adottato il sistema di numerazione vigente: all'inizio di ogni campionato, tutti i numeri vengono riassegnati, sulla base della classifica dell'anno precedente. Il pilota che ha gareggiato per più volte con lo stesso numero è stato Jacqu...

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Comments: 0 | Views: 45Last Post by: marcoct™ (5/2/2009, 16:44)
 

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