Kimi Räikkönen


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view post Posted on 5/2/2009, 16:37 by: marcoct™     +1   -1Reply
Molti record sono stati battuti nei primi sei anni del XXI secolo dal pilota tedesco Michael Schumacher su una Ferrari rinata. Nel Gran Premio del Belgio del 2001 fissò con 52 il nuovo record di gran premi vinti (il precedente primato apparteneva ad Alain Prost con 51 vittorie). Alla fine della stagione 2006 si ritirò con 91 vittorie all'attivo. Schumacher detiene inoltre il record per i gran premi vinti in una singola stagione: nel 2004 conquistò 13 delle 18 gare in programma. Nel 2003 vinse il suo sesto titolo mondiale piloti battendo il precedente record, fino allora considerato insuperabile, di Juan Manuel Fangio, conquistato nel 1957 (nel 2004 vincerà per la settima volta il titolo). Ha inoltre battuto il record di punti in carriera, conquistando il suo 801° punto nel Gran Premio del Giappone del 2001, sul circuito di Suzuka, superando il precedente record detenuto ancora da Alain Prost con 798,5 punti e raggiungendo il 1369° punto nel Gran Premio del Brasile 2006 a Interlagos. L'unico record rimasto intatto per lungo tempo sono i 256 gran premi disputati da Riccardo Patrese, ma quest'ultimo é stato superato da Rubens Barrichello nel corso della stagione 2008 raggiungendo quota 270 (sono in tutto 10 i piloti che hanno superato le 200 presenze, mentre Prost si è fermato a quota 199). Schumacher si è fermato a 250, ma nel 1999 saltò per un infortunio alla gamba proprio quelle sei corse che avrebbero permesso di eguagliare il record. Nel 2002 fissò inoltre il nuovo record per la conquista più rapida del titolo mondiale, vincendolo già a luglio dopo il Gran Premio di Francia e dopo 11 gare disputate. Nel 1992 Nigel Mansell vinse anch'esso il titolo dopo 11 gare disputate, ma nel mese di agosto al Gran Premio di Ungheria.[7]. Michael Schumacher ha detenuto il titolo mondiale piloti per oltre 1.800 giorni.

Dominio della Ferrari a parte, Kimi Räikkönen alla guida della McLaren-Mercedes ebbe la più grande occasione di conquistare il campionato nel 2003 perdendolo alla fine della stagione nel Gran Premio del Giappone. Juan Pablo Montoya alla guida della Williams-BMW fallì anch'esso ogni tentativo. Il pilota spagnolo Fernando Alonso durante la stagione 2003 fu il pilota più giovane a conquistare la pole position nel Gran Premio della Malesia e, più tardi, fu anche il più giovane vincitore di un gran premio, nella fattispecie quello di Ungheria. La striscia vincente di titoli mondiali di Schumacher si interruppe il 25 settembre 2005 quando Alonso conquistò il campionato 2005 finendo in terza posizione al Gran Premio del Brasile e diventando anche il più giovane campione del mondo, rimpiazzando il precedente detentore, il brasiliano Emerson Fittipaldi. Tuttavia, già Lewis Hamilton nel 2008 ha saputo fare meglio di lui.

Nei regolamenti, molti aiuti ai piloti ritornano in parte per scoraggiare le squadre a evadere le restrizioni della Federazione. In maniera particolare, i cambiamenti vennero introdotti per costruire nuov...

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Comments: 0 | Views: 48Last Post by: marcoct™ (5/2/2009, 16:37)
 

