| Sotto la pioggia del Nurburgring Fernando Alonso sorpassa Felipe Massa e trionfa in un emozionante Gran Premio d'Europa. Terzo posto per Mark Webber, Lewis Hamilton, nono, è per la prima volta fuori dal podio e dai punti, ritirato Kimi Raikkonen
La pioggia decide il Gran Premio d'Europa. Alla partenza Raikkonen scatta in testa dalla pole position, Massa scavalca Alonso portandosi in seconda posizione, ma proprio quando si spengono i semafori si scatena un acquazzone e dietro è il caos con vetture che si toccano e vanno in testacoda. Hamilton dopo la prima curva è già quarto da decimo che era ma poi perde moltissime posizioni. Tutti si fermano subito ai box per montare le gomme da bagnato tranne Raikkonen che imbocca la corsia di rientro ma sbanda e si ritrova in pista, costretto a percorrere un giro supplementare e questo gli costa il primo posto. Durante il quarto giro c'è un'ammucchiata nella ghiaia della esse Schumacher, tra coloro che escono di pista c'è Hamilton che ha la fortuna di non andare a sbattere e viene rimesso in pista dai commissari ripartendo però ultimo e con un giro di ritardo. La bandiera rossa è inevitabile.
Si riprende a correre dopo quasi mezz'ora con la Spyker dell'idolo locale Winkelhock, che era stato il primo a fermarsi, in testa, ma Massa e Alonso, imitati da tutti gli altri, lo superano dopo due giri dietro la safety-car. Il brasiliano è così al comando e sull'asciutto vola mentre Raikkonen rimonta fino al terzo posto andando a insidiare da vicino Alonso, poi perde il contatto dallo spagnolo e poco oltre metà gara si ritira per un problema idraulico. Dopo l'ultimo rifornimento Massa è tranquillamente davanti ad Alonso e sembra che la vittoria non debba sfuggire al brasiliano ma a otto giri dalla fine ricomincia a piovere in modo deciso. Nuovo cambio gomme collettivo, Alonso riprende in un baleno Massa e a cinque giri dal termine piazza il sorpasso decisivo, anche con una toccata che manda fuori causa il brasiliano. Subito dopo la gara i due avranno anche un piccolo alterco: pare che Alonso, fuori di sé dalla felicità, abbia detto qualcosa di non molto piacevole a Massa che, deluso per avere dominato tutta la gara e averla persa poi negli ultimi istanti, gli abbia risposto per le rime.
Alonso taglia così vittorioso il traguardo davanti a Massa e a Mark Webber e riapre così il mondiale portandosi a soli due punti da Hamilton (70 a 68), protagonista di un weekend terribile cominciato col botto di ieri e per la prima volta fuori non solo dal podio ma anche dai primi otto, essendosi classificato nono. Il campione del mondo è invece alla diciottesima vittoria della carriera, la terza stagionale, mentre Massa si "consola" col giro più veloce. Alonso non è mai stato così felice: grazie alla sfortuna di Hamilton è tornato in piena corsa per il mondiale. E ora cosa farà Ron Dennis? La Ferrari invece, malgrado una gara quasi interamente dominata e un secondo posto finale, esce dal Nurburgring con le ossa rotte: Massa si avvicina a 11 punti da Hamilton ma Raikkonen rimane a 18 e tra i due ferraristi non è certo il brasiliano, ottimo pilota ma non un fuoriclasse, il più adatto per lottare per il titolo mondiale. Anche in questo weekend Kimi gli è stato superiore e solo quell'errorino al primo giro e la sfortuna gli hanno impedito di dimostrarlo.
Grande il terzo posto di Mark Webber che aveva ottenuto lo stesso risultato nel 2005 a Montecarlo con la Williams mentre la Red Bull aveva raggiunto il gradino più basso del podio l'anno scorso con Coulthard guarda caso sempre nel Principato. Quarto Alex Wurz che malgrado in casa Williams sia sempre in bilico continua a fare nettamente meglio di Nico Rosberg, dietro di lui l'altra Red Bull di Coulthard, sesta e settima le due BMW di Nick Heidfeld e Robert Kubica, mentre Heikki Kovalainen ha mantenuto l'ottavo posto resistendo agli assalti disperati di Hamilton. Decimo Fisichella, tredicesimo Trulli. Un'ultima notazione: per vedere lo Spettacolo in Formula 1 è necessaria la pioggia ma se piove troppo fermano tutto perché queste vetture ipertecnologiche non sono in grado di sopportare una corsa sotto l'acquazzone. Sicuramente i piloti degli anni Cinquanta, che non sono mai stati fermati e che guidavano vetture che faticavano a stare in strada sia sul bagnato sia sull'asciutto, per giunta su circuiti leggendari e terribili come il vecchio Nurburgring o il vecchio Spa, si staranno rivoltando nella tomba... Prossimo appuntamento tra due settimane per il Gran Premio d'Ungheria.
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