Kimi Räikkönen

Verstappen piega Hamilton all'ultimo giro: è campione del mondo!

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view post Posted on 13/12/2021, 10:14     +1   -1
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Il Mondiale 2021 si è confermato quello dei colpi di scena: sembrava fatta per Hamilton, ma una safety car innescata da Latifi ha concesso a Verstappen un'occasione all'ultimo giro che non si è lasciato sfuggire, laurendosi campione del mondo per la prima volta nella sua carriera.

GP-ABU-DHABI



Un mondiale giocato in un giro, dopo una stagione irripetibile e straordinaria: Max Verstappen è il campione iridato 2021. L’olandese vince il GP di Abu Dhabi dopo un finale incredibile e rocambolesco. Lewis Hamilton ha visto svanire il sogno dell’ottavo titolo iridato con la safety car che è entrata in pista al giro 52 per l’incidente di Nicholas Latifi che si è schiantato contro le barriere all’uscita della curva 14.

Il muretto Mercedes poteva giocare il jolly richiamando ai box Hamiltom, ma ancora una volta la squadra della Stella ha scelto la strategia più conservativa di tenere in pista l’epta campione con le gomme hard ormai finite, lasciando la mossa vincente alla Red Bull che, invece, ha chiamato Verstappen per montargli un treno di soft. L’ideale per la ripartenza di un solo giro.

Una condanna per Lewis che, quando ha visto la Red Bull alle sue spalle alla ripartenza, ha capito che il mondiale era perso: Max ha impiegato cinque curve a portare la sua Red Bull davanti. Hamilton ha provato a reagire e le due monoposto hanno effettuato appaiate un pezzo di rettilineo, prima che il campione uscente ha dovuto chinare il capo.

La New Generation prende il comando della F1 con Max Verstappen e insieme resiste il record di titoli piloti che Michael Schumacher condivide con Lewis Hamilton. Max è il primo campione del mondo olandese: duro, durissimo in pista, non ha avuto bisogno della macchinata per cingersi della prima corona mondiale. Ora che ha rotto il ghiaccio non sarà nemmeno l’unica.

A Yas Marina si rompe l’egemonia Mercedes che è durata sette lunghissimi anni e alla vigilia di un nuovo ciclo per la F1, esplode il pilota olandese che finalmente raccoglie il tanto che ha seminato. Già da bambino Max sognava di diventare campione del mondo e Verstappen ha realizzato il suo sogno giovanile nell’ultimo giro di un mondiale che sarà forse irripetibile.

Il merito di Verstappen è stato quello di non arrendersi mai: al primo giro, dopo una pessima partenza nella quale è stato scavalcato da Hamilton, ha provato un attacco alla curva 7, costringendo Lewis ad andare largo, molto largo. L’inglese ha tagliato la via di fuga e non ha restituito la posizione persa, costruendo anzi una fuga che lo ha portato a guadagnare un vantaggio che sembrava spingere la Mercedes all’ottavo titolo.

Michael Masi, direttore di gara, ha deciso che il fatto non andava indagato: non erano i commissari a dover decidere una sfida da vivere in pista. E va riconosciuto che l’australiano avrebbe potuto portare la gara alla bandiera a scacchi con la safety car, consacrando Hamilton, ma ha scelto di far ripartire la gara per un ultimo, decisivo, giro.

In mezzo Verstappen non si è mai arreso, continuando a lottare anche quando sembrava che la battaglia fosse perduta. Questa caratteristica dell’olandese va sottolineata perché altri si sarebbero probabilmente arresi prima. Max può ringraziare Sergio Perez che ha usato tutto il mestiere per ritardare la fuga di Hamilton, quando il messicano ha reso difficile il sorpasso prima del suo pit stop.

Vince Verstappen, ma non perde Hamilton. Lewis paga un errore tattico della squadra, l’ennesimo di questa annata, sebbene avesse messo dell’avviso il suo muretto con una chiamata radio che non è stata ascoltata. L’inglese, una volta giunto al parco chiuso è rimasto in macchina per sbollire una rabbia interiore che doveva essere cocente. Poi si è isolato con Angela Cullen, prima di cercare Max e riconoscere il merito al rivale. Un gesto sportivo, degno di un grande campione che accetta la sconfitta, mentre Toto Wolff recriminava con la FIA, anziché con se stesso.

La Mercedes durante la stagione ha mostrato molte crepe, come se la squadra della Stella sia arrivata alla fine di un ciclo dominato. La Stella, in realtà, porta in bacheca il mondiale Costruttori che conta di più dal punto di vista economico. Il titolo a squadre certo non ripaga la delusione per la sconfitta nel piloti, ma ci auguriamo che la squadra di Brackley incassi la sconfitta senza presentare reclami e proteste come sembra volere Toto Wolff, per niente disposto ad ammettere la sconfitta, contestando la "sbisciolata" di Max in rettilineo.

La gara di Abu Dhabi ha laureato fra i grandi anche Carlos Sainz che conquista un podio beneaugurante per la Ferrari in vista del prossimo anno. Lo spagnolo con la SF21 è stato un vero mastino: la Scuderia porta a casa il terzo posto nel mondiale Costruttori e Carlos, con un colpo di reni, è il primo degli “altri”. Non poteva sperare niente di più e il doppio sorpasso su Lando Norris e Charles Leclerc premia la tenacia di un pilota che in futuro si toglierà delle belle soddisfazioni con la Rossa.

Strepitosa la quarta piazza di Yuki Tsunoda, quarto con l’AlphaTauri davanti al compagno di squadra Pierre Gasly. Deludente il sesto posto di Valtteri Bottas che chiude il suo ciclo in Mercedes molto mestamente. Non lo rimpiangerà nessuno, perché al suo posto arriverà George Russel con ben altre ambizioni…

Lando Norris è solo settimo dopo una foratura che lo ha costretto a una sosta in più mentre era in zona podio. L’ottavo posto di Fernando Alonso e il nono di Esteban Ocon è servito a mitigare la rimonta della squadra di Faenza al quinto posto a squadre: l’Alpine coglie l’obiettivo di stagione, peccato che il risveglio di Tsunoda sia iniziato troppo avanti nel campionato.

Chiude in zona punti Charles Leclerc una gara molto difficile e sofferta, mentre Kimi Raikkonen lascia la F1 con un ritiro: Iceman è stato premiato dai fan del Circus che lo hanno nominato pilota del giorno alla “carriera”. Ha chiuso con uno stop anche Antonio Giovinazzi bloccato con il ko del cambio sulla sua A41: peccato meritava un’uscita dal Circu con più onore.




Fonte: it.Motorsport.com/
 
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