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view post Posted on 5/2/2009, 16:25 by: marcoct™     +1   -1Reply
Durante il 1997, il divario tecnico con la Williams si ridusse, grazie anche alla nuova vettura, la F310B, che risultò molto affidabile e di altri tecnici come Ross Brawn e Rory Byrne, che già avevano lavorato con Schumacher negli anni precedenti. Nonostante ciò, a inizio stagione la Williams si dimostrò più veloce vincendo in Brasile e Argentina con Villeneuve e a Imola con Frentzen, ma il tedesco recuperò punti a partire dal Gran Premio di Monaco, andando a comandare la classifica, arrivando ad avere circa venti punti sul rivale canadese. Nelle ultime tre gare, però, Villenuve recuperò punti, sia a causa di un errore di Schumacher in Austria, sia per errori di altri piloti, come al Gran Premio del Lussemburgo, quando il tedesco venne tamponato dal fratello poco dopo il via. Si giunse quindi alla gara decisiva per l'assegnazione del titolo mondiale a Jerez de la Frontera. Qui Schumacher, in vantaggio di un punto, dopo essere partito meglio fu raggiunto dal canadese che all'uscita dai box dopo il cambio gomme si dimostrò nettamente più performante e lo attaccò alla curva 6 (Dry Sac) nel corso del 48° giro; Schumacher, sorpreso dall'attacco, tentò di difendersi frenando al centro della pista ma venne ugualmente affiancato dalla Williams dell'avversario, in questa manovra di difesa inoltre, in un ultimo disperato tentativo di resistenza, tentò di stringerlo sul cordolo interno colpendo la Williams Renault sulla fiancata sinistra; Villeneuve ebbe la meglio, il tedesco lo colpì a sorpasso quasi completato danneggiando la sospensione anteriore destra della F310B ed uscendo conseguentemente di pista, pregiudicando ogni possibilità di vittoria. La scorrettezza gli costò anche il secondo posto in classifica finale, in quanto la FIA, l'11 novembre dello stesso anno lo escluse dalla classifica piloti.[22] In questa occasione la manovra di Schumacher venne condannata anche dai media italiani e tedeschi.[23]
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view post Posted on 21/10/2008, 20:56 by: *RocKy*     +1   -1Reply


James Hunt, nato James Simon Wallis Hunt a Belmont, Inghilterra, il 29 agosto 1947, rappresenta il tipico esempio del pilota di Formula Uno stile anni Settanta, veloce e determinato quand’era ora di mettersi il casco in testa e gettarsi in pista a trecento all’ora, ironico e scavezzacollo una volta sceso dalla propria vettura. Proveniente da una benestante famiglia d’Oltremanica, il giovane James sembra destinato a divenire un medico, se non fosse che, poco prima di compiere il diciottesimo anno di età, assiste casualmente ad una competizione motoristica in compagnia di un amico e ne resta immediatamente folgorato. A partire da questo momento James Hunt sa che diventerà un pilota e per raggiungere il suo obiettivo non esita a farsi le ossa in pista gareggiando prima in Formula Ford e poi nella locale Formula Tre.
L’Inghilterra è da sempre la patria dell’automobilismo sportivo, ancor più a cavallo degli anni Sessanta e Settanta, di conseguenza le occasioni per emergere non mancano di certo ad Hunt che si mette subito in mostra per la sua aggressività e la sua determinazione al punto da guadagnarsi l’azzeccato ma poco lusinghiero soprannome di Hunt The Shunt, traducibile in Hunt lo sfasciamacchine, per via dei numerosi danni che il coriaceo britannico provoca alle vetture a lui affidate finite distrutte in spettacolari incidenti.
Il suo debutto in Formula Uno avviene al Gran Premio di Monaco a Montecarlo del 1973 al volante di una March.
Alla sua prima stagione nel Circus l’allora ventiseienne pilota inglese si toglie anche qualche bella soddisfazione, tanto da concludere due volte sul podio, rispettivamente nei Gran Premi d’Olanda e degli Stati Uniti. Il 1974 non è un anno da ricordare per Hunt, il cui unico vero acuto arriva da una vittoria al BRDC International Trophy sulla pista di Silverstone, di fronte al suo pubblico, in una gara che però non è valida per il Campionato del Mondo. L’indomabile James si rifà nel 1975 in occasione del Gran Premio d’Olanda a Zandvoort dove coglie il suo primo successo in Formula Uno. Nel 1976 la svolta, a 29 anni Hunt si ritrova tra le mani la competitiva McLaren M23, l’arma giusta per andare all’assalto del titolo mondiale, anche se l’inglese deve prima superare l’ostacolo rappresentato da Niki Lauda e dalla sua temibile Ferrari. Il forte austriaco resta però vittima del terribile rogo del Nurburgring in seguito al quale riesce miracolosamente a sopravvivere sebbene profondamente segnato nel fisico oltreché nell’animo.
Hunt approfitta dell’assenza di Lauda, costretto a recuperare dall’incidente occorsogli sul circuito della Nordschleife, e si presenta all’appuntamento conclusivo, previsto in Giappone sul tracciato posto alle pendici del monte Fuji, con soli tre punti di svantaggio dall’austriaco della Ferrari.
La gara si disputa in condizioni incredibili, sotto una pioggia torrenziale che convince Lauda, probabilmente ancora sotto shock dopo il dramma sfiorato del Nurburgring, a rientrare...

