Kimi Räikkönen

Hamilton domina Spa, la Ferrari sprofonda

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view post Posted on 31/8/2020, 11:49     +1   -1
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La Mercedes firma un'altra doppietta nel GP del Belgio con Lewis che centra l'89esima vittoria portandosi a due successi dal record di Schumacher. Bottas è staccato e relegato al ruolo di scudiero, mentre Verstappen è terzo con la Red Bull davanti a un ottimo Ricciardo con la Renault. Delude la Ferrari con Vettel 13esimo e Leclerc 14esimo attardato da problemi al richiamo delle valvole pneumatiche.

Non c'è storia. Lewis Hamilton colleziona la quinta vittoria stagionale con la Mercedes nel GP del Belgio: l'esa-campione con il successo numero 89 sente il profumo del record di Michael Schumacher che potrebbe essere uguagliato al Mugello, fra due gare. Lewis coglie la quinta affermazione stagionale costruita dalla pole position: il britannico ha avuto solo un patema al giro 37 quando è arrivato lungo e ha bloccato le gomme anteriori. Un episodio che ha un po' condizionato la gara di Hamilton che nel finale ha dovuto risparmiare le gomme hard montate al giro 11 in seguito alla safety car causata da Antonio Giovinazzi.

Lewis temeva che si potesse ripetere quanto è accaduto a Silverstone e il muretto gli ha detto di evitare i cordoli nelle ultime tornate, nella consapevolezza che poteva arrivare in fondo senza dover ricorrere a un secondo pit. Lewis ha 47 punti di vantaggio su Verstappen e 50 su Bottas: potrebbe andare in "vacanza" due GP...!

Bottas non è mai stato in partita con il compagno di squadra: Valtteri ha avuto un accenno polemico via radio quando il muretto gli ha impedito di usare la piena potenza della power unit. Il finlandese è tornato al ruolo del guarda spalle. Dopo aver preso una suonata di mezzo secondo in qualifica, Bottas ha badato a difendersi solo da Max Verstappen, un pungolo per tutta la gara, intenzionato a mantenere il secondo posto nel mondiale piloti.

La Mercedes non si ferma: i primi tre hanno fatto una gara a parte e questo dà il valore di Max Verstappen che ci ha messo del suo per stare alle calcagne di Bottas. L'olandese ha dovuto mollare la presa solo nel finale quando le gomme della RB16 non lo hanno più assecondato, costringendolo a mettere i remi in barca. Max si deve rassegnare: le W11 non si acchiappano se non hanno dei problemi e questa volta i piloti della Stella hanno saputo gestirli in modo magistrale, per cui non c'è stato niente da fare.

Anzi, Verstappen si è dovuto guardare dal ritorno di Daniel Ricciardo che ha firmato il giro più veloce (1'47"483) all'ultima tornata. L'australiano con la Renault ha mantenuto le aspettative di chi prevedeva una gara in linea con le ottime qualifiche. La R.S.20 scarica aerodinamicamente ha funzionato, ma c'è molto anche delle "vitamine" al motore che sono arrivate a sorpresa, tanto che Esteban Ocon è riuscito a beffare nella tornata conclusiva Alexander Albon per cogliere il quinto posto.

L'anglo-thailandese non decolla e sente alitare sul collo Pierre Gasly: il francese con l'AlphaTauri ha centrato un ottimo ottavo posto, dopo aver fatto il primo stint, unico, con la gomma hard, fermandosi solo al giro 27, ha potuto effettuare la seconda parte della corsa con le medie concedendosi dei bei sorpassi nella rimonta.

Eccellente la prestazione di Lando Norris settimo con la McLaren, mentre non si è nemmeno schierato Carlos Sainz costretto a rinunciare alla gara con la McLaren: in un giro di pre-griglia si è vista una fumata uscire dallo scarico della MCL35 e lo spagnolo, settimo in qualifica, è stato obbligato a saltare la gara a causa di un problema al motore Renault. Lando si dimostra pilota consistente che porta nella cascina di Woking punti pesanti, mentre lo spagnolo è sempre bersagliato da problemi.

La top ten è stata completata dalle due Racing Point con Lance Stroll davanti a Sergio Perez. Per trovare la prima Ferrari bisogna arrivare al 13esimo posto con Sebastian Vettel. Il tedesco ha mantenuto la posizione di partenza (Sainz non è partito) seguito da Charles Leclerc 14esimo. L'attesa rimonta della Rossa non si è vista, nonostante l'ottima partenza del monegasco nelle prime battute che si era portato all'ottavo posto facendo splendidi sorpassi.

Poi la sua SF1000 ha perso ritmo palesando prima un problema al richiamo pneumatico delle valvole del motore. Una ricarica di aria compressa che si è resa necessaria nelle due soste, la prima di 10"4 e nel giro 24 con uno stop di 5"2. Insomma quello del Belgio è un weekend da dimenticare (mai così male la Ferrari a Spa!): non è mancato il brivido di un contatto fra Vettel che ha tenuto duro e il giovane compagno che lo stava rimontando.

Il tedesco ha tirato fuori i denti non accettando di chinare il capo al monegasco, mentre non erano in lotta nemmeno per un punto. La Scuderia è quinta nel mondiale Costruttori, insidiata dalla Renault che è solo a 2 punti, mentre la Racing Point, per quanto la McLaren terza sia solo 7 lunghezze più avanti della disastrosa Rossa.

La Ferrari è spronfondata: male nelle prove libere, peggio in qualifica e anonima in gara. Niente da dire sull'impegno dei piloti, ma la macchina non esiste. La deriva presa da Maranello è inquietante: delude la passività con la quale la squadra accetta la manifesta inferiorità della SF1000. Forse sarebbe meglio cancellare l'hastag #essereferrari.

Antonio Giovinazzi ha perso il controllo della sua Alfa Romeo nel corso del giro 10: la C39 è partita all'improvviso e si è schiantato contro le protezioni sul lato destro della pista verso Stavelot: la monoposto si è sfasciata nelle barriere e poi è rimbalzata nuovamente sull'asfalto, mentre stava arrivando George Russell con la Williams.

L'inglese si è gettato nell'erba sul lato sinistro, ma la sua FW43 è stata colpita dalla posteriore sinistra dell'Alfa Romeo che si è strappata dal telaio nonostante la presenza dei cavi di ritenzione. Incolumi i due piloti, che sono usciti dalle vetture con i propri mezzi. E' andata bene, ma l'italiano ha sbattuto di nuovo come l'anno scorso: Spa-Francorchamps non gli porta bene.

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Fonte: it.Motorsport.com/
 
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