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Comments: 0 | Views: 144Last Post by: *RocKy* (21/10/2008, 20:56)
 

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view post Posted on 29/8/2008, 19:14 by: marcoct™     +1   -1Reply
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Non è passato nemmeno un'anno dalla prima edizione del Gran Premio del FUYI ma senza alcun ombra di dubbio la prima non la dimenticheremo mai.

Il Gran Premio del FUYI ha visto il sole solo nelle prove libere del Venerdì, mentre sabato e domenica si è assistiti a un diluvio Assurdo.

La prima fila è stata occupata per intero dalle Meclaren, con in Pole Position Lewis Hamilton e secondo Fernando Alons, Kimi terzo.

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Il Gran Premio parte subito con un colpo di scena, la FIA manda in ritardo una email di avvertimento alla Ferrari in cui dice che bisogna usare le gomme da bagnato pesante, le rosse si vedono costrette a rientrare ai box per cambiare coperture, ma la gara per fortuna è relativamente salva perchè accusa dell'incessare della pioggia la gara parte sotto regime di Safety Car.

Al via vero e proprio della Gara Hamilton inizia a prendere un bel vantaggio sulla concorrenza, mentre Alonso retrocede sempre più in classifica.

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Il buon Fernando incappa pure in una collisione con Vettel

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Mentre le rosse rimontano giro dopo giro.

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Ma un certo punto colpo di scena, accade ciò che non ti aspetteresti mai, Alonso si schianta, ennessima Safety Car.

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Di questa Safety Car si avvantaggiano Webber (Red Bull) Vettel (Toro Rosso) ma la fortuna giocherà loro una brutta sorte, infatti Hamilton ostacola i due che si scontrano e sono costretti al ritiro.

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Chi si avvantaggia di questo incidente sono i due finlandesi.

Al momento del rietro della Safety Car i due findalesi iniziano una lotta senza fine che si concluderà all'ultimo giro all'ultima curva a favore di Kovalinen, per Kimi un buon terzo posto viste come si erano messe le cose.

Intanto davanti Hamilton aveva vinto la sua Quarta e ultima gara del 2007

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Comments: 6 | Views: 93Last Post by: marcoct™ (2/9/2008, 16:10)
 

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view post Posted on 29/8/2008, 13:46 by: Ice Lady87     +1   -1Reply
Phil Hill, campione del mondo con la Ferrari nel 1961, si è spento all'età di 81 anni. Per ricordarlo ecco la sua biografia tratta da Wikipedia Italia.

Philip Toll Hill Jr. (Miami, 20 aprile 1927 – Salinas (California), 28 agosto 2008) è stato un pilota automobilistico statunitense, vincitore di 3 Gran Premi e campione del Mondo di Formula 1 nel 1961 con la Scuderia Ferrari.

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Carriera
Phil debutta in F1 nel 1958 al volante di una Maserati al gp di Francia, terminando la gara in settima piazza. Enzo Ferrari nota la sua prestazione e al Gran Premio di Germania gli permette di guidare una delle sue vetture, ma la gara non va bene, non solo per lui, ma anche per tutta la scuderia. Infatti Peter Collins perde la vita; sarà il secondo in quell'anno dopo Luigi Musso. Hill, intanto, dopo aver saltato il gp di Portogallo torna alla ribalta a Monza conquistando un terzo posto di grande valore, oltre al giro più veloce. Phil viene quindi ingaggiato in pianta stabile e riconpensa Ferrari con un altro terzo posto, nella tragica gara del Marocco in cui perde la vita Stuart Lewis-Evans. Hill viene confermato anche nel 1959 dove migliorerà ulteriormente le sue prestazioni cogliendo due secondi posti e un altro giro veloce. L'americano sarà in Ferrari anche nel 1960, e al gp di Monza ottiene la sua prima vittoria e nel 1961, anno in cui conquista il titolo mondiale e vince due Gp. Sempre nello stesso anno però Phil deve subire la morte dell'amico e compagno Wolfgang von Trips. Nel 1962 la conferma in Ferrari è ovvia, ma non va oltre tre podi, senza mai vincere. Nel 1963 Hill cambia aria, seguendo Carlo Chiti, e va a correre per la ATS italiana, disputando anche alcune gare in Lotus, ma non ottiene punti. Per il 1964 si accorda con la Cooper, ma non va oltre un sesto posto in Gran Bretagna. Decide quindi di chiudere la carriera abbandonando la F1.

Vittorie
1960: Italia
1961: Belgio, Italia

Comments: 2 | Views: 118Last Post by: Ice Lady87 (29/8/2008, 15:53)
 

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view post Posted on 8/8/2008, 10:01 by: Ice Lady87     +1   -1Reply
Per uso di memoria
Enzo Ferrari 20 anni fa, Peterson 30, Collins 50. Anniversari da non dimenticare


di Giorgio Terruzzi

Ricordare Enzo Ferrari è più facile. Non soltanto per un cognome che è un marchio, è un segno forte della nostra vita, oggi come ieri. L'immagine del vecchio Enzo, gli occhiali scuri, quel fare da antico signore, da capo, da "sceriffo" come diceva Tazio Nuvolari, ha lasciato comunque qualche traccia indelebile in ciascuno di noi visto che della nostra storia, Ferrari è stato un protagonista fuori taglia.

Ma adesso, in questo mese che accosta vuoto a vuoto, ricordando Ferrari, scomparso il 14 agosto di venti anni fa, tornano a muoversi nell'afa altri volti, scomparsi e dimenticati, con date da anniversario. E' transitata quasi in silenzio l'ombra di Jim Clark (nella foto a sinistra), il 7 aprile scorso, 40 anni dopo quell'urto senza testimoni tra gli alberi di Hockenheim. Clark, presente? Due titoli mondiali (1963 e '65), 33 pole su 72 gran premi, 25 vittorie. Il più veloce, il più ombroso, un mito. Era scozzese, nato il 4 marzo 1936. Era l'uomo dei sogni per la Lotus di Colin Champman.



Peter Collins (nella foto a destra) invece era inglese, era biondo, un principe. Morto al Nurburgring il 3 agosto '58, cinquanta anni fa. Ferrari. Due anni prima, a Monza avrebbe potuto vincere il titolo. Decise di cedere la sua rossa a Juan Manuel Fangio (allora si poteva) che andò a prendersi il suo quinto e ultimo Mondiale. "Ho tempo per vincere", disse Collins allora, anche se di tempo non ne aveva affatto.

Sempre '58, un anno bestiale. L'anno che si portò via Luigi Musso, Ferrari pure lui, morto a Reims, in Francia, il 6 luglio, tormentato da una smania cattiva. Un lutto di troppo per Fangio che disse basta, stop, consapevole di essere sopravvissuto dentro un'avventura feroce.

C'è altro da aggiungere, trattando anniversari. Elio De Angelis, morto in prova al Castellet sopra una Brabham nata male (era il 15 maggio 1986) avrebbe compiuto 50 anni il 20 marzo scorso. E siamo vicini ad un'altra data tragica. Monza, 10 settembre 1978, l'ultima corsa di Ronnie Peterson, svedese, una bestia veloce, morto in ospedale, a Niguarda il giorno successivo. Ecco, un pensiero, due o tre. Con questa malinconia strapazzata dall'estate.


7 agosto 2008
Comments: 14 | Views: 81Last Post by: Ice Lady87 (27/8/2008, 16:28)
 

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view post Posted on 7/6/2008, 15:50 by: Ice Lady87     +1   -1Reply
Dopo i buoni risultati di Danica Patrick in IRL ho fatto una ricerca su tutte le donne che hanno preso parte al Mondiale di F1 ecco i risultati:

Maria Teresa de Filippis (Napoli, 11 novembre 1926) è un'ex pilota automobilistica italiana.

Fu la prima donna in assoluto a guidare una vettura di Formula 1, nel Gran Premio del Belgio del 1958, su una Maserati. Nel 1958 disputò 4 Gran Premi (Belgio, Monaco, Portogallo e Italia). Suo miglior risultato fu il 10° posto al gran premio del Belgio, a due giri dal vincitore Tony Brooks su Vanwall. La vettura era una Maserati 250 F. Nel 1959 disputò le qualifiche al Gran Premio di Monaco al volante di una Behra-Porsche. Abbandonò la carriera dopo la morte per incidente di Jean Behra, titolare della scuderia e suo amico.


Poi la più brava di tutte Lella Lombardi
Lella Lombardi ha esordito in Formula 1 il 20 luglio 1974 in occasione del gran premio di Gran Bretagna. Sul circuito di Brands Hatch, al volante di una Brabham Bt 42 motorizzata Ford Cosworth DFV del team Allied Polymer Group (numero di gara...208 !] realizzò in prova il 29° tempo, non sufficiente per classificarsi al via della corsa. Sul circuito di Brands Hatch aveva in precedenza colto un quarto posto in Formula 5000.


L'anno successivo, il 1975, la pilotessa italiana prende parte a dodice delle quattordici gare previste dal mondiale al volante di una March Ford Cosworth.; il debutto stagionale avviene il 26 marzo in occasione del terzo gran premio della stagione in Sudafrica. Sul circuito di Kyalami, la Lombardi, al volante di una March 741 iscritta dalla March Engineering, riesce a qualificarsi con il 26° tempo (1' 19”” 68), staccata di 3”” 26 dal poleman Jose Carlos Pace: Lella è la prima donna a qualificarsi per un gran premio dai tempi di Maria Teresa de Filippis (1958). In gara è costretta al ritiro al 23° giro per problemi al sistema di distrubuzione della benzina.


La gara successiva, il gran premio di Spagna sul ciruito del Montjuich Park, consegna il nome di Lella Lombardi alla storia della Formula 1. Il week-end inizia male. I piloti boicottano le prove del venerdì per protesta nei confronti del pessimo stato delle barriere di sicurezza (sarà l'ultimo anno in cui si corre sul circuito di Barcellona...): lavori frettolosi e le minacce legali degli organizzatori riescono però a salvare le prove ufficiali del sabato. Al volante sempre di una March 751, iscritta questa volta come Lavazza March, Lella riesce a qualificarsi con il 24° tempo, a circa 7” dalla pole position di Niki Lauda.

Emerson Fittipaldi, pilota McLaren, dedice di rinunciare alla gara: il fratello Wilson e Artuto Merzario, rispettivamente al volante di una Fittipaldi e di una Williams, decidono di fermarsi dopo un solo giro di gara per protesta. Al 25° gi...

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Comments: 3 | Views: 5,067Last Post by: marcoct™ (3/7/2008, 14:07)
 

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view post Posted on 31/5/2008, 16:21 by: marcoct™     +1   -1Reply
Jarno Trulli

Jarno Trulli (Pescara, 13 luglio 1974) è un pilota automobilistico italiano. Il nome Jarno lo si deve ai genitori Enzo e Franca che lo battezzarono così in omaggio al motociclista finlandese Jarno Saarinen.


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Dati biografici


Nome Jarno Trulli
Nato 13 luglio 1974
Pescara
Paese Italia
Nazionalità
Passaporto
Morto

Altezza 173 cm
Peso 60 kg


Dati agonistici

Disciplina Automobilismo
Specialità
Categoria Formula 1


Carriera

Carriera in Formula 1
Esordio
Stagioni 1997-2008
Scuderie Minardi, Jordan, Renault, Toyota
Mondiali vinti
Miglior risultato finale 6° (2004)
GP disputati 190
GP vinti 1
Podi 7
Pole position 3
Giri veloci 0

Carriera

Le formule minori

Trulli entrò in contatto con il mondo dei motori fin da giovanissimo, tramite il mondo dei kart. Dopo aver vinto il campionato italiano di categoria nel 1995 esordì con due vittorie su sei gare del campionato F3 tedesca con la KMS, che vinse l'anno successivo.

Formula 1

I primi anni

Nel 1997 aveva accordi iniziali per la Formula 3000 in Giappone, ma lo chiamò la Minardi con la quale debuttò in F1. Corse per la scuderia faentina per sette corse, sino a che Alain Prost non lo contattò per sostituire Olivier Panis, infortunatosi nel GP del Canada. Con la macchina francese (in quell'anno al debutto) il pilota pescarese seppe mettersi in luce ottenendo ottime prestazioni, non sempre però finalizzate da punti. Ad Hockenheim ottenne i primi punti iridati con un quarto posto, nelle altre gare si limitò a fare esperienza. Ma la gara che lanciò Trulli nei grandi fu il GP d'Austria quando, scattato dalla terza posizione, comandò autorevolmente il Gran Premio per 37 giri, sino a che il motore non cedette. Dopodiché Panis tornò al suo posto e Jarno deve farsi da parte negli ultimi tre gp della stagione, avendo però in tasca la riconferma per l'anno successivo.

Nel 1998 e 1999 corse, quindi, per la Prost ma furono due annate molto deludenti, a causa sopratt...

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Comments: 4 | Views: 157Last Post by: marcoct™ (3/7/2008, 14:08)
 

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view post Posted on 1/5/2008, 11:08 by: marcoct™     +1   -1Reply
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« I ricchi non possono vivere su un’isola circondata da un oceano di povertà. Noi respiriamo tutti la stessa aria. Bisogna dare a tutti una possibilità. »
(Ayrton Senna)


Ayrton Senna da Silva (San Paolo, 21 marzo 1960 – Bologna, 1 maggio 1994) è stato un pilota automobilistico brasiliano di Formula 1 tragicamente scomparso per le conseguenze di un incidente durante il Gran Premio di San Marino del 1994 disputatosi ad Imola. Tre volte Campione del mondo nel 1988, 1990 e 1991.


Biografia

« Sono un privilegiato, ho sempre avuto una vita molto bella. Ma tutto quello che ho ottenuto dalla vita l’ho guadagnato con l’impegno e il desiderio fortissimo di raggiungere i miei obiettivi, di vincere, nella vita, non come pilota. Perciò lasciate che vi dica che chiunque voi siate nella vita, sia che siate al livello più basso, o al più alto, dovete avere una grande forza e una grande determinazione e dovete affrontare qualsiasi cosa con grande amore e fede in Dio e un giorno raggiungerete i vostri obiettivi e avrete successo. »
(Ayrton Senna)


Dopo un'eccellente trafila nelle formule minori (campione di Formula 3 inglese nel 1983), ha debuttato in Formula 1 nel Gran Premio del Brasile 1984 su Toleman-Hart. Nel corso della sua prima stagione ha subito dato prova di un talento eccezionale, cogliendo per la piccola scuderia inglese risultati mai registrati prima, su tutti il clamoroso secondo posto nel Gran Premio di Monaco, disputatosi sotto un diluvio incredibile.

La gara venne interrotta proprio per l'enorme quantità di acqua che inondava la pista, e ad Ayrton (che stava recuperando oltre sei secondi a giro su Alain Prost) venne negata una vittoria che ormai sembrava sicura.


Il passaggio alla Lotus

La prima scuderia a mettere gli occhi su di lui fu la Lotus, che lo ingaggiò per il 1985. Alla seconda gara con il team inglese, Senna ottenne subito la vittoria nel Gran Premio di Portogallo, anche questo disputatosi sotto una pioggia torrenziale. Nel corso della stagione Senna diede esempio di quello che sarebbe stato il punto forte della sua carriera, ossia la velocità nel giro in prova. Ben 7 le pole position conquistate in questa stagione (grazie anche, va detto, alla bontà del motore turbo Renault che, in prova, non soffriva delle limitazioni al consumo), il più delle volte, però, vanificate da ritiri per guasti meccanici oppure per panne di benzina (in quel periodo era in vigore un regolamento che limitava il quantitativo di benzina disponibile).

Il talen...

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Comments: 10 | Views: 229Last Post by: marcoct™ (9/7/2008, 15:07)
 

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view post Posted on 13/3/2008, 17:22 by: Kimi Raikkonen ITA     +1   -1Reply
A mio parere un buon pilota, solo che ogni tanto dimostra di non avere un gran carattere, e questo lo penalizza nella lotta per il titolo mondiale.

Voi che ne pensate?
Comments: 11 | Views: 151Last Post by: soiuz (2/10/2009, 09:03)
 